Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 27 LUGLIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Napolitano ricorda la Resistenza

Napolitano ricorda la Resistenza

| Il 08, Set 2010

Il presidente della Repubblica a Porta San Paolo per l’omaggio ai caduti. «Momenti eroici»

Napolitano ricorda la Resistenza«Il suo messaggio è sempre attuale»

Il presidente della Repubblica a Porta San Paolo per l’omaggio ai caduti. «Momenti eroici»

 

ROMA – Il messaggio storico e politico della Resistenza è «sempre attuale». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, tiene a sottolinearlo intervenendo a Porta San Paolo alla cerimonia che ricorda l’8 settembre 1943, data dell’annuncio dell’armistizio che segna anche l’inizio della Resistenza a Roma in difesa della Capitale occupata dai nazisti.

LA LAPIDE – Napolitano, assieme al ministro della Difesa e ai rappresentanti delle istituzioni locali, ha deposto una corona di alloro presso il monumento del Parco della Resistenza dedicato agli 87 mila militari caduti tra il 1943 e il 1945. Il Capo dello Stato ha ricordato «i momenti eroici che hanno segnato la conclusione tragica della vita dei nostri soldati e ufficiali» lodando l’iniziativa del Comune di Roma per aver «posto una bellissima lapide in ricordo delle donne che hanno perso la loro vita per la libertà». Napolitano si è anche fermato a salutare le Associazioni dei Partigiani e dei Corpi militari che hanno combattuto la Seconda Guerra Mondiale. «Mi pare che il significato di questa cerimonia sia del tutto evidente e sempre attuale» ha affermato.

LE DONNE DELLA LIBERTA’ – Successivamente, il presidente della Repubblica ha scoperto una targa presso il Parco della Resistenza in ricordo delle donne che tra l’8 e il 10 settembre hanno sacrificato la vita per la difesa della città. La targa è collocata in un’aiuola dove sono state piantate 55 rose ad alberello. Una bambina della scuola primaria statale Principe di Piemonte, Giulia Zeri, ha letto al presidente una poesia dedicata «Alle donne che hanno amato la libertà».