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Migranti: Occhiuto, fenomeno va governato, occorre investire in Africa

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“Nel 2022 sono sbarcati in Calabria 16mila migranti, molti dei quali in una bellissima città calabrese che è Roccella. Io amministro una Regione che con orgoglio ha saputo accogliere senza far polemiche”.
“La Calabria è una terra che nei decenni passati ha subito il dramma dell’emigrazione. Quando a partire erano i calabresi, però, approdavano in luoghi nei quali i flussi di arrivo venivano governati. Il punto sta proprio in questo, nella gestione dei processi. Noi non governiamo l’immigrazione, l’Europa non la governa.
C’è una grande miopia sull’argomento, perché bisognerebbe investire risorse. Presto i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo moltiplicheranno la propria popolazione e questi flussi saranno ancora superiori. Per cui, o governeremo questo processo, investendo anche in Africa, soprattutto perché nei prossimi decenni avremo bisogno della manodopera proveniente da quei Paesi, o subiremo tale processo, e se lo subiamo ci costerà molto di più.
In Calabria stiamo facendo i salti mortali per accogliere tutti questi flussi ma ricordo che abbiamo un sistema sanitario allo sfascio e queste ondate di migranti pesano anche sulla rete ospedaliera.
Vorrei che il governo se ne facesse carico, ci desse la possibilità di essere una Regione accogliente ma anche capace di dare risposte a quanti scappano dalla guerra e si aspettano umanità da un Paese civile”, ha sottolineato il presidente Occhiuto.
“In tema di accoglienza e di umanità la Francia non può dare lezioni al nostro Paese”.
”L’aspetto paradossale è che di fronte ad accuse all’Italia da parte di altri Paesi, alcuni nostri esponenti politici esprimono soddisfazione.
Quando si sbatte la porta in faccia al governo nazionale sul problema dei migranti, che invece dovrebbe riguardare tutta l’Europa, si fa un grave danno agli italiani.
Il problema è di tutti, anche di quelli che non sostengono questo governo. Ci vorrebbe maggiore capacità ad essere uniti a rappresentare le posizioni dell’Italia, che è un Paese di frontiera in Europa”.

Autonomia: Occhiuto, mia bussola è Costituzione, garantire diritti in tutto il Paese

“Non ho pregiudizi ideologici nei confronti dell’autonomia differenziata, alcune materie potrebbero essere una risorsa per le regioni del Sud se fossero demandate ai territori. Ad esempio, la Calabria produce molta più energia di quanta ne consuma, il 42% di questa energia è prodotta da fonti rinnovabili, ma i cittadini calabresi pagano le stesse bollette che pagano i lombardi o i veneti. Se mi dessero la possibilità di trattenere la fiscalità derivante dalle aziende che producono questa energia in Calabria, i calabresi potrebbero magari pagare meno l’energia”.
“Durante la riunione di ieri ho spiegato che sull’autonomia la mia bussola è la Costituzione: i diritti vanno garantiti in maniera uniforme in tutta Italia. Per farlo questi diritti vanno qualificati, con i Lep, e vanno finanziati non attraverso la spesa storica, ma attraverso i fabbisogni standard. E poi deve funzionare la perequazione.
Sono tutte cose scritte nella nostra Costituzione, ma che non sono applicate. I diritti, invece, vanno garantiti in tutto il Paese”, ha sottolineato il presidente Occhiuto.