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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Nicola Adamo e Pietro Giamborino ed il tentativo di influenzare il T.A.R per un appalto L'inchiesta di Nicola Gratteri arriva ai piani alti della Regione Calabria

Nicola Adamo e Pietro Giamborino ed il tentativo di influenzare il T.A.R per un appalto L'inchiesta di Nicola Gratteri arriva ai piani alti della Regione Calabria
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Traffico di influenze illeciteNicola Adamo, Pietro Giamborino,

Giuseppe Capizzi e Filippo Valia

Pp. 1169 e ss. della richiesta integrativa

Le fonti di gravità indiziaria sono rappresentate essenzialmente dagli esiti dell’attività tecnico

captativa e dalla parallela attività posta in essere dalla polizia giudiziaria che ha consentito di

attestare, passaggio dopo passaggio, i vari step della vicenda in discorso.

In particolare emergeva che 1131 marzo 2018 Pietro Giamborino si incontrava nella città di Messina

Giuseppe Capizzi, imprenditore siciliano. I due facevano riferimento, come emerge dai progr. 1050

e ss. del r.i.t. 235/18, alla partecipazione ad una ara pubblica bandita dal comune di Vibo Valentia,

che il Capizzi, che aveva partecipato con una società, non si era aggiudicato e, di conseguenza,

aveva impugnato il provvedimento amministrativo innanzi al T.A.R. Calabria – Catanzaro

(dall’esame del verbale n. 5 del Servizio Appalti e Contratti della Provincia di Vibo Valentia

inerente al bando di gara n. 7/2017, emerge come il Consorzio rappresentato da CAPIZZI

Giuseppe si posizionava secondo con un punteggio pari 91,71 contro i 93,30 del Consorzio

aggiudicatore).

Per questo motivo, Capizzi chiedeva a Pietro Giamborino un aiuto per risolvere in suo favore la

causa, intervenendo eventualmente sui componenti della conunissione che sarebbe stab nominata

dal T.A.R..

(progr. 1066):

CAPIZZI Giuseppe: eh … dobbiamo cercare adesso di intervenire in tempo …

GIAMBORINO Pietro: Giuseppe, io già vado per gli auguri e..

CAPIZZI Giuseppe: e suggerisci

GIAMBORINO Pietro: si, però aspetto questa coso ufficiale che devo avere la tempistica è vitale

… Filippo poi per questo … sulla posta elettronica …

CAPIZZI Giuseppe: si però ascolta se lo … se nell’ordinanza quello scrive “attingiamo alla

provincia di vattelapesca “eh già poi non lo può cambiare..

GIAMBORINO Pietro: non lo può più cambiare perche dobbiamo ..inc.. li

CAPIZZI Giuseppe: quindi, quando sarà ufficiale poi sarà tardi … per questo deve essere

importante che ci vai, perchè nelle vacanze di Pasqua non credevo che scrivevano questa cosa …

GIAMBORINO Pietro: ah quando loro scrivono, ..inc.. già..

CAPIZZI Giuseppe: certo … loro già nell’ordinanza scrivono “è stato deciso … “

GIAMBORINO Pietro: allora … adesso dobbiamo fare un appunto compito, io mi ..inc.. poi dico

una parola, un aggettivo che non va tecnicamente e cambiamo … dobbiamo scrivere tre righi senza

..inc.. in questi termini: ” stanno per nominare nell’arco della prossima settimana una

commissione che sarà individuata tra la burocrazia e tecnici regionali “

CAPIZZI Giuseppe: dall’amministrazione pubblica..

GIAMBORINO Pietro: dall’amministrazione pubblica., e quindi quali sono .. comune, ma non è

possibile perché non è in grado

CAPIZZI Giuseppe: no..

GIAMBORINO Pietro: la provincia di Vibo è incompatibile perché è stata quella da.. quindi o..

CAPIZZI Giuseppe: l’università

GIAMBORINO Pietro: Università o Regione

Quindi il Giamborino chiede a Giuseppe Capizzi di fornirgli un appunto in cui venga riepilogata

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l’intera vicenda con l’indicazione che nella settimana seguente sarà nominata una commissione per

la valutazione della documentazione: “…”ok, andate a costruirmi questo appunto forza”;

“Filippo nell’appunto scrivimi il nome dell’avvocato nostro”.

Dallo scambio di battute si comprende in maniera chiara che Pietro Giamborino avrebbe investito

del “problema” il dott. Nicola Durante e che occorreva essere molto prudenti nel muoversi:

Sessione 41 -Attività 1157- Giorno 31/03/2018 – Ore 09:57:07 – R. Ira. 235/2018 (All. 64).

GIAMBORINO Pietro: non è lui il Presidente (n.d.r. verosimilmente si riferisce a TALLARO) … e

può essere

CAPIZZI Giuseppe: no è relatore questo …

GIAMBORINO Pietro: • essere DURANTE •&o essere un altro •uò essere un altro non è che

.. tutti i ..inc.. hanno più o meno lo stesso rango uno una volta fa il relatore una volta fa il coso,

certo lui sono 40 anni che è la (n.d.r. breve pausa silenziosa). Però c’è venticello eh?

VALIA Filippo: eh …

GIAMBORINO Pietro: noi la macchina è li vero Filippo?

VALIA Filippo: si

CAPIZZI Giuseppe: vabbè ora magari ti mando un messaggio

GIAMBORINO Pietro: e poi Giuseppe mio me) è meglio se lo sappiamo prima

CAPIZZI Giuseppe: eh … non lo …

GIAMBORINO Pietro: ma lui non ti ha risposto con un messaggino?

CAPIZZI Giuseppe: si ora gli ho scritto “presidente” però

GIAMBORINO Pietro: uhm

CAPIZZI Giuseppe: dieci minuti, venti minuti se legge subito … se non legge

GIAMBORINO Pietro: la … la prudenza Giuseppe

CAPIZZI Giuseppe: come?

GIAMBORINO Pietro: la prudenza non è mai troppa ..inc..

n.d.r. si sente squillare un telefono cellulare

GIAMBORINO Pietro: che ti scrivano il nome senza specificare

CAPIZZI Giuseppe: no… certo

GIAMBORINO Pietro: senza Presidente e senza niente

CAPIZZI Giuseppe: stavo pensando dove lo posso prendere … non c’è un posto dove lo posso

prendere

GIAMBORINO Pietro: cosa?

CAPIZZI Giuseppe: il nome del Presidente … nel ricorso non penso che ci sia scritto

GIAMBORINO Pietro: ma non ci serve eh … anche perché con il relatore e con i nomi che abbiamo

della … se nominano uno dell’Università va bene pure eh … anche se io non è che conosca questa

azienda che so … so che dietro ci sono strafalcioni … strafalcioni e ci hanno fregato ma ci hanno

fregato chissà come

VALIA Filippo: vabbé certo

GIAMBORINO Pietro: eheh

CAPIZZI Giuseppe: niente non ce l’ho

GIAMBORINO Pietro: vabbe dai mandagli solo il nome ma non ci serve Giuseppe, lascia perdere

… Filippo mio_prendi quella ..inc..

VALIA Filippo: ..inc.. il nome ..inc..

GIAMBORINO Pietro: no no non ci serve Filippo

VALIA Filippo: ..inc.. per Nicola ..inc..

Il successivo 3 aprile 2018, Pietro Giamborino incontra Nicola Adamo, personaggio di spicco del

Partito Democratico calabrese e suo stretto amico di lunga data, a cui prospetta la necessità di

intervenire presso il T.A.R. Calabria – Catanzaro per un ricorso presentato da un giovane e brillante

imprenditore catanese per la mancata aggiudicazione ad una gara d’appalto inerente lavori da

eseguirsi nella città di Vibo Valentia

Nello spiegare la questione a Nicola Adamo, Giamborino precisa il tribunale amministrativo

avrebbe proceduto alla nomina di una commissione tecnica regionale per esprimere un parere sul

merito del ricorso, auspicando che i membri della stessa venissero individuati tra professionisti

della Regione o dell’Università. Affinché ciò accadesse, Pietro Gimaborino chiedeva l’intervento di

Adamo: “…. ..inc.., allora.., tu pensa che io la mattina di sabato santo sono andato a … a coso … sono andato

a Messina, per incontrare questo amico mio giovanotto brillante di Catania…”…”…un imprenditore di

successo …” …” …già fatto, ed ha fatto tutto lui ha partecipato ad una gara a Vibo, ..inc.. (n.d.r. abbassa

notevolmente il tono della voce)…”…”…con uno di Vibo perii con ..inc.. sua da … la a ..inc.. l’hanno

imbrogliato a lui ..inc.. ..inc.. e nonostante questo ..inc.. ..inc.. ha perso per 2 punti virgola tre … due punti e

mezzo, ha fatto ricorso al TAR, e qua poi si è frrmato e ..inc.. ..inc.. nei casini, così pensava di ..inc.. ..inc..

delusione ..inc.., ..inc.. con le ..inc.. criticità sulle quali il denunciante… lui è secondo, il denunciante ..inc..

e sarà nominata ..inc.. una commissione.. ..inc.. chiamare.., la commissione tecnica regionale”…. “…inc.. la

nomina il TAR …pure universitaria”.

Nicola Adamo replicava: “… andiamo e parliamo con Durante allora…!”,

Presidente della II Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, organo

appunto presso il quale è stato avanzato ricorso avanzato dal Consorzio Stabile Progettisti

Costruttori/Cospin S.r.l.

Il 05/04/2018 si registrava, presso lo svincolo autostradale di Altilia Grimaldi, un nuovo incontro tra

GIAMBORINO Pietro ed ADAMO Nicola.

Anche questo incontro veniva supportato da un servizio di o.c.p.

Sessione 46 -Attività 1331 – Giorno 05/04/2018 – Ore 10:52:39 – R. Int. 235/2018 (All. 69).

GIAMBORINO Pietro: è un imprenditore… suo papà era un grande imprenditore.. ..inc.., ..inc.. di

cose, ..inc.. e compagnia … allora compare… perchè è importante? Perché pure che non puoi fare

niente ora …

ADAMO Nicola: ho chiamato a lui … a Durante …

GIAMBORINO Pietro: aspetta…

ADAMO Nicola: ..inc..

GIAMBORINO Pietro: aspetta… questa è una cosa seria compare… questa è per una gara ..inc.., di

sei milioni ..inc.. per la quale noi avevamo perso per colpa di ..inc.. nonostante … nonostante ..inc..,

..inc.. ce l’hanno portato quelli che è più bravo di me… ..inc.. è colpa mia che ti devo dire? ..inc…

faceva tutto bene… fanno ricorso al Tar con un avvocato loro siciliano di Catania, ha fatto ricorso

al TAR… il TAR dice “aspettate un minuto che questi potrebbero avere ragione” sospende ..inc.., è

perchè noi c’entriamo comunque! E’ questa la cosa immediata, perchè che può, che può

succedere? Ora il TAR dice “io gliela mando ad una commissione pubblica … della pubblica

amministrazione” … o all’università.., la può mandare

ADAMO Nicola: me lo avevi detto

GIAMBORINO Pietro: o alla Regione… o alla Provincia, alla Provincia non credo, che ha una sua

pector

ADAMO Nicola: si…

GIAMBORINO Pietro: la manderanno o alla Regione … o ..inc.. se invece DURANTE la ..inc..,

..inc.. perchè senno noi dobbiamo intervenire in seconda battuta dopo ..inc.., noi non ci

rimetteremmo ..inc.. … se noi facciamo arrivare la voce al Presidente ..inc.. del TAR ..inc.., ..inc..

nomina…

ADAMO Nicola: no… non è… non è che la nominano… è il TAR che la nomina la commissione

GIAMBORINO Pietro: si… non la nomina… la … chiede alla Regione ..inc..

ADAMO Nicola: ..inc.., capito? Il TAR ..inc.. il TAR ..inc.. possono essere o dell’università o della

Regione … da nominare con apposita ordinanza al fine di ..inc… cioè addirittura il TAR fa un’altra

ordinanza per quella commissione, quindi il TAR … gli si dovrebbero dire i nomi.., da nominare.

Che gara è? Che oggetto ha come ..inc..

GIAMBORINO Pietro: lavori pubblici…..inc.., ecco perchè gli ho detto ieri cinquanta mila euro

..inc.., ..inc.. ma qua già. ..inc.. non vanno…

ADAMO Nicola: là però ..inc.. ne dobbiamo parlare ..inc.. la società.

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GIAMBORINO Pietro: e perchè senni) poi ci troviamo di fronte non so ..inc..

ADAMO Nicola: Durante è a Roma .. ehm mi ha detto a Roma ..inc.., però torna martedì sera,

martedì ..inc..

GIAMBORINO Pietro: oppure ti aspetto là io … lo tengo io per non ..inc..

ADAMO Nicola: no… no..7 ..inc.. c’è sta cosa ehm … si deve … se può nominare una commissione

amica è una cosa ..inc..

GIAMBORINO Pietro: ..inc.., ..inc.. eee?

ADAMO Nicola: siccome lo vedo mercoledì mattina … però gli devi scrivere … in base … no, non

va bene! ( n.d.r. si sente il rumore di penna) devi scrivere la tabella che è uscita ..inc.., il relatore va

bene eh… ( n.d.r. si sente il rumore di penna e lo squillo di un cellulare in chiamata) eeeh … da dove

viene e che qualifiche ha cioè senni!) …

GIAMBORINO Pietro: si

ADAMO Nicola: DURANTE non lo sa … no?

GIAMBORINO Pietro: si… si… si… va bene… va bene… va bene…

ADAMO Nicola: eh! Con tutti i dati…

GIAMBORINO Pietro: Prima di martedì ti mando ste cose…

ADAMO Nicola: eh? D’accordo?

GIAMBORINO Pietro: eee… altrimenti

ADAMO Nicola: no oppure… pure mercoledì quando vado là … ci vediamo … e me le dai no?

GIAMBORINO Pietro: mh…

ADAMO Nicola: mh……inc..

GIAMBORINO Pietro: mh…

ADAMO Nicola: eh?

GIAMBORINO Pietro: dimmi o compare ..inc..

ADAMO Nicola: allora tu dici… ” ha questo avviso lui” dici” se fa … decidono prima di martedì siamo

fottuti, l’appuntamento… quello su cui contiamo per sbloccare la cosa è mercoledì … nella giornata di

mercoledì”

GIAMBORINO Pietro: eh ma ..inc..

ADAMO Nicola: no … a mio ..inc..

GIAMBORINO Pietro: ..inc.. io a questo qua ..inc.. gli ho detto ” oi Pè ce la vediamo noi”

ADAMO Nicola: eehh… e beh …..inc..

GIAMBORINO Pietro: ..inc.., un altro poco ..inc.., ..inc.. eventualmente ..inc.. su quelli

ADAMO Nicola: no.. ma tu in tanto gli devi dire i dati, si ci deve dire tutto …

GIAMBORINO Pietro: i dati ce li prendiamo subito…

ADAMO Nicola: eh… eh… gli dici ” va beh… stiamo lavorando… dammi…”

H 7 aprile 2018, Pietro Giamborino si incontrava con Capizzi per riferirgli quanto stabilito con

Nicola Adamo. Successivamente Pietro Giamborino e il nipote si intrattengono in una

conversazione (progr. n. 1178) da cui si ricava che Giamborino gli invierà per posta elettronica la

documentazione necessaria per preparare il documento nell’interesse di Capizzi la cui stampa

sarebbe stata consegnata al Giamborino non dal Valia, ma per prudenza da sua moglie Daniela

Primavera: “Si … ok ok ok ok lei senza che mi dice niente “Pietro dove sei … zio Pietro dove sei?

“e io vado.., senza che mi parla di carte…. o FILIPPO BISOGNA STARE ATTENTI PER ME PER

L’AMORE DI DIO MA ANCHE SOPRATTUTTO PER TE FILIPPO MIO EH… : eh … eh …”.

L’8 aprile 2018, Giamborino, Valia e Capizzi si incontravano e Valia faceva sapere a Pietro

Giamborino che la sera stessa avrebbe preparato un file word con tutte le informazioni relative al

giudizio in corso, per come richieste (progr. 1930, r.i.t. 235/2018). Giamborino, riferendosi al

giudice del TAR da interessare, cosi si esprimeva: “…. è lui … il TAR è lui… il TAR è lui… della

sua… ‘della Regione voglio l’architetto Tizio l’ingegnere quello.., e il geometra quello’ … se li

sceglie facendo riferimento a Nicola ADAMO, GIAMBORINO chiarisce che quest’ultimo

mercoledì andrà a parlare con il Dottor DURANTE Nicola “…mercoledì… ecco e lui vuole andare … lì

con una carta ..inc.. dice… inc…, si dice ‘ma questo appunto di eh… eh… eh… questo che c’è’ dice

‘l’ho capito bene’.

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In data 10 aprile 2018, Pietro Giamborino incontrerà, dopo aver fissato un appuntamento, pil rof.

Mario Maiolo del Dipartimento di Difesa del Suolo, dell’Università della Calabria, località

Arcavacata di Rende. Dai dialoghi censiti, emerge che i due fanno espresso riferimento alla causa

di Capizzi e si accordano per incidere sulla commissione tecnica che il Maiolo avrebbe potuto

indirizzare anche senza farne formalmente parte.

ricorda a CAPIZZI come anche loro abbiano già preso contatto con DURANTE in due occasioni, prima

tramite ADAMO Nicola che si era recato da lui e, successivamente, tramite lui stesso che lo aveva incontrato

a Corigliano presso l’abitazione di TREBIS ONDA Francesco dove era stato ospitatos in occasione di una

ricorrenza alla quale aveva partecipato lo stesso DURANTE, anche lui in qualità di ospite di casa

TREBIS ONDA. (GLAMBORIN O: “… COSA CHE NOI CI SIAMO GIÀ ANDATI … PERCHÉ …

C’ERA ANDATO NICOLA ADAMO … POI … E CAPITATO IL CASO CHE SIAMO STATL..

EILVIM… IO SONO STATO INVITATO A CORIGLIANO che è due/tre ore da qui … Corigliano in

Calabria … dove c’è questo mio amico che prima o poi dovrai conoscere eh … se può … tornare utile

… o tu o chi per te … chi è questo? E’ Francesco TREBISONDA che è più … diciamo è direttore

generale in Italia della più grande compagnia di brokeraggio al mondo … poi sopra di lui c’è solo

l’amministratore delegato un veneziano, con sede a Londra, a Pechino, a Milano, a Roma … solo

in Italia hanno 1500 dipendenti … nel mondo ne hanno 60 mila…”).

Quindi, a proposito di questa persona che viene presentata come il gancio per DURANTE, CAPIZZI

domanda: “…noi lo conosciamo?…”. E a tal proposito GIAMBORINO delinea il profilo professionale di

TREBISOND A, aggiungendo anche che la moglie “Veronica”, ha cresimato la figlia GIAMBORINO Anna6.

GIAMBORINO tenta di rassicurare il suo interlocutore sull’impegno che stanno mettendo nell’operazione

anche se non nasconde una certa ansia circa la riuscita (“… e quindi stiamo seguendo questa cosa …

Giuseppe … ce la lottiamo anche se l’ansia c’è… “).

Cogliendo l’incertezza di GIAMBORINO, CAPIZZI confessa di avere la possibilità di trovare una strada

alternativa presso l’Università di Cosenza con uno dei quattro professori che compongono la commissione

valutatrice. Ma GIAMBORINO ci tiene a precisare come in ogni caso dovranno parlarne con MAIOLO

(CAPIZZI: “…allora io… io posso trovare una strada all’università…”; GIAMBORINO:

“…uhm…”; CAPIZZI: “… la seguo allora? …”; GIAMBORINO: “… come dici? …”; CAPIZZI:

“…posso trovare una strada all’università, allora la seguo?… questo ti voglio dire.. perché…”;

GIAMBORINO: “…non ho capito… hai?…”; CAPIZZI: “…addirittura potrei avere un professore

all’università.., quelli li e lo potrei contattare?…”; GIAMBORINO: “… di questi tre?…”; CAPIZZI:

“…quattro…”; GIAMBORINO: “… ehhh… dobbiamo dirglielo a Mariuccio…

Un aspetto certamente non secondario dell’incontro riguarda la gestione del transito delle informazioni da

CAPIZZI al duo GIAMBORINO-VALIA “in maniera riservata”, lontano cioè dall’eventuale

monitoraggio delle forze dell’ordine. GIAMBORINO precisa che a suo pare tutti i problemi derivano dai

telefoni cellulari e dall’impiego degli spyware (“…omissis…TUTTI I GUAI ARRIVANO DA QUESTI

MALEDETTI TELEFONI E DA QUESTA VIA TELEMATICA… CHE LORO CONTROLLANO”).

Infatti CAPIZZI, sottolineando implicitamente la natura illecita dei loro colloqui e ricordando tutte le

strumentazioni invasive adoperate per l’acquisizione di elementi di prova da parte delle forze dell’ordine

afferma che il rischio è di trovarsi in galera in 24 ore (“…ALLORA TELEFONI INTERCETTAZIONI

AMBIENTALE ALLORA SE TI VOGLIONO INGABBIARE…venti uattro ORE SEI IN

GABBIA…”). Ma è la risposta di GIAMBORINO a far comprendere in maniera chiara la necessità di

prendere tutte le precauzioni affermando “PERO’ CI PUOI RENDERE LA VITA PIU’ DIFFICILE…0

NO?”. A tale proposito risulta illuminante leggere con quale cura ed astuzia, i tre concordino le modalità

con le quali CAPIZZI e VALIA dovranno comunicare tra di loro, evitando contatti telefonici diretti ed

adoperando una email comune sulla quale lasciare tra le “Bozze” il messaggio da fare leggere all’altro.

CAPIZZI rassicura i suoi interlocutori sull’efficacia del metodo perché dice di adoperarlo già con altri, in

questo modo evitando qualunque tracciamento (“…DIMMI TU COME VOGLIAMO FARE?..10

QUESTO E LO STRUMENTO CHE UTILIZZO CON… finc …PERCHÉ IO NON INVIO I FILE

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NO?E’ MESSO IN BOZZA…È APERTO DA UN ALTRO TERMINALE E BASTA…”). Ma VALIA

dovrà avere anche cura di evitare di aprire la comune email dai computer di INVITALIA in cui lavora

(CAPIZZI: “… omissis… L’UNICA COSA POTREBBE ESSERE ANOMALA… SE LUI LO APRE DA

INVITAVA NO?…”, VALIA: “…NO MA IO NON SONO SCEMO …IO DA LA NON APRO

NIENTE…”). Infatti VALIA spiega cosa farà per evitare di lasciare qualunque traccia “…omissis…E’

MEGLIO CHE MI COLLEGO DA UN CENTRO MAGREBINO…”.

Qualche giorno dopo questo incontro, si registra un contatto telefonico particolarmente significativo e di

elevato valore probatorio, ovvero quello tra gli imprenditori siciliani CAPIZZI e l’imprenditore di Piscopio

D’AMICO Giuseppe. Il valore del contatto sta nel fatto che da questa conversazione si comprende

perfettamente come preliminarmente all’eventuale aggiudicazione dei lavori oggetto del ricorso presentato da

CAPIZZI e caldeggiato con tutti i mezzi possibili da GIAMBORINO ed il suo uomo nella Pubblica

Amministrazione VALIA Filippo, vi sia già un accordo tra CAPIZZI e D’AMICO, secondo il quale

l’imprenditore Vibonese all’aggiudicazione dei lavori, avrà parte attiva nella loro esecuzione. Questa

conversazione quindi fornisce il tassello finale per comprendere la gestione dei lavori pubblici a Piscopio,

secondo uno schema che si vedrà riproposto nel lavoro assegnato ad un’altra ditta siciliana, la “SICOEDILI

srl” e che verrà interessata sempre la ditta di D’AMICO Giuseppe (vicenda trattata nel sottoparagrafo

successivo).

Ma soprattutto una gestione dei lavori pubblici perfettamente descritta nelle sue propalazioni dal

collaboratore di giustizia MOSCATO Raffaele che con le acquisizioni compendiate all’interno della presente

informativa, vengono riscontrate in toto.

Da successive conversazioni intercettate emerge che sui lavori che avrebbe preso Capizzi a seguito

del favorevole pronunciamento del TAR, una parte sarebbe “spettata” alla società di Pino

D’Amico.

In data 06 novembre 2018, viene resa pubblica la sentenza del TAR Calabria , sez. L n. 01883/2018

Reg.Prov.Coll. relativa al ricorso proposto da “Consorzio Stabile Progettisti Costruttori” ed iscritto

al n. 22 del 2018. La Corte di giurisdizione amministrativa sentenzia accogliendo il ricorso della

proponente laddove viene richiesto l’annullamento dei punteggi sull’aspetto delle migliorie

assegnato alla ditta Coseam, prima classificata, nonché una nuova valutazione dell’offerta

presentata da quell’operatore economico.

Al di la dell’esito processuale, la descrizione del fatto, così_ sinteticamente illustrato, porta a ritenere

raggiunta la gravita indiziaria a carico di Nicola Adamo, Giuseppe Capizzi, Pietro Giamborino,

Filippo Valia, per il delitto di influenze illecite, di cui al primo comma dell’art. 346 bis c.p., con

l’aggravante di cui al comma quarto.

Capizzi in quanto, avendo interesse ad aggiudicarsi la gara per alcuni lavori pubblici, meglio

descritti nel capo di imputazione, da eseguirsi a Vibo Valentia, ha interessato Pietro Giamborino

in quanto politico in grado di interferire sull’esito del ricorso al T.A.R.; Filippo Valia, agevolando i

rapporti tra Giamborino e Capizzi rendendo lo scambio dei messaggi indiretto e di più_ difficile

ricostruzione, nonché predisponendo la documentazione che lo zio Giamborino chiedeva per poter

eseguire efficacemente il loro piano; Pietro Giamborino quale regista di tutta la vicenda,

interessandosi in prima persona e contattando Nicola Adamo con il quale si incontrava e che, per

interessare il dott. Nicola Durante, si faceva promettere l’importo di 50.000 euro quale

corrispettivo. Dell’accordo in questione vi è prova nel contenuto delle conversazioni citate.

Ricorre, per Pietro Giamborino la contestata aggravante mafiosa, atteso che dall’accordo

complessivo che il politico aveva raggiunto, emerge il coinvolgimento, in favore dell’impresa

di D’Amico, impresa legata al sodalizio di Piscopio, che avrebbe guadagnato il subappalto dei

lavori affidati a Capizzi. Il “favore” fatto all’impresa D’Amico sintetizza, ancora una volta, nel

caso specifico, l’approccio di favore e vantaggio per la cosca capeggiata dal cugino Pino Galati

(si richiama a tal proposito la conversazione, sopra riportata, in cui Galati commenta

 

l’atteggiamento dei D’Amico di voler lucrare sui lavori senza darsi molto da fare (stando con le

mani in tasca).