Ministero della salute, vaccino contro la febbre gialla per chi va in Brasile
Mar 07, 2017 - redazione
Il Ministero della Salute, nel timore legato a un allargamento del focolaio del virus
della febbre gialla anche verso la costa atlantica del Brasile in aree non ritenute
a rischio, raccomanda a tutti i viaggiatori internazionali che stiano per andare
in Brasile la vaccinazione contro la malattia virale acuta. La valutazione del rischio
è stata effettuata dal gruppo consultivo scientifico e tecnico sulla mappatura geografica
del rischio di febbre gialla (GRYF), e pubblicata dall’OMS il 27 gennaio 2017 fra
i comunicati sulle epidemie, e il 31 gennaio 2017 e 14 febbraio 2017 sul sito web
dell’OMS relativo a Viaggi Internazionali e Salute. Nell’allerta pubblicata sul
sito web del nostro Ministero della salute, il comunicato specifica: “Tenendo in
considerazione la velocità di diffusione osservata nello Stato di Espírito Santo,
la prossimità dell’area urbana di Vitoria ai casi umani ed epizootici per i quali
sono in corso gli accertamenti per infezione da febbre gialla, e l’implementazione
della campagna di vaccinazione contro la febbre gialla in tutto lo Stato di Espírito
Santo, il Segretariato dell’OMS ha determinato che tutto lo Stato di Espírito
Santo debba essere considerato a rischio per la trasmissione della febbre gialla.
Pertanto la vaccinazione contro la febbre gialla è raccomandata ai viaggiatori internazionali
che abbiano intenzione di recarsi in qualsiasi località dello Stato di Espírito
Santo. Non sono state apportate alter modifiche alle altre aree del Brasile considerate
a rischio di trasmissione della febbre gialla nel 2013 e pubblicate dall’OMS nel
comunicato del 27 gennaio 2017. La determinazione di nuove aree considerate a rischio
per la trasmissione della febbre gialla deve essere considerata provvisoria e sarà
aggiornata regolarmente. “La situazione attuale è molto preoccupante dato che, nonostante
si disponga di circa sei milioni di dosi di vaccino di riserva per le emergenze,
non è stato ancor individuato un modo rapido per incrementare la produzione quando
vi è un picco di richiesta. Il nostro Paese sembra al sicuro dalla pericolosa malattia,
ma finché i vaccini scarseggeranno la probabilità che la febbre gialla arrivi in
Italia così come in ogni altra parte del mondo non è da escludere del tutto dato
che non si può fermare la mobilità internazionale. In ogni modo, Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita coloro che partono o rientrano
dal Brasile, tradizionale meta dei viaggi, a non allarmarsi e a rivolgersi al proprio
medico di base in caso di insorgenza di sintomi compatibili con la febbre gialla
durante il viaggio o al ritorno a casa essendosi recati in aree a rischio di trasmissione
della febbre gialla. Inoltre si ricorda che vaccinazione contro la febbre gialla
almeno 10 giorni prima della partenza.