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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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“Non ho mai minacciato dimissioni” Il sindaco Giuseppe Antoniotti precisa rispetto alle ricostruzioni giornalistiche apparse stamani sulle colonne di alcuni quotidiani locali

“Non ho mai minacciato dimissioni” Il sindaco Giuseppe Antoniotti precisa rispetto alle ricostruzioni giornalistiche apparse stamani sulle colonne di alcuni quotidiani locali
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Più che terremoti politici, alcune ricostruzioni giornalistiche sembrano vere e proprie bombe ad orologeria. Cronache del nulla con le quali, spesso, si ingigantiscono fatti e situazioni che trascendono dalla normale dialettica politica. La stessa che è l’essenza della democrazia. Un Sindaco, così come qualsiasi altra forza di governo, deve essere libero di confrontarsi, anche a muso duro, all’interno del proprio schieramento. E non per questo deve preoccuparsi di vedersi schiaffato il giorno dopo sui giornali con sullo sfondo il solito e ormai ridondante scenario apocalittico. È questa, purtroppo, una cattiva abitudine che non condividiamo.

Il sindaco Giuseppe Antoniotti precisa, rispetto alle ricostruzioni giornalistiche, espaserate, apparse stamani (giovedì 27 novembre 2014) sulle colonne di alcuni quotidiani locali.

Fatte salve le libertà di stampa e di opinione, diritti sacrosanti da rispettare e tutelare – afferma il Primo cittadino – credo sia opportuno, ogni qualvolta ci si avventura nelle cronache delle dinamiche della vita politica cittadina, saper filtrare le notizie. Soprattutto nel rispetto dei lettori e dei cittadini. Chiarisco subito che non ho alcuna intenzione di presentare dimissioni dall’incarico di Sindaco. Lo stesso che mi è stato demandato, a larga maggioranza, dai rossanesi e che rispetto e onoro quotidianamente con il costante lavoro a servizio della Città. Né ho mai minacciato il concretizzarsi di tale ipotesi. Cosa diversa è, però, il confronto serrato, anche a muso duro, ma totalmente positivo e costruttivo che ho avuto nel corso dell’ultima riunione di maggioranza. E penso che il sapersi raffrontare con tutte quelle forze che sostengono il Governo cittadino sia una prassi virtuosa per un amministratore. Ma lungi dal leggere nelle frizioni, su legittimi punti di vista differenti, la genesi irrimediabile di una crisi o, addirittura, di una fantomatica bufera politica. Non lo consento a nessuno! Perché – prosegue Antoniotti – un Sindaco, una Giunta e una Maggioranza, che tra l’altro continuano ad operare in una circostanza storica delicata e oggettivamente difficile, possono anche discutere con animosità, ma non per questo dividersi e creare fratture irrimediabili. Certo, abbiamo avviato una riflessione seria sul voto emerso dalle urne nel corso dell’ultima tornata elettorale. E ne abbiamo analizzato l’esito che – ribadisce ancora il Sindaco Antoniotti – parte da un punto di forza. Quello di poter contare sul consenso raggiunto complessivamente dalle liste di Forza Italia e Casa della Libertà (oltre 2.500 consensi), espressione di un medesimo cammino politico. Senza dimenticare che anche a Rossano il centro destra ha pagato gli effetti negativi di un Governo regionale che ha disatteso tutte le aspettative. Nonostante tutto – torna a rimarcare il Primo cittadino – abbiamo contribuito a far eleggere il Generale Giuseppe Graziano, un autorevole espressione della nostra Città, che saprà far valere le ragioni e le istanze provenienti da questo territorio, senza dimenticare che tante preferenze attribuite allo stesso Graziano sono state annullate proprio perché attribuite a Forza Italia. Anche se il dato reale da analizzare, così come abbiamo fatto nella riunione di Maggioranza, è il grande astensionismo che ha caratterizzato le ultime elezioni. È questo il vero punto debole, che impone una seria riflessione. La politica – conclude Antoniotti – deve ritornare a dare fiducia ai cittadini e questo è compito di chi amministra ma anche di chi, come la stampa, è chiamata a dare un contributo fattivo nel raccontare i fatti e non solo le indiscrezioni, spesso distorte, che emergono da una democratico e corretto confronto all’interno di una squdra di governo.