Nuovo colpo alla cosca dei Grande Aracri, 16 arresti nel Crotonese Tra gli arrestati anche un avvocato, il boss e suo fratello - I NOMI DEGLI ARRESTATI
CROTONE – Nuova maxi operazione contro le cosche della ‘ndrangheta del Crotonese. Nel mirino degli inquirenti ancora una volta la cosca Grande Aracri già coinvolta nell’operazione Aemilia per la quale poco prima di Natale si è tenuta l’udienza preliminare con il rinvio a giudizio di 140 persone e che vede coinvolto anche l’ex calciatore Vincenzo Iaquinta e suo padre.
I clan di Cutro, quindi, sono al centro di una operazione, denominata ‘Kiterion II’, scattata nella notte e curata dai Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, con il concorso di quelli di Catanzaro, per la cattura di 16 persone tra presunti capi e gregari della cosca facente capo alla famiglia di ‘ndrangheta ‘Grande Aracri’, attiva anche nel Nord Italia.
Al blitz hanno preso parte circa un centinaio di carabinieri, che hanno setacciato l’intera fascia dell’Alto Ionio calabrese. Gli arresti sono stati ordinati dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro con le accuse di associazione mafiosa, estorsione, usura e omicidio. Dall’inchiesta è emerso il ruolo dominante che la cosca Grande Aracri aveva assunto non solo sulla provincia di Crotone, ma anche su quelle di Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza, oltre che nel nord Italia.
L’indagine dei militari ha consentito di far luce sulle attività intimidatorie e predatorie del clan, compreso l’omicidio di un boss del Crotonese ritenuto esponente di spicco della vecchia guardia della ‘ndrangheta, si tratta di Antonio Dragone, ucciso in un agguato il 10 maggio 2004 a Cutro. L’auto sulla quale Dragone viaggiava insieme ad altre due persone, rimaste illese, fu speronata dalla vettura dei sicari e quando il boss scese per cercare di fuggire fu raggiunto da numerosi colpi di mitra e di pistola al volto.
Ci sarebbe anche un avvocato tra le 16 persone arrestate. Il legale, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, per l’accusa avrebbe prestato la sua attività per le operazioni finanziarie della cosca e per cercare di condizionare le decisioni della Corte di Cassazione per avere sentenze favorevoli. Nell’inchiesta, comunque, non è coinvolto nessuno della Corte suprema italiana. Inoltre, i carabinieri hanno arrestato anche il boss Nicolino Grande Aracri ed un fratello. Un altro fratello del boss è indagato in stato di libertà.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
L’operazione Kiterion, II messa a segno dai carabinieri di Crotone con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha portato all’arresti di sedici persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafiosa, omicidio, ricettazione, estorsioni, usura, rapina e violazioni delle leggi in materia di armi.
Queste le persone arrestate:
1) Grazia Veloce (arresti domiciliari)
2) Esterino Peta (arresti domiciliari)
3) Antonio Grande Aracri (arresto in carcere)
4) Rocco Corda, avvocato, (arresto in carcere)
5) Salvatore Scarpino (arresto in carcere)
6) Giuseppe Altilia (arresto in carcere)
7) Nicolino Grande Aracri (già detenuto per altro)
8) Angelo Greco (già detenuto per altro)
9) Gennaro Mellea (già detenuto per altro)
10) Francesco Lamanna (già detenuto per altro)
11) Alfonso Diletto (già detenuto per altro)
12) Vito Martino (già detenuto per altro)
13) Romolo Villirillo (già detenuto per altro)
14) Pasquale Diletto (già detenuto per altro)
15) Michele Diletto (già detenuto per altro)
16) Giuseppe Celi (già detenuto per altro)