Muore una donna di 47 anni. Pugliese: “Ammodernare la SS 106 e cancellare questa vergogna”
Lug 27, 2013 - redazione
Angelina Borelli, residente a Sersale (Catanzaro), operaia di 47 anni, ha perso la vita nei pressi di Steccato di Cutro diventando così la tredicesima vittima della “strada della morte”
Muore una donna di 47 anni. Pugliese: “Ammodernare la SS 106 e cancellare questa vergogna”
Angelina Borelli, residente a Sersale (Catanzaro), operaia di 47 anni, ha perso la vita nei pressi di Steccato di Cutro diventando così la tredicesima vittima della “strada della morte”
Riceviamo e pubblichiamo:
Angelina si unisce a Antonietta Vigile di 61 anni, deceduta il 20 luglio 2013 in un incidente a Strongoli (KR), Jonel
Parus di 32 anni, deceduto l’01 gennaio 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Carlo
Chiriaco di 67 anni, deceduto il 10 gennaio 2013 a Catanzaro Lido (CZ),
Vincenzo Salvatore Corvino di 43 anni, deceduto il 03 gennaio 2013 a Trebisacce
(CS), le sorelle Valentina Fiore di 21 anni e Teresa Fiore di 25 anni, decedute
il 16 febbraio 2013 a Rossano (CS), Antonio Perrone di 52 anni, deceduto il 29
aprile 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Domenico Iacino di 21 anni, deceduto il
10 maggio 2013 a Corigliano Calabro (CS), Marcel Mocan di 44 anni e Doru Badu
di 42 anni, deceduti il 04 giugno 2013 a Trebisacce (CS), Bruno Frustace di 84
anni, deceduto il 13 giugno 2013 a Strongoli (KR) e Roberto Leonardo di 52
anni, deceduto il 18 giugno 2013 – Roccella Ionica (RC).
Intendo esprimere sentimenti di cordoglio alla famiglia della signora
Angelina Borelli poiché posso immaginare il loro grande dolore, quello dei
parenti e degli amici per questa grave perdita.
Tuttavia, non voglio celare sentimenti di rabbia nei confronti dell’indifferenza
che c’è nella nostra regione per una strada che causa terribili incidenti. Ascoltiamo
da decenni di un suo radicale ammodernamento, ma alle tante parole non sono
seguiti i fatti: finora solo alcuni tratti sono stati ampliati.
Pochi giorni fa, in occasione della presenza del Ministro ai Trasporti
Lupi qui in Calabria, ho avuto modo di far notare quanto le sue dichiarazioni
siano la dimostrazione che lo Stato ha delle responsabilità enormi sul mancato
ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese. Leggere che dei 15
miliardi di euro previsti per l’ammodernamento di questa strada ad oggi ne sono
stati stanziati 2 miliardi e 200 milioni è, a dir poco, sconfortante! Ancora
più sconfortante, inoltre, risulta la richiesta del Ministro al governatore
calabrese Scopelliti di indicare, entro il 10 settembre, quali temi
privilegiare tra quelli contenuti nell’Intesa generale quadro, in modo da
riscrivere le priorità in base alle reali esigenze della Calabria. Ciò,
infatti, non solo evidenzia la incapacità di assumersi delle responsabilità da
parte del Ministro Lupi ma, addirittura, può farci capire in che mani ripone
delle scelte che sono centrali per la nostra amata Calabria.
Eppure tutti sappiamo che la strada Statale 106 ionica calabrese è una
fondamentale arteria, che percorre tutto il versante ionico della regione,
laddove è l’unica via di comunicazione, che deve sopperire anche alla cronica
assenza di collegamenti ferroviari.
Lo Stato Italiano questa notte ha
ucciso l’ennesima cittadina calabrese. Mi chiedo, con profondo dolore, quante migliaia
di vittime ancora dovrà causare questa strada maledetta prima che lo Stato, la
politica ed i calabresi si determinino affinché questa vergogna nazionale possa
finalmente essere cancellata.
Fabio Pugliese, autore di “Chi è Stato?”, racconto-inchiesta sulla strada statale 106 Ionica calabrese