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Oggi pomeriggio a Lamezia Terme sit-in del Coordinamento 9 dicembre

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“Se populista è chi si ribella, siamo tutti populisti” lo slogan della mobilitazione

Oggi pomeriggio a Lamezia Terme sit-in del Coordinamento 9 dicembre

“Se populista è chi si ribella, siamo tutti populisti” lo slogan della mobilitazione

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Un sit-in contro il governo Letta e contro tutti i governi non eletti che
si sono succeduti ultimamente, contro l’asservimento all’Europa, la casta e
per la sovranità monetaria: è quanto ha in programma il Coordinamento 9
dicembre per *oggi, sabato 14 dicembre, alle ore 17.30 su corso Numistrano
a Lamezia, all’altezza dell’edificio scolastico Magg. Perri.

La protesta si inserisce nel clima di mobilitazione che a livello nazionale
sta infiammando le piazze e che nei giorni scorsi ha portato anche a
Lamezia alla realizzazione di diversi presidi e flash mob.

Dietro la semplificazione del nome “forconi”, che giornalisticamente fa
presa sul pubblico, si nasconde un profondo malessere del popolo italiano.
Quello che si sta muovendo in questi giorni è il popolo spontaneamente
organizzato per cambiare le cose, è la voce genuina di chi non ce la fa
più, di chi non può più starci a queste condizioni. Il premier Enrico Letta
ha sostenuto in questi giorni che chi protesta in questi giorni non è
rappresentativo: ebbene, dovrebbe spiegarci con quale coraggio parla di
rappresentatività quando il popolo è in piazza contro un governo che non è
stato scelto da nessuno, sostenuto da un Pd che rappresenta meno di 2
italiani su dieci, considerato l’altissimo tasso di astensionismo alle
ultime elezioni, e da un Nuovo Centrodestra che alle ultime elezioni
neanche esisteva.

E contro questo colpo di stato chi si ribella viene tacciato di populismo.
Ecco dunque che, se si profila una lotta dei populisti contro i servi di un
capitalismo finanziario alla deriva e contro un’oligarchia decisa a non
abbandonare il timone, allora occorre stare assolutamente dalla parte di
chi, al di là delle demonizzazioni dei media prezzolati, viene tacciato di
populismo. Se populista è chi sta dalla parte del tricolore, per l’unità
del popolo oltre ogni sigla partitica, contro le ruberie della politica e
le imposizioni di Bruxelles e dei mercati, indifferenti alla crisi che
morde nelle tasche della classe media come mai prima d’ora, allora siamo
tutti orgogliosamente populisti.

Se populismo è il grido di un popolo che non sopporta più ingiustizie,
tutti coloro che vogliono lanciare questo grido sono chiamati a partecipare
domani al sit-in. È indispensabile che la mobilitazione sia costante e si
propaghi ovunque, perché si ottenga qualcosa. Ognuno di noi è responsabile
del proprio domani.

Coordinamento 9 dicembre