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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Nuova moda negli States: l’amputazione di un dito del piede per indossare i tacchi

Nuova moda negli States: l’amputazione di un dito del piede per indossare i tacchi

I podologi avvertono dei rischi di questa pratica

Nuova moda negli States: l’amputazione di un dito del piede per indossare i tacchi

I podologi avvertono dei rischi di questa pratica

 

I filler al collagene – che non è altro che una sostanza iniettabile nel derma o
nel tessuto sottocutaneo per correggere imperfezioni della pelle, ritoccare inestetismi
del viso come rughe o cicatrici, e ripristinare i volumi perduti – nelle suole dei
piedi è stato fino ad oggi il metodo più ‘in’ per poter indossare alcuni tacchi
senza morire nel tentativo di calzarli.

Tuttavia, questa soluzione, che aveva già molti detrattori tra i podologi e altri
medici specialisti, non è la più aberrante perchè oggi c’è chi fa una scelta
realmente drastica: farsi amputare il quinto dito del piede.

La moda, come tante stravaganze arriva dagli Stati Uniti, dove questa pratica sta
conoscendo un vero e proprio boom tra le donne che soffrono di dolore ai piedi come
conseguenza della routine dei tacchi.

Questa nuova tendenza è enfaticamente respinta dagli esperti, che mettono in guardia
dai problemi gravi che può portare.

“Amputare il dito piccolo del piede per motivi estetici è immorale da parte del
chirurgo che eseguirà l’operazione, anche se la decisione finale sarà del paziente.
Un’altra cosa è di dover amputare per ragioni di salute, perché il paziente ha
dolore o una grave malformazione che coinvolge una mancanza di mobilità” ha evidenziato
il podologo Borja Perez, portavoce per il Collegio dei podologi della Galizia.

L’esperto riconosce che il mignolo o quinto dito, essendo in costante contatto con
la scarpa è più probabile che causi disagio e sviluppi patologie, quali borsiti
o deformità al resto delle dita, e ha anche un recupero più lento e complicato.
Anche malattie come il diabete, quelle vascolari periferiche e l’osteomielite possono
forzare l’amputazione di questa e di altre dita.

Tuttavia, egli insiste che l’amputazione deve essere sempre l’ultima soluzione chirurgica.
“L’amputazione singola è una soluzione quando i precedenti chirurgici e trattamenti
specifici hanno fallito”, ha sottolineato.

Lo specialista ha aggiunto che queste amputazioni chirurgiche tendono ad essere parziali,
poiché l’assenza di questo dito comporta sovraccarico in altre zone del piede e
colpisce l’equilibrio del corpo durante la dinamica.

Disagi nel dito piccolo sono comuni durante l’utilizzo prolungato di tacchi alti
e scarpe a punta stretta, perché oltre al carico completo del corpo proiettato sulla
precedente zona del piede, c’è un impegno per lo spazio a causa dell’aderenza della
scarpa.

Per alleviare questi fastidi, lo specialista raccomanda l’uso di plantari, anche
se chiarisce che è meglio non abusare dei tacchi che superano i cinque centimetri,
che possono deformare i piedi, sovraccaricare altre parti del corpo, come le ginocchia,
le gambe e la colonna vertebrale, nonché compromettere l’equilibrio. “Questo non
significa che un paio di scarpe col tacco alto non possano essere usate in un matrimonio,
ma l’uso continuativo quotidiano, può causare malformazioni e calli alle dita e
danneggiare la schiena, poiché il corpo si proietta in avanti”.

Secondo il dottor Pérez, l’attenzione alla salute del piede è scarsa. “Scarpe fatte
con materiali come plastiche sono più rigide, creano più pressione e fanno sudare
di più, così causando molti più problemi di una calzatura fisiologica”, dice.

I piedi sono stati oggetto di aberranti maltrattamenti nel corso della storia per
l’estetica. Forse l’esempio più noto e pratico è il “Piede di loto”, che pochi
anni fa era molto popolare in Cina e che consisteva nell’applicare un bendaggio sempre
più stretto ai piedi delle ragazze per prevenirne la crescita. “Questa pratica stava
causando significative deformità del piede “, ricorda il portavoce del Collegio
dei podologi della Galizia. Oggi sono rimaste in Cina poche donne con il “Piede di
loto”, che sono quasi tutte persone anziane con gravi problemi di mobilità.

La tendenza dell’amputazione del dito ci fa fare quindi un salto indietro nel passato,
sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, anche
perchè è di tutta evidenza che dovrebbe apparire agli occhi di tutti quale un fatto
obsoleto e fuori dal tempo che le ragioni estetiche e della moda possano prevalere
sulla nostra salute, anche se le spinte emulative ci spingono a modificare il nostro
corpo con tatuaggi, piercing e deturpazioni varie che ci fanno dimenticare le pericolose
conseguenze che possono comportare.