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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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“Nuove norme in materia di contrasto alle zoomafie e ai reati contro gli animali” Luigi Lacquaniti (Pd) ha depositato una proposta di legge

“Nuove norme in materia di contrasto alle zoomafie e ai reati contro gli animali” Luigi Lacquaniti (Pd) ha depositato una proposta di legge
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Il Trattato di Lisbona, ratificato dall’Italia nel 2008 ed entrato invigore nel 2009,
riconosce le esigenze in materia di benessere deglianimali in quanto “esseri senzienti”.
E la prima volta che unTrattato internazionale sancisce questa definizione. Purtroppo
peròl’Italia appare ancora molto lontana dal recepimento di questa mutatae nuova
sensibilità. Numerosi sono i casi di violenza gratuita aidanni degli animali. Il
caso della scorsa estate, in Valcamonica, vicino al passo Crocedomini, di un cane
massacrato e lapidato senzaalcun motivo da parte di alcuni allevatori; il caso dell’allevamento“Green
Hill” di Montichiari, il famigerato allevamento-lager dibeagle, assurto a caso
nazionale, e che ha visto dopo una lungabattaglia giudiziaria, la condanna dei vertici
aziendali da parte delTribunale di Brescia; sono solo alcuni casi che ci dicono quanto
ilnostro Paese sia lontano dal concepire gli animali come “esseri senzienti”. Ho depositato
la mia proposta di legge per l’introduzione di nuovenorme in materia di contrasto
alle zoomafie ed ai reati contro glianimali.Analizzandoil costante aumento di denunce
per i reati contro gli animali e presoatto della continua attività delle cosiddette
zoomafie, che lucranosugli animali attraverso traffici illegali e sfruttamento, con
questaproposta di legge intervengo per migliorare la legislazione invigore.
Innanzituttoho proposto che la tutela degli animali non passi più attraverso lasola
attestazione del sentimento di noi umani verso di loro, masemplicemente per il loro
essere “viventi”. E’ unarivoluzione copernicana ma perfettamente in linea con le
novitàintrodotte dal Trattato di Lisbona: all’animale viene, così,riconosciuto
il diritto alla vita ed alla salute.Inoltreho ritenuto opportuno concentrarmi sull’inasprimento
delle pene perchi abbandona un animale o lo detiene in condizioni incompatibili conla
propria natura proponendo, per chi commette questi reati,l’arresto fino a 2 anni
e l’ammenda da 5.000 a 20.000 euro.Hoinfine proposto la punibilità anche nei casi
di colpa: chiunquecagiona la morte di un animale (per crudeltà o senza necessità),
èpunito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Chi, invece, ne cagionauna lesione
o lo sottopone a sevizie o a fatiche innaturali è punitoda 3 a 18 mesi di reclusione
o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. Nel completare la mia proposta ho, infine, espresso
la necessità digarantire l’effettiva vigilanza sul rispetto di tutte le norme per
latutela degli animali, ed ho perciò chiesto che questa venga affidataanche alle
guardie particolari giurate delle associazioniprotezionistiche e zoofile. Viene così
sanata una situazione d’incertezza legislativa che negli anni ha visto sentenze contraddittorie
sulla natura dei poteri delle guardie zoofile evenatorie volontarie. L’auspicio è
che la riforma di questa normativa possa favorire la diminuzionedegli abbandoni e
delle violenze e possa garantire una sempremaggiore tutela ambientale.
On. Luigi Lacquaniti (PD)