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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Occupazione tribunale: evitato lo sgombero ma per gli avvocati “trasgressori” arrivano le prime denunce

Occupazione tribunale: evitato lo sgombero ma per gli avvocati “trasgressori” arrivano le prime denunce

Lamezia: dopo una notte movimentata, si attende oggi l’assemblea del Consiglio dell’Ordine per parlare delle “rassicurazioni” giunte da Roma

di ANTONIETTA BRUNO

Occupazione tribunale: evitato lo sgombero ma per gli avvocati “trasgressori” arrivano le prime denunce

Lamezia: dopo una notte movimentata, si attende oggi l’assemblea del Consiglio dell’Ordine per parlare delle “rassicurazioni” giunte da Roma

 

di Antonietta Bruno

 

Sgombero tribunale_lamezia

 

Notte movimentata al tribunale di Lamezia Terme. Dopo una giornata di occupazione da parte degli avvocati, preceduta dall’assemblea dei sindaci del lametino, a mantenere fede alla delibera approvata all’unanimità nei giorni scorsi e consistente nell’occupazione della struttura fino alle 24, sono stati solo in pochi. Una quindicina in tutto, per lo più avvocati ma anche gente comune, che hanno deciso di non scendere a compressi e non “Cadere nell’ennesima trappola dei politici” che almeno per quanto riguarda questa specifica vicenda “hanno perso molto in stima e credibilità”.

Nello specifico, molti tra gli avvocati poco credono nelle prime rassicurazioni, peraltro non ufficiali, fatte pervenire al presidente del Consiglio dell’Ordine Gianfranco Barbieri, dalla deputazione lametina ascoltata nel pomeriggio dal ministro Severino e avente ad oggetto accorpamento del Palazzo di giustizia di Lamezia a quello di Catanzaro.

Rassicurazioni queste, giocate soprattutto sulla carta della criminalità organizzata, che hanno spaccato in due l’avvocatura con il Consiglio e il suo Ordine che ha deciso di sospendere la protesta indicendo un’assemblea per quest’oggi a mezzogiorno, e i componenti del Comitato civico “Difendiamo il nostro tribunale a Lamezia” che ha inteso invece continuare quanto intrapreso.

Intorno alle 21, il primo scossone dopo una settimana di guerra comune con da una parte chi ancora cerca il dialogo e la soluzione senza però abbassare la testa, e dall’altra chi vuole rassicurazioni scritte e definitive sul mantenimento, nella città della Piana, del Tribunale e della sua Procura.

Gli animi si scaldano ulteriormente intorno alle 22 quando è il capo della Polizia Antonio Borrelli che comunica agli occupanti la decisione di sgombero da parte della Procura. Sgombero che per l’agguerrito avvocato Paolo Mascaro “cozza” con la delibera approvata nei giorni scorsi. E’ per questo motivo, soprattutto, che il togato assieme ad altri colleghi non segue l’esempio del Consiglio, né il suggerimento del presidente del tribunale Giuseppe Spadaro a liberare temporaneamente l’atrio del Palazzo.

All’ennesima insistenza, alla quale ha preso parte il sindaco Gianni Speranza che in questi giorni sta seguendo con grande passione e partecipazione l’intera vicenda, rendendosi portavoce del problema anche presso le Amministrazioni del circondario, necessario si è reso l’intervento dei gruppo Mobile di Reggio Calabria che ha provveduto, con i colleghi del locale Commissariato di Polizia, all’identificazione degli occupanti. Una quindicina in tutto, che nonostante il provvedimento, hanno lasciato il Palazzo solo allo scoccare della mezzanotte. Non un minuto prima.

Tutti gli altri, gente comune e togati, fuori a manifestare così come hanno fatto fin dal primo giorno di protesta, ma senza rischiare una denuncia. Quella alla quale invece, dovranno ora rispondere gli occupanti che non hanno rispettato l’ordine della Procura.

Intanto oggi alle 12, si riunirà l’assemblea degli avvocati per la comunicazione ufficiale, almeno lo si spera, delle raccomandazioni che sarebbero arrivate dalla Capitale. Ma gli avvocati hanno già fatto sapere che non molleranno le armi e, così come più volte sottolineato, chiedono e lottano per l’ottenimento senza poi e senza ma, di rassicurazioni scritte su un vecchio capitolo, divenuto recentemente attualità, e che mai più si dovrà aprire per la città di Lamezia.

redazione@approdonews.it