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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Nino Spirlì invita pescatori e diportisti a partecipare alla protesta contro la nave della vergogna

“Sono armi letali che hanno dimostrato la loro spietatezza nei confronti dell’umanità non solo in Siria, ma in tutti quei Paesi in cui donne e bambini, anziani e combattenti nulla hanno potuto contro di esse. Ma tutto questo sembra non interessare a chi sta seduto comodamente sulle poltrone del potere”

Nino Spirlì invita pescatori e diportisti a partecipare alla protesta contro la nave della vergogna

“Sono armi letali che hanno dimostrato la loro spietatezza nei confronti dell’umanità non solo in Siria, ma in tutti quei Paesi in cui donne e bambini, anziani e combattenti nulla hanno potuto contro di esse. Ma tutto questo sembra non interessare a chi sta seduto comodamente sulle poltrone del potere”

 

 

La più grande vergogna non è il passaggio della nave danese ma l’assenza del Governatore Scopelliti e del suo esecutivo regionale, che ancora una volta non rappresenta la sua gente e l’elettorato che lo ha sostenuto in questi anni. L’arrivo delle armi chimiche siriane al porto di Gioia Tauro è uno schiaffo al popolo di Calabria che rispettosamente non ha finora preso posizione per tutte le mortificazioni che questo governicchio regionale le ha riservato. Sono armi letali che hanno dimostrato la loro spietatezza nei confronti dell’umanità non solo in Siria, ma in tutti quei Paesi in cui donne e bambini, anziani e combattenti nulla hanno potuto contro di esse. Ma tutto questo sembra non interessare a chi sta seduto comodamente sulle poltrone del potere. Probabilmente l’appartenenza allo stesso partito politico del Ministro lupi e del Vicepremier Alfano bloccano qualsiasi attività di Scopelliti, il quale, tranne che per qualche doverosa dichiarazione alla stampa, nulla ha fatto per bloccare la nave della vergogna. Neanche l’esempio del Governatore della Sardegna lo ha incoraggiato. Cosa bisognerà fare per bloccare questa nave col suo carico mortale? mafiaNO si augura che tutti i natanti di pescatori e diportisti si schierino come falange tebana all’imboccatura del porto di Gioia Tauro fino a quando il comandante di quella nave non ordinerà l’indietro tutta. È quanto dichiara Nino Spirlì, ideatore del Progetto Etico mafiaNO.