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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Omicidio Battaglia, le considerazioni di Isabella Loschiavo

Omicidio Battaglia, le considerazioni di Isabella Loschiavo

“E’ pur vero che Taurianova è un paese “famoso” per delinquenza organizzata ma non si è mai verificato che un minorenne detenesse una pistola e uccidesse per non saldare un conto esiguo”

Omicidio Battaglia, le considerazioni di Isabella Loschiavo

“E’ pur vero che Taurianova è un paese “famoso” per delinquenza organizzata ma non si è mai verificato che un minorenne detenesse una pistola e uccidesse per non saldare un conto esiguo”

 

“Come direttore dei corsi dell’Università della terza età e del tempo libero di Taurianova – scrive Isabella Loschiavo – desidero manifestare la mia opinione sull’eccidio perpetrato, che ha costato la vita di un giovane lavoratore, con tanta voglia di migliorare la propria attività, offrendo  ai ragazzi l’opportunità di trascorrere il loro tempo libero in modo spensierato.  E’ pur vero che Taurianova è un paese “famoso” per delinquenza organizzata, e nel passato è stato sempre agli onori della cronaca sia per la nota decapitazione, sia per il primato delle cosche che hanno deturpato il volto di una cittadina dal passato glorioso, onorata da poeti, scrittori, eroi, ed intellettuali di grande valore. Ma non si è mai verificato che un minorenne detenesse una pistola e uccidesse per non saldare un conto esiguo. Il fatto è di una gravità inaudita, come molti interventi hanno evidenziato, per cui sarebbe paradossale imputare agli organi educativi, come la Scuola, la responsabilità delle deviazioni giovanili. E’ la famiglia, che deve imporre ai figli delle norme comportamentali, ed inculcare dei principi morali all’insegna della legalità. La scuola può interagire con la famiglia e ottenere dei risultati a patto che i genitori non giustifichino sempre i figli o addirittura, come accade, spesso accusino i docenti di essere troppo severi. Oltre a ricoprire ruoli sociali, ognuno di noi è prima di tutto educatore dei propri figli che, nella loro vita, porteranno sempre l’impronta dei dettami parentali. E’ il cuore che conserva la cara immagine di un padre, di una madre nello scrigno dell’io, che hanno educato soprattutto con l’esempio. Un’altra causa scatenante della delinquenza minorile è certamente la gestione politico-amministrativa che ha dimostrato “amoralità” per la connivenza instaurata con gente dal passato losco. Sono stati candidati personaggi in base al codazzo di parenti che potevano assicurare una piena vittoria consentendogli di avere l’assessorato senza averne la competenza. Lo scioglimento delle amministrazioni per infiltrazioni mafiose è la prova eclatante che, pur di avere il potere, nessuno si fa scrupolo a scendere a compressi con figure senza scrupoli. Auspichiamo che, per la prossima tornata elettorale, sia obbligatorio il patto etico, altrimenti il cittadino onesto si guarda bene, questa volta, a recarsi alle urne o per lo meno ad assegnare la propria preferenza ad una lista costituita di candidati già noti. Non si tratta di avere pregiudizi o fare  discriminazioni, perché il passato ci ha fatto capire che certe famiglie non cambiano mai, e quello che è più grave, non inducono i figli a voltare pagina, ad intraprendere un percorso diverso, “normale”. Spetta al nuovo primo cittadino la responsabilità di rendere vivibile Taurianova, applicando la massima di Kant: “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me”. Altrimenti dovremmo ripetere i versi di Quasimodo: “Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Hai ucciso ancora come gli animali che ti videro per la prima volta” .

redazione@approdonews.it