Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Nuovo ospedale Piana, “Pro Salus” scrive ad Oliverio Chiesta chiarezza sulla vicenda

Nuovo ospedale Piana, “Pro Salus” scrive ad Oliverio Chiesta chiarezza sulla vicenda
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Riceviamo e pubblichiamo

Egr. Sig. Presidente On. Le Mario Oliviero,
Apprendiamo dai “media” ed anche direttamenteda un video You Tube che la riprende in un intervento dai toni aspri,che Lei ha intenzione di fare verificare la legittimità dell’attività di Infrastrutture Lombarde con riferimento ai progetti per i nuovi Ospedali della Piana- in Palmi- , Vibo, Sibaritide, alla validità della individuazione dei siti e quant’altro. Ciò anche per eventuali danni che ne sarebbero derivati.
A noi non interessa nulla di Infrastrutture Lombarde, società già molto chiacchierata ed a suo tempo incaricata della progettazione. Interessa, invece, che il procedimento per la realizzazione dell’Ospedale della Piana non subisca ulteriori intoppi, rallentamenti ed appesantimenti che renderebbero ancora più grottesca e più dannosa, se possibile, lasituazione che si è venuta a creare.

La situazione che si è venuta a creare è questa, Signor Presidente: fra poche settimane e cioè il 7 dicembre p.v. si potranno celebrare i dieci anni (!!!!!), di cui gli ultimi tre sono a Lei afferenti, dall’inizio del procedimento per l’Ospedale (Accordo di Programma Ministero – Regione 7.12.2007 e primo finanziamento opera), senza che ancora siano stati approvati il progetto definitivo ed esecutivo, senza che sia stata fatta la conferenza dei servizi per il prosieguo delle attività e senza che sia in vista la concreta consegna dei lavori. Con l’aggiunta, se non bastasse, di parecchie incertezze circa l’affidabilità della ditta aggiudicataria, la congruità dei meccanismi contrattuali, gli ulteriori tempi necessari non solo per la “costruzione” dell’Ospedale ma anche per la sua “attivazione” e la corretta “integrazione” con gli altri ospedali della Piana. Ci vorranno altri dieci anni per tutto ciò?

Come vede, sig. Presidente, c’è di che lavorare su queste cose che riguardano l’oggi e l’immediato futuro e non un passato che, al di là della sue intenzioni, potrebbe essere strumentalizzato per bloccare, rallentare od impedire il futuro, generare ulteriori incertezze, sfiancare ulteriormente la popolazione in termini di inefficienza ospedaliera ed esasperante lentezza del procedimento di opere pubblica.

Signor Presidente, si dedichi pure ai guai eventualmente combinati da Infrastrutture Lombarde oltre otto/nove anni fa, accerti se ve ne sono e faccia pagare gli eventuali danni, se è ancora in tempo, ma si dedichi ancor di più, perché la cosa rischia di diventare molto più dannosa ed esplosiva (se già non lo è, trattandosi di gravissima inefficienza sanitaria), a mandare avanti oggi e subito i procedimenti di modo che tutto si realizzi al più presto.
Signor Presidente, sani eventuali incongruità contrattuali senza rinunciare alla legittimità, batta il tempo del procedimento con nuovo ritmo, definisca la posizione della ditta appaltatrice, dia agli addetti precisi ordini di priorità assoluta per evitare che lo scandalo dei dieci anni permanga ed anzi si aggravi ulteriormente anche durante la Sua gestione la quale, fino ad ora, non è apparsa, rispetto alla altre, meno tartaruga.

La questione dei danni di Infrastruttura Lombarde, probabilmente seria ed importante, è ben poca cosa rispetto ai danni che si stanno creando anche durante la sua gestione per il passare del tempo, senza che si veda nulla di concreto (cantieri, lavori, nuove maestranze) e si sentano solo interventi che instillano ulteriori incertezze, sfiducia e molta, molta rabbia per ciò che si dovrebbe fare e non si fa. I danni di allora sono da accertare, quelli di oggi da ritardo ed inconcludenza sono già certi.

P.S.: Per quanto è dato sapere la questione del rischioidrogeologico sul sito di Palmi non è tale, in termini di proporzione rispetto all’opera, da mettere in discussione l’idoneità del sito a suo tempo prescelto per Palmi.
Va peraltro ricordato che il suo delegato alla sanità regionale, On.le Franco Pacenza, in un incontro pubblico, il 5 Giugno 2017 in Palmi, registrato dai media ebbe ad affermare che per Palmi “non esiste alcun rischio idrogeologico”. Si faccia chiarezza su questo punto per evitare facili ritornelli che creano incertezze, sfiducia e confusione. Si sgombri il campo già pieno di tanti altri inutili ingombri.