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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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No al Coprifuoco, Sì alle aperture, ma attenzione ai “Corona-Ebeti” Tra qualche giorno dovrebbe esserci le riapertura con le zone gialle, si dovrà rivedere l'orario del coprifuoco, se farlo slittare o abolirlo, ma intanto...

No al Coprifuoco, Sì alle aperture, ma attenzione ai “Corona-Ebeti” Tra qualche giorno dovrebbe esserci le riapertura con le zone gialle, si dovrà rivedere l'orario del coprifuoco, se farlo slittare o abolirlo, ma intanto...

Consapevoli che saremo dei Don Chisciotte della Mancia e che non daremo mai quel bacio a Dulcinea del Toboso, né consenziente né diversamente, anche se la nostra Aldonza Lorenzo (Dulcinea), pur di facili elargizioni di costumi, ma sappiamo di restare a bocca asciutta. Ovvero, non potremmo mai fare la fine del principe azzurro con Biancaneve (e non è che a quest’ultima non piacesse essere baciata, se dobbiamo dirla tutta). Noi vogliamo parlare di questa terribile parola definita “coprifuoco” che sa di ricordi bellici.
La cavalleria del dissenso si è già mossa, soldati prodigi della prima, dell’ultima nonché della mezz’ora compresa, tutti insieme appassionatamente ad aggiungersi in quel posto a tavola per dire in coro “no al coprifuoco”. Guidati da Salvini il “capitano di (s)ventura” perché ovunque c’è dissenso c’è lui, così come quando c’è Barilla c’è casa. Certo dalle grandi passioni ci disse Byron nasce un popolo, ma qui la passione è soltanto la caccia con il pallottoliere in mano alla ricerca dei voti, dei consensi, di chi nella disperazione purtroppo a causa di un maledetto virus, siamo costretti da oltre un anno a vivere in pieno disagio umano, sociale e psicologico. E anche economico, ma siamo là eh, chi era ricco è rimasto ricco e forse si è arricchito di più, chi era povero tale è rimasto e man mano questo virus ha dato il colpo di grazia alla classe media.
Ma tornando al coprifuoco, il quale lo stesso Draghi ha detto che a giorni ci saranno novità, “ma non è detto”, dovrebbe rivedersi ossia che, verrà posticipato dalle 22 alle 23 o eliminato del tutto?
Già la situazione è sotto controllo per usare una metafora perché nulla è come sembra. Basti pensare che in un piccolo paese come Taurianova, ci sono un certo numero di contagiati, positivo al tampone da qualche giorno, hanno chiuso due scuole perché c’erano dei positivi, ma il Comune dichiara zero contagiati. La Prefettura non gli invia il numero? Grave. Non li pubblicano? Ancora più grave. Ma com’è possibile che il vicino comune Cittanova pubblica sia quelli con test molecolari che antigenici provenienti dai laboratori. Ma il Comune di Taurianova ha fatto richiesta ai laboratori privati per sapere dei risultati degli eventuali positivi?
Ma queste sono bezzecole, l’importante è aprire, bisogna ripartire, l’economia ci aspetta e la salute se ne può andare a strabenedire, ma chi se ne frega. Noi siamo “disobbedienti” lo erano Gandhi, Martin Luther King e pure Topo Gigio, quindi dobbiamo emulare questi eroi contro uno Stato despota e padrone delle nostre libertà. Il Fascismo ringrazia e Mussolini sta festeggiando con un calice di vino rosso, non senza tenendosi le mani ai fianchi per così tanta stupidità.
Siccome per condizione e definizione, noi ci fidiamo di quello che dicono gli scienziati, non quelli di Facebook, ma quelli veri. E nemmeno quelli delle ricerche su Google, di quelli che una laurea l’hanno avuta per davvero, quando ancora i motori di ricerca sul web non esistevano nemmeno.
Prendiamo uno a caso, per noi il più serio e quello più attendibile, in quanto da un anno a questa parte non ne ha sbagliato una. A proposito delle riaperture il prof. Massimo Galli ha detto, “Le riaperture sono un rischio calcolato? Calcolato male”. Andiamo bene! “Mi sembra scontato che invece di vedere la flessione della curva dei contagi che è appena accennata, finiremo per avere il processo opposto. A meno che non si riesca a vaccinare a tamburo battente tanta gente, ma non mi pare il caso!”.
E sul “rischio ragionato” di Draghi Galli afferma, “Abbia pazienza, abbiamo ancora più di 500.000 casi ufficiali di infezione in atto, questo significa averne il doppio, quelle che ci sono sfuggite sono sicuramente molte. Alla fine del lockdown dell’anno scorso ce n’erano 100.000 ufficiali, anche se non erano meno di 400-500.000. Abbiamo fatto 23,5 dosi di vaccino per 100 abitanti, abbiamo ancora una parte rilevante di 70enni, 80enni e 90enni che non sono vaccinati”.
Lo stessi continua dicendo che si vuole fare come l’Inghilterra, ma precisa che il premier Boris Johnson ha detto in modo chiaro che si riapre per motivi economici ma prevede già casi, morti e difficoltà. Il sistema delle zone a colori non ha funzionato, è evidente. Guardate cosa è successo alla Sardegna, passata in un mese dalla zona bianca al rosso profondo”. Ergo, si vuole aprire per motivi economici e al diavolo la salute?
Attenzione però, noi abbiamo avuto con le aperture della scorsa estate, in un liberi tutti indiscriminato, una seconda ondata dopo l’estate, tra le peggiori in assoluto. Guardiamo la Calabria, durante il primo lockdown abbiamo avuto circa cento morti, nel secondo lockdown, quello dei colori, 1.035 morti. Oltre 900 morti in più (sic!). Anche se stavolta ci dovrebbe essere una “Green pass Covid” e … vedremo come sarà.
Ora, non per essere drammatici, terrapiattisti e imbecilli da asporto, ma pensiamo e chiediamo, al di là dei disobbedienti seriali e cronici e che noi li definiremmo semplicemente “Corona-ebeti”, vale la pena rischiare? Tutti leoni a violare le regole, ma quando hanno dei sintomi, seppur lievi, e magari non è nemmeno Covid, come se nel loro deretano gli entrasse un’arancia grande quanto un pallone da basket e vanno piagnucolando alla ricerca del medico o dell’infermiere di turno (per una dissenteria da paura), tant’è che il loro ruggito non era altro che quello di un coniglio!
(GiLar)