di Caterina Sorbara
Da qualche settimana si è costituito a Rizziconi, popoloso comune della Piana del Tauro un comitato per la salvaguardia e conservazione della memoria storica locale: “Comitato 6 settembre 1943”.
L’intento è di pervenire al riconoscimento di un fatto significativo della storia locale e nazionale e di far emergere la verità storica legata all’immotivato e drammatico bombardamento tedesco su Rizziconi, il 6 e 7 settembre 1943, dove morirono 17 persone, e 23 sono rimaste ferite, confermandola nella memoria collettiva attraverso un‘attività di confronto con gli istituti storico-culturali e di coinvolgimento delle istituzioni pubbliche con adesioni da buona parte d’Italia.
Il comitato è coordinato dalla filosofa-scrittrice Donatella Arcuri e, vi hanno spontaneamente aderito: Francesco Adornato-docente Università di Macerata; Enzo Campelli – ordinario Università La Sapienza di Roma; Antonino Catananti Teramo-coord.associazione “Novecento”; Fabio Cuzzola-docente e scrittore; Valerio De Nardo – Funzionario P.A.; Giuseppe Dodaro–Naturalista; Nicola Fiorita–docente UniCal; Rocco Lentini–presidente Ist.Storia Antifascismo e Italia cont.“U. Arcuri”; Giuseppe Marcianò-storiografo e autore di “Operazione Baytown”; Maria Fortunata Minasi – funzionario Archivio di Stato di Reggio Cal.; Antonio Orlando – docente e storico; Maura Ranieri-ricercatrice Università di Catanzaro; Giovanni Russo–ricercatore e storiografo; Caterina Sorbara – docente e giornalista-scrittrice; Sandro Vitale-presidente Comitato ANPI di Reggio Calabria.
L’importante iniziativa è nata dopo che, avviate a livello europeo una serie di iniziative relative ai rapporti fra Italia e Germania durante la seconda guerra mondiale, fra cui la formazione di un elenco in cui ricomprendere gli episodi di violenza commessi contro i civili dall’esercito tedesco e i suoi alleati fascisti repubblicani durante la seconda guerra mondiale (“Atlante delle stragi nazifasciste”), si è rilevato che taluni di questi eventi messi in atto dai nazisti nel Meridione d’Italia (come quello di Rizziconi del 6.9.1943), non risultavano ancora del tutto conosciuti o, seppur segnalati, non avevano tuttora ricevuto un riconoscimento ufficiale da parte delle preposte istituzioni, con grave danno per la salvaguardia della memoria e per la compiutezza della stessa ricostruzione delle vicende storiche nazionali.
Confermato, dunque, che nell’elenco di tali stragi deve farsi sicuramente rientrare l’episodio avvenuto nel paese di Rizziconi dove il 6 e 7 settembre 1943 un improvviso cannoneggiamento dei reparti tedeschi in ripiegamento sui pianori tra Rosarno-Laureana di Borrello-Nicotera (Monte Poro) causò la morte di 17 civili, undici dei quali minori, e considerato che tale grave accadimento, l’unico in territorio calabrese, nonostante la presenza di atti, documenti e pubblicazioni sull’argomento, nel 2011 è stato oggetto di una valutazione superficiale da parte della preposta Commissione Parlamentare, la quale ha sommariamente ritenuto di non riscontrare in esso la sussistenza di quelle condizioni necessarie per il suo definitivo riconoscimento, il costituito “Comitato 6 sett.’43”, avendo già acquisito una dettagliata documentazione sull’evento, fungerà da base di supporto per la validazione dell’intera istruttoria probatoria da parte degli istituti storici e delle istituzioni competenti, al fine della identificazione ufficiale dell’episodio di Rizziconi, e della strage di civili che ne è conseguita, per il successivo inserimento nel redigendo “Atlante” curato dall’ANPI e dall’INSMLI di Pisa, nonché per la riproposizione della domanda di concessione alla cittadina di una ricompensa al valore civile.