Nicolò: “Forza Italia non teme assolutamente la consultazione elettorale nè il voto anticipato”
Lug 03, 2014 - redazione
“Ritengo che la classe dirigente di questa regione deve necessariamente imporsi un percorso chiaro agli occhi di tutti i calabresi in cui si affermino le scadenze utili ed obbligatorie per chiudere la legislatura in maniera trasparente”
Nicolò: “Forza Italia non teme assolutamente la consultazione elettorale nè il voto anticipato”
“Ritengo che la classe dirigente di questa regione deve necessariamente imporsi un percorso chiaro agli occhi di tutti i calabresi in cui si affermino le scadenze utili ed obbligatorie per chiudere la legislatura in maniera trasparente”
“Credo che i toni ed i contenuti del dibattito politico sul futuro della Regione debbano essere sicuramente affrontati con passione civile, affilata, però, dalla razionalità”.
Lo afferma in una dichiarazione il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò.
“Il fiorire sugli organi di informazione di una serie di prese di posizione da parte di dirigenti politici di tutti gli schieramenti e di esponenti della società civile ha certamente il pregio di vivacizzare la discussione, ma è anche giunto il tempo di pervenire in maniera stringente ad un discorso ‘sui fini’: cioè, su come traghettare la legislatura attuale nel rigoroso rispetto delle regole del gioco (Statuto regionale e legge elettorale), tentando di spegnere sul nascere fughe in avanti o la proposizione di soluzioni semplici per questioni, invero, complesse”.
“Sul piano schiettamente politico, Forza Italia non teme assolutamente la consultazione elettorale, e, sia chiaro, nè il voto anticipato. Parimenti, è ineludibile osservare i passaggi previsti dalle leggi, evitando, per il dopo, pericolosi risvolti politico-istituzionali, ricorsi alla Corte costituzionale, che scompiglierebbero non solo il futuro Consiglio regionale, ma confezionerebbero su misura per la Calabria una ‘maschera’ di inaffidabilità e di discredito. Ritengo che la classe dirigente di questa regione deve necessariamente imporsi un percorso chiaro agli occhi di tutti i calabresi in cui si affermino le scadenze utili ed obbligatorie per chiudere la legislatura in maniera trasparente, spazzando via con decisione ogni dubbio circa l’intenzione di impegnare un cammino diamantino che esalti il valore della democrazia. Credo sinceramente non sfugga a nessuno come il dibattito politico stia assumendo i caratteri di una disputa infiorata da consumati tatticismi dentro cui si rischia di precipitare tutti, senza differenza alcuna. Sarebbe più utile affermare decisioni forti, programmi concreti con l’obiettivo di avviare una stagione che spinga la Calabria oltre questo momento di particolare difficoltà. La nostra Regione, con legge, ha voluto istituire la celebrazione delle “primarie”, strumento di partecipazione popolare. Tuttavia una classe dirigente si misura e si valuta anche dalla sua capacità di esprimere sintesi efficaci ed offrire un quadro certo di riferimento che interpreti ed esalti i bisogni e le aspettative dei nostri concittadini”.