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Navi dei veleni, Legambiente: “Il Gip rigetti l’archiviazione del caso De Grazia”

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“Per quanto difficile possa essere, dopo tanti anni – ha aggiunto Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – è dovere dello Stato tornare a indagare in modo approfondito, sulla base di nuovi indizi, su quella tragica morte, sul contesto entro cui è maturata e sui motivi che l’hanno ispirata, per tentare di giungere finalmente alla verità”

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Navi dei veleni, Legambiente: “Il Gip rigetti l’archiviazione del caso De Grazia”

“Per quanto difficile possa essere, dopo tanti anni – ha aggiunto Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – è dovere dello Stato tornare a indagare in modo approfondito, sulla base di nuovi indizi, su quella tragica morte, sul contesto entro cui è maturata e sui motivi che l’hanno ispirata, per tentare di giungere finalmente alla verità”



CATANZARO – “Una scelta affrettata e assai discutibile che lascia francamente sconcertati”. Legambiente commenta così la notizia della decisione del procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore, Giovanni Francesco Izzo, di non riaprire l’indagine sulla morte del capitano di corvetta Natale De Grazia e di chiedere al Gip l’archiviazione del caso. Il componente della segreteria nazionale di Legambiente, Nuccio Barillà, ha affermato che “l’orientamento del procuratore Izzo, che ci auguriamo non venga accolto dal Gip è stato espresso senza aver ancora ricevuto la relazione conclusiva della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti dedicata al caso De Grazia, approvata lo scorso 5 febbraio. Nella relazione, oltre al contenuto della perizia medico legale, viene delineato, attraverso episodi precisi e circostanze dettagliate, il clima di pressioni, di minacce e di esposizione in cui operava il pool, di cui Natale De Grazia era il motore investigativo, poi smembratosi dopo la sua morte”. “Allegata alla relazione – prosegue – vi è tra l’altro una mole impressionante di documenti, finalmente desecretati, che possono essere in ausilio nuovo e importante al lavoro dei magistrati”. Il caso De Grazia, come si afferma nelle conclusioni della Relazione parlamentare, è uno dei grandi misteri del Paese da chiarire. “Per quanto difficile possa essere, dopo tanti anni – ha aggiunto Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – è dovere dello Stato tornare a indagare in modo approfondito, sulla base di nuovi indizi, su quella tragica morte, sul contesto entro cui è maturata e sui motivi che l’hanno ispirata, per tentare di giungere finalmente alla verità. Ci auguriamo che il Giudice per le indagini preliminari rigetti la richiesta d’archiviazione e disponga l’approfondimento delle indagini”.