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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 MAGGIO 2024

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‘Ndrangheta, la procura di Padova adotta un’interdittiva antimafia a un’impresa edile Contigua al clan Grande Aracri di Cutro, una delle più potenti consorterie criminali della ‘ndrangheta che da anni ha allargato i propri tentacoli nel nord Italia, come dimostrano le diverse importanti inchieste svolte dalle competenti Autorità giudiziarie

‘Ndrangheta, la procura di Padova adotta un’interdittiva antimafia a un’impresa edile Contigua al clan Grande Aracri di Cutro, una delle più potenti consorterie criminali della ‘ndrangheta che da anni ha allargato i propri tentacoli nel nord Italia, come dimostrano le diverse importanti inchieste svolte dalle competenti Autorità giudiziarie

Nella mattinata di ieri, il Prefetto di Padova, Raffaele Grassi, ha adottato un provvedimento
interdittivo antimafia nei confronti di un’impresa operante nel settore edile contigua al clan
Grande Aracri di Cutro, una delle più potenti consorterie criminali della ‘ndrangheta che da anni ha
allargato i propri tentacoli nel nord Italia, come dimostrano le diverse importanti inchieste svolte
dalle competenti Autorità giudiziarie.
Il provvedimento in questione costituisce l’epilogo di una performante attività accertativa esperita
dal Gruppo interforze antimafia, composto dai rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della
Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della DIA, istituito presso la Prefettura con la finalità di
prevenire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel tessuto pubblico-economico della provincia di
Padova, compito centrale soprattutto in questa fase caratterizzata dagli ingenti finanziamenti legati
al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
I destinatari del provvedimento interdittivo sono attualmente impegnati nei lavori, in
subappalto, di costruzione del Nuovo padiglione pediatrico dell’Azienda ospedaliera
universitaria di Padova, lavori finanziati proprio nel quadro menzionato.
L’interdittiva emessa impedisce all’impresa destinataria di avere rapporti con la Pubblica
Amministrazione e quindi di poter beneficiare di fondi pubblici.
La presenza di soggetti contigui al potente clan criminale Grande Aracri, nella città di Padova,
conferma, oltremodo, l’azione delle consorterie ‘ndranghetiste tesa a proiettare i propri interessi
criminali oltre i confini regionali di riferimento con l’obiettivo di allargare i propri ambiti operativi
in aree ad alta vocazione economica, lucrandone gli indebiti profitti.
L’azione di prevenzione voluta dal Prefetto ed esercitata dal Gruppo interforze ha la finalità, tra le
altre cose, di preservare il tessuto delle strutture pubbliche inibendo alle organizzazioni criminali di
condizionarne il buon andamento e la loro efficienza.
Salgono a 4, con questo importante provvedimento, le informazioni interdittive antimafia emesse
dal Prefetto nel corso di questi mesi.
Sul punto il Prefetto dichiara: “la prevenzione funziona. La misura odierna dimostra come l’azione
amministrativa antimafia produca i suoi effetti. Ho più volte segnalato la necessità di prestare la
massima attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel Padovano, riconoscendo questo
territorio come particolarmente appetibile per la forte capacità di produrre ricchezza,
precondizione questa di un’inevitabile interesse dei clan la cui azione è proprio quella di
aggredirne i conseguenti profili. Il risultato odierno deve essere letto, non solo come l’esito di
un’azione svolta dalle Forze dell’Ordine, ma come il frutto di un lavoro di squadra. È stato istituito
a tal riguardo un tavolo permanente con la partecipazione di tutti gli Attori sociali della provincia
di Padova con l’obiettivo di fare rete e di sviluppare cultura antimafia – e per questo li ringrazio –
coadiuvando l’azione dello Stato.
Il provvedimento odierno conferma quanto andiamo sostenendo sulla ineludibile necessità di
proseguire su questa strada, facendo tutti muro contro le penetrazioni criminali. Il segnale che oggi
intendiamo dare è che le mafie sono dietro l’angolo e se non agiamo assieme va a finire che le
cosche mafiose acquisiranno sempre maggiori spazi economici e operativi, generando una
ricchezza sporca e puzzolente.
Padova deve riconoscere un problema che tutti assieme dobbiamo affrontare. Non deve prevalere
la logica del profitto a ogni costo. Bisogna fermarsi a ragionare se sia meglio subire una pressione
mafiosa per mandare avanti attività o segnalare alle Autorità competenti situazioni o circostanze
che meritano un approfondimento adeguato.
Solo con la consapevole opera fornita da tutta la Comunità possiamo impedire che le mafie
mangino i territori di questa Provincia.
A tutto campo interveniamo assieme per prevenire il pericolo delle infiltrazioni mafiose: Padova
resti vigile”.