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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Morte poeta Chirico, il ricordo di Stefano Iorfida

Il presidente dell’associazione Anassilaos di Reggio Calabria accusa: “La città non ha voluto o saputo valorizzarlo perché essa divora, per invidia, i suoi figli migliori”

di CATERINA SORBARA

Morte poeta Chirico, il ricordo di Stefano Iorfida

Il presidente dell’associazione Anassilaos di Reggio Calabria accusa: “La città non ha voluto o saputo valorizzarlo perché essa divora, per invidia, i suoi figli migliori”

 

di Caterina Sorbara

 

 

Qualche giorno fa, abbiamo dato la notizia della scomparsa del poeta-drammaturgo Rodolfo Chirico, importante figura nel panorama culturale calabrese. Il dott. Stefano Iorfida, Presidente dell’Associazione Anassilaos, una delle più importanti Associazioni culturali reggine, ci ha lasciato una dichiarazione, che vogliamo condividere con i nostri lettori. Ecco le sue dichiarazioni: <<Rodolfo Chirico è stato una complessa figura di artista e di intellettuale, scomodo in una città abituata ai compromessi e ad un “politicamente corretto”- anche nel campo della cultura – che serviva e serve a nascondere un pauroso vuoto di idee. Il maestro Chirico non le mandava a dire, esprimeva giudizi spesso duri su uomini e donne di questa nostra Reggio che si atteggiavano a poeti e scrittori e lo faceva talora, con un’ironia amabile che serviva, appena, a stemperare l’asprezza di giudizio di chi sapeva bene, per averlo sperimentato di persona, quanto la via della poesia, del teatro e insomma l’arte fosse aspra, lastricata di lacrime e sudore, di studio e letture. Lo ricordiamo ancora con il suo cappellaccio e l’eterno sigaro, spento sulle labbra, con il rimpianto di non averlo compreso fino in fondo. La città non ha voluto o saputo valorizzarlo perché essa divora, per invidia, i suoi figli migliori>>. Come non essere d’accordo con il dott. Iorfida. E’ scomparso un grande uomo che tanto ha dato alla cultura calabrese e nessuno si è mosso, nessuna telecamera ha partecipato ai suoi funerali, niente di niente. A Reggio e in tutta la provincia, sono sempre pronti a valorizzare “straccetti” inghirlandati o il solito scrittore che viene dal Nord e che della Calabria non gliene importa niente. Mentre chi davvero è poeta o scrittore, chi soffre, chi studia, chi ama Reggio e provincia, chi ci crede davvero, non è mai considerato , viene scansato dai suoi stessi concittadini. La scrittura è passione, è amore , è sofferenza, è sacrificio. Sarebbe ora che tutti lo capissero e imparassero a dare il giusto peso e il giusto valore. Non dimenticherò mai il grande maestro Chirico, porterò sempre nel mio cuore il suo sorriso, la sua nobiltà e i suoi grandi insegnamenti.