Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Nel ghetto di Arghillà il villaggio dello Sport Csi Tra spaccio, immondizia per le strade e dispe rsione scolastica record, parte il progetto sportivo ed educativo del Centro Sportivo Italiano e di Action Aid

Nel ghetto di Arghillà il villaggio dello Sport Csi Tra spaccio, immondizia per le strade e dispe rsione scolastica record, parte il progetto sportivo ed educativo del Centro Sportivo Italiano e di Action Aid
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

REGGIO CALABRIA – Non possono esserci limiti invalicabili per lo Sport: non esistono “zone franche” rispetto alla gioia dei bambini nel rincorrere un pallone o di tentare di fare una
canestro. Ne è convito il Centro Sportivo Italiano di Reggio Calabria che ha deciso
di celebrare la giornata nazionale dello Sport, oggi 3 giugno, in uno dei quartieri
considerati “off-limits” della città dello Stretto. Si tratta di Arghillà Nord,
una delle più grandi piazze di spaccio del Sud Italia. “Strade di sport, strade
di legalità” questo è il nome del contest sportivo a cui hanno partecipato decine
di ragazzi del quartiere-ghetto reggino. Purtroppo c’è stato un confine insuperabile
posto dall’incuria: il rione Modenelle, infatti, era ricoperto di spazzatura con
frequenti capannelli di fumo dovuto all’incendio di immondizia. Troppo pericoloso
per la salute dei piccoli impiantare lì il villaggio dello sport Csi. Un piccolo
“fuori-programma” superato con l’invasione sportiva della Piazzetta di Arghillà
– a 500 metri da Modenelle – in cui il Csi ha comunque deciso di indossare calzoncini
e maglietta e giocare insieme ai più piccoli. Lo ha fatto a poche ore dalla finale
di Champions Leaugue di Cardiff in cui gli occhi e i cuori degli appassionati pulseranno;
non sarà l’Old Trafford o il Bernabeu, ma il campetto sulla strada ad Arghillà
Nord è comunque un bottino di emozioni. «È già la seconda volta nel giro di pochi
mesi che torniamo in questa periferia – dice Paolo Cicciù, presidente provinciale
del Csi Reggio Calabria – crediamo fortemente che non possa esistere un’azione
educativa attraverso lo sport che si dimentichi di Arghillà. Occorre prendersi la
responsabilità di questo e “buttare il cuore oltre gli ostacoli”». Un tema, quello
della responsabilità condivisa, che diventa amaro ad osservare il contesto urbano
in cui si sviluppa questo rione-esilio per gli emarginati della Città. Accanto alla
pervasiva presenza della criminalità organizzata, ad Arghillà si registra la latitanza
dello Stato di diritto. Per questo assieme ai volontari del Csi è scesa in campo
la rete di Action Aid Italia e del Consorzio Macramé, con la quale l’ente di promozione
sportiva, sta portando avanti un progetto sperimentale, “Lavoro di Squadra”,
sostenuto da Fondazione con il Sud ed Axa. «Il progetto vede in iniziative “di strada”
come questa – ha spiegato Eleonora Scrivo, rappresentante istituzionale di Action
Aid a Reggio Calabria – la naturale esigenza di far vivere al territorio l’esperienza
intrapresa, “contaminando” il percorso dei giovani coinvolti, con altri gruppi sportivi,
le associazioni, i residenti e la scuola. La partecipazione ai tornei e l’allenamento
al lavoro, consente loro gradualmente di uscire dai confini spesso indotti del quartiere,
confrontandosi con l’ambiente-città». Calcio, basket, volley, dodgeball, hip hop:
queste le discipline di un pomeriggio di sport nel rione. «Porteremo avanti questo
avamposto socio-sportivo», confida Cicciù, «sono già oltre venti i ragazzi che
settimanalmente incontriamo e che grazie allo sport di squadra si stanno riscoprendo
in una dimensione comunitaria e personale». Una sfida tutt’altro che semplice, ma
che ha goduto del sostegno di tante “antenne” sensibili al tema di massima urgenza
delle periferie e del disagio giovanile che è imperante a Reggio Calabria. Tra questi
anche Libera, associazione contro le mafie che con la parrocchia di Sant’Aurelio
di Arghillà e la Polisportiva “Fortunato Quattrone” hanno supportato l’iniziativa
“Strade di sport, strade di legalità”.