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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Nucera: “Alfano segretario del Pdl è la scelta migliore”

Nucera: “Alfano segretario del Pdl è la scelta migliore”

“E’ un uomo del Sud che sicuramente sarà in grado di dare un’impronta aperta e pluralista ad una forza politica che si è candida a diventare il partito di riferimento dei moderati e degli onesti”

Nucera: “Alfano segretario del Pdl è la scelta migliore”

“E’ un uomo del Sud che sicuramente sarà in grado di dare un’impronta aperta e pluralista ad una forza politica che si è candida a diventare il partito di riferimento dei moderati e degli onesti”

 

“La nomina di Angelino Alfano alla guida del Pdl nazionale apre importanti prospettive ad un partito che si candida a diventare a tutti gli effetti popolare ed europeo. La sua proclamazione a capo del Popolo delle Libertà voluta dal Consiglio nazionale, è da considerare senza dubbio la scelta migliore”. E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera (PdL). “Alfano – prosegue Nucera – è un uomo del Sud che sicuramente sarà in grado di dare un’impronta aperta e pluralista ad una forza politica che si è candida a diventare il partito di riferimento dei moderati e, come detto dallo stesso Alfano, degli onesti. Alfano ha prospettato un nuovo Pdl, sia nella sua struttura organizzativa, sia nella sua anima politica.  Un partito in grado di rappresentare veramente la base, gli iscritti, i cittadini che sono i maggiori azionisti delle risposte che una grande forza politica unitaria e pluralista è chiamata a dare al territorio”.

“Tuttavia – prosegue il Segretario-Questore del Consiglio regionale – non possiamo non avvertire la sensazione, in Calabria, di un malessere latente. Nella nostra regionale sono sempre più  forti ed evidenti le contraddizioni sociali. Non possiamo far finta di nulla di fronte alla crisi del Porto di Gioia Tauro, del sistema dei collegamenti viari e delle infrastrutture, al fallimento di grandi gruppi commerciali, ai cantieri eterni, tra alti e bassi,  della Salerno-Reggio Calabria,  alle tante difficoltà economiche cui sono costretti ormai sempre più larghe fasce della popolazione calabrese, e all’assoluta mancanza di politiche giovanili proiettate all’inserimento professionale, sia sotto forma di apprendistato che di management. E’ doveroso, pertanto – afferma ancora Giovanni Nucera – pretendere che un partito di “popolo”, come si definisce il Pdl faccia il punto della situazione sociale calabrese. Si parli dei problemi di questa regione, per dare segnali certi, reali di cambiamento, di svolta, di reazione ad una situazione che non può assolutamente protrarsi oltre.  Sono temi che chiamano ad un confronto interno da avviare nelle sedi più opportune. Ed una riflessione altrettanto sincera va fatta, a mio parere, sui referendum elettorali in corso, e sulla necessità di rivedere alcuni aspetti controversi della nostra legge elettorale regionale”.

“Infine le questioni più prettamente politiche. Il neo segretario Angelino Alfano – commenta il Segretario-Questore del Consiglio regionale – ha indicato la via del nuovo partito. Ha annunciato l’obiettivo di aprire il cantiere di una grande costituente popolare che aggreghi i moderati italiani alternativi alla sinistra. Ma dovrà essere anche un’area dove  dovranno trovare dignità e funzioni anche i raggruppamenti  minoritari, forze  che pur essendo riuscite a fornire un contributo importante sul versante dei risultati elettorali, non trovano spazio nella gestione politica di Enti che hanno contribuito a conquistare”. “La grande storia della prima Repubblica ci ha insegnato – conclude – che il dialogo ed il confronto politico fra tante sensibilità e culture ideali sono stati il cemento aggregante degli anni dello sviluppo e del boom economico, non solo in Italia ma specie nei territori e nelle autonomie locali. Se si recupera in una dimensione dialettica sana il valore del confronto e del riconoscimento forse anche la Calabria con le sue autonomie istituzionali potrà riconquistare una fisiologica dialettica sociale per dare respiro diverso alle politiche che sono espresse oggi e purtroppo non incidono né sul piano della crescita, né sul piano dei riconoscimenti morali”.

redazione@approdonews.it