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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Nesci (M5s) chiede al governo lo sblocco del Fondo di riequilibrio per la Provincia di Vibo "La situazione dei dipendenti provinciali è insostenibile, per cui occorrono rimedi urgenti e soluzioni di ampio respiro da parte del governo, finora sordo alle richieste, anche della sua parte politica"

Nesci (M5s) chiede al governo lo sblocco del Fondo di riequilibrio per la Provincia di Vibo "La situazione dei dipendenti provinciali è insostenibile, per cui occorrono rimedi urgenti e soluzioni di ampio respiro da parte del governo, finora sordo alle richieste, anche della sua parte politica"
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«Alla Provincia di Vibo Valentia il governo corrisponda subito l’importo mancante del Fondo sperimentale di riequilibrio per il 2014, in modo che i dipendenti ricevano delle spettanze. È inaccettabile che i lavoratori non abbiano percepito quattro mensilità, compresa la tredicesima». Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che in proposito ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno e dell’Economia, finalizzata a sbloccare l’erogazione di oltre un milione di euro alla Provincia di Vibo Valentia. Secondo la parlamentare «la situazione dei dipendenti provinciali è insostenibile, per cui occorrono rimedi urgenti e soluzioni di ampio respiro da parte del governo, finora sordo alle richieste, anche della sua parte politica». «Avevo proposto – prosegue la deputata M5s – l’invio di risorse aggiuntive per le Province in dissesto, in particolare per Vibo Valentia, ma il governo ha voltato le spalle. Inoltre avevo presentato un emendamento per annullare il dimezzamento dei dipendenti provinciali, ma il governo non l’ha considerato, chiarendo, in risposta a una mia interpellanza, che proseguirà sulla strada dei tagli». Nesci conclude: «La causa principale della grave  sofferenza di enti, aziende e personale è nel sistema monetario. Da qui bisognerà imporre alle banche di pagare le spese della crisi che hanno provocato. L’intero comprensorio di Vibo Valentia sta precipitando in una terribile spirale, per cui la politica deve muoversi adesso, prima che sia troppo tardi».