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Morte di Nik Spatari, “La sua opera è immortale”

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“Nik Spatari è immortale. La sua opera continuerà a parlarci di lui e le future generazioni sapranno sempre e tutto del creatore del Parco Museo Santa Barbara”. Questo il commento del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che in una nota stampa ha aggiunto: “Oggi piangiamo la morte dell’uomo. Dell’artista no. Quello non morirà mai. Reggio, Mammola, la Calabria, l’Italia ed il mondo intero perdono un brav’uomo; una persona che ha dedicato la propria esistenza all’arte e alla bellazza, il più puro e semplice fra gli scultori” .
Ed ancora: “Nik Spatari, nonostante bravura e spessore, non si è mai sentito un artista arrivato. È stato sempre immerso nella ricerca ingaggiando, ogni volta, una sfida fra l’essere umano e la materia, lui che è stato allievo di Le Corbusier e che ha scelto la sua Mammola a Parigi e Milano”.
“Nik Spatari – ha concluso il sindaco metropolitano – può considerarsi fra gli esempi migliori del reggino innamorato delle proprie radici. Nel suo paese d’origine ha dato vita al Musaba, qualcosa di unico ed inimitabile, un luogo di amore e passione che infonde uno spirito internazionale ad un posto diventato tempio dell’arte contemporanea. Spinto dall’orgoglio di essere nato tra il fiume Torbido ed il mare Jonio, Nik Spatari si è sempre fatto forte dell’idea di aver scelto di tornare a vivere in Calabria assieme alla sua Hiske. A lei, adesso, va il nostro pensiero”.

Il cordoglio di Confindustria

“Esprimo il mio cordoglio personale e quello di tutti gli imprenditori associati a Confindustria Reggio Calabria per la scomparsa di Nino Calarco, storico direttore di Gazzetta del Sud e già senatore della Repubblica”. Lo afferma il presidente dell’associazione territoriale degli industriali reggini, Domenico Vecchio, appresa la notizia della morte del giornalista messinese. “Calarco è stato un punto di riferimento per l’intera comunità dell’area dello Stretto, un uomo che ha fatto della scrupolosa verifica delle notizie, del rigore professionale e della difesa del Mezzogiorno i punti fondamentali della sua azione. Tra le tante battaglie che ha condotto nei lunghi anni in cui è stato protagonista della scena pubblica, voglio ricordare quella per il ponte sullo Stretto, inteso non come elemento divisivo ma come strumento e opportunità di sviluppo per le nostre regioni. Rivolgo alla sua famiglia e all’intera Gazzetta un pensiero di vicinanza e le più sentite condoglianze”.

Il ricordo dell’ex governatore Mario Oliverio

La scomparsa di Nik Spatari rappresenta il tramonto di un’epopea creativa che ha fatto di Mammola, in Calabria, una tela privilegiata su cui si è espresso il flusso della sua arte feconda, sublime. È stato e rimane un faro di coraggio, di incontenibile forza espressiva che ha fatto del Musaba una scuola di pensiero. Appena appresa la notizia ho sentito Hiske, che anche nel dolore è la donna forte di sempre. La Calabria deve essere grata a questo geniale artista per aver scelto la nostra terra, per averne fatto la sua casa, il suo laboratorio. Il suo corpo ha abbandonato il percorso terreno, ma Nik Spatari non morirà mai.
Mario Oliverio

Di seguito la nota di Denis Nesci, Commissario cittadino e provinciale ‘Fratelli d’Italia’

Si è spento Nik Spatari. Visionario che ha saputo omaggiare il nostro territorio con arte e innovazione.
Insieme a Hiske Maas ha ideato il Museo di Santa Barbara. Conosciuto da tutti come MuSaBa, nella vallata del Torbido è diventato un luogo dell’immaginazione, del rispetto e della devozione grazie al laboratorio di sperimentazione artistica, di educazione all’arte e tutela del paesaggio.
I suoi messaggi di futuro ed identità resteranno impressi nella storia di questa terra.

Consigliere regional Marcello Anastasi

«A confortare la perdita di un artista di così elevata statura qual era Nik Spatari rimane il suo dono più grande, la sua arte, un patrimonio inestimabile che ha voluto regalare alla Calabria e che bisogna preservare e far conoscere a tutti». È quanto dichiara il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che aggiunge: «La sua straordinaria creatività ha arricchito il nostro mondo di linee, forme e colori che nel tempo continueranno ancora ad emozionare e a mantenere vivo il ricordo del suo nome. Nik Spatari diceva che la morte e la vita non esistono, che siamo sempre vivi. A Mammola, assieme alla compagna Hiske Maas, è tornato e ha lottato fin dal 1969 per creare il Parco Museo Laboratorio MuSaBa, una testimonianza unica di come un artista possa imprimere sulle tele e sui muri le sue visioni e i suoi racconti in maniera così totalizzante da fare della sua stessa esistenza un’unica, grande opera d’arte. Da docente di storia dell’arte e da consigliere regionale – conclude Anastasi – farò di tutto perché si apra nelle sedi competenti un dibattito forte sulla tutela e la valorizzazione dei beni culturali in Calabria e non posso che impegnarmi a far sì che le opere e l’esempio di Nik Spatari siano sempre di più il simbolo di una Calabria che, soprattutto nei suoi territori più difficili, riesce ad esprimere se stessa elevando lo spirito attraverso la condivisione della bellezza che, come scrisse Dostoevskij, “salverà il mondo”»