E’ una pièce composta da tre atti unici nella quale s’ironizza
sull’istituzione più consolidata, analizzando gli entusiasmi e le emozioni
del fatidico “si” e le disillusioni che subentrano a causa di eventi
imprevedibili e anni di forzata convivenza.
E dopo il fatidico si, lo scambio delle fedi, la commozione di parenti e
amici, gli estenuanti festeggiamenti, le foto, le bomboniere, nella
giornata più importante della loro vita, una giovane coppia di sposi,
finalmente soli, come tradizione vuole, con lei in braccio a lui, fanno
ingresso in scena, pardon, nel loro nido d’amore, dove consumeranno la loro
prima notte di nozze.
La moglie, l’amante e il marito: un appassionato triangolo che vedrà
soccombere uno di loro in un frenetico e giocoso scambio di ruoli.
La coppia consumata dagli anni di convivenza vive il dramma, cinico e
ironico, della malattia di uno dei due coniugi.
Il marito, assiste la moglie, gravemente ammalata, al suo capezzale, per
accompagnarla, quanto più velocemente possibile, ad altra vita.
Una coppia di attori, divertenti, istrionici, si cimenta e si alterna, nel
gioco del travestimento al femminile, tanto sfruttato in ambito
cinematografico, con risultati esilaranti, in una commedia leggera e
frizzante.