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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Nicolino Panedigrano replica a Rosati Il candidato a sindaco di Lamezia Terme si difende dalle accuse del Commissario Regionale di TDM-Cittadinanzattiva

Nicolino Panedigrano replica a Rosati Il candidato a sindaco di Lamezia Terme si difende dalle accuse del Commissario Regionale di TDM-Cittadinanzattiva
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Mi spiace che il dr. Rosati, Commissario Regionale di TDM-Cittadinanzattiva, sia caduto nella trappola tesagli dal dr. Mancuso, divenendo suo strumento di vendetta postuma.
Mi è stato infatti riferito che è stato Mancuso a comunicargli, approfittando della assonanza tra il nome dell’associazione che mi sostiene, Giustizia e Diritti per i Malati, ed il Tribunale per i Diritti del Malato, che quest’ultimo si fosse schierato a fianco della mia candidatura alle Primarie del Centrosinistra.
Sarebbe allora bastato che il dr. Rosati controllasse la notizia per capire che il TDM non c’entrava nulla e si sarebbe evitato non solo la brutta figura di smentire una notizia inesistente, ma soprattutto quella di aver dato credito ad un personaggio che da Direttore Generale dell’ASP e ultimamente anche da Primario del reparto di Medicina del nostro Ospedale è stato uno dei peggiori nemici della sanità lametina ed un continuo bersaglio delle critiche dello stesso TDM.
Io, che insieme a Riccardo Viola (personalità di centrodestra) e a tutti gli altri amici del Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, ho condotto in prima fila, e quasi sempre insieme al TDM, la battaglia contro lo scientifico smantellamento della nostra sanità messo in atto da Mancuso, non mi sarei e non mi sono minimamente sognato di chiedere al TDM appoggio alla mia candidatura, proprio perché da iscritto (o forse ex iscritto e, comunque, da simpatizzante) alla stesso TDM sono altamente rispettoso della sua autonomia. E lo sono evidentemente addirittura ancor più del dr. Rosati, che invece in questa vicenda, tradendone l’autonomia, si è dimostrato sollecitamente prono alle richieste del Mancuso.
Quel che il dr. Rosati avrebbe dovuto chiedersi è anche perché il Mancuso tema la mia candidatura a Sindaco. Forse sa che la sua opera di smantellamento non è conclusa e teme un sindaco espressione della battaglia contro questo compito che gli fu assegnato e che ha tenacemente perseguito.