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Mimmo Talarico vicino alle popolazioni della Valle del Mercure che lottano per il proprio territorio

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Il Tar entra nel merito dei ricorsi presentanti dai cittadini

Mimmo Talarico vicino alle popolazioni della Valle del Mercure che lottano per il proprio territorio

Il Tar entra nel merito dei ricorsi presentanti dai cittadini

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Ci tengo a ribadire la mia vicinanza alle popolazioni della Valle del Mercure che, oserei dire eroicamente, si stanno battendo, ancora in queste ore, anche con presidi permanenti davanti alla sede del Parco del Pollino a Rotonda, contro la riattivazione della centrale Enel convertita a biomasse, ubicata nel comune di Laino Borgo.
E’ assolutamente inaccettabile che un impianto di questo tipo esplichi la sua attività in un contesto paesaggistico ed ambientale come quello di che trattasi, per di più inserito in un’area protetta di rilievo europeo ed in speciali zone di protezione della flora e della fauna. Né si può trascurare, a tal riguardo, il nocumento che tale attività può arrecare all’economia del territorio e, soprattutto, alla salute dei cittadini.

Fa specie invece l’atteggiamento della Regione e di certe istituzioni locali che sulla vicenda stanno assumendo atteggiamenti omissivi, dilatori e compiacenti. Atteggiamenti che testimoniano di una distanza siderale tra una certa politica e le esigenze dei cittadini.

Giunge invece positiva la notizia che il Tar di Catanzaro ha deciso di discutere il ricorso presentato contro la riattivazione della centrale, respingendo ogni ipotesi di rinvio. Da quello che ho appreso il Tribunale amministrativo avrebbe giudicato assolutamente fondati i rilievi mossi dai ricorrenti, e questo lascia ben sperare. Ora aspettiamo la sentenza, prevista per la fine del mese.

Per quanto mi riguarda continuerò a sostenere i sindaci, le associazioni, le popolazioni locali che si battono per la difesa del proprio territorio, convinto che lo sviluppo della Calabria debba essere ispirato ad una logica di sostenibilità e di valorizzazione delle nostre straordinarie risorse culturali, paesaggistiche ed ambientali e che sulla questione degli impianti di produzione di energia in Calabria sia necessaria una svolta immediata, anche di tipo culturale.