Michelangelo Tripodi sull’elezione di Serranò a Presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Reggio
Nov 10, 2010 - redazione
Il leader del Pdci calabrese: “Il vocabolario del centrodestra reggino per la verità anche di quello italiano – evidentemente, da tempo, ha smarrito due parole fondamentali ‘Legalità’ e ‘Moralità'”
Michelangelo Tripodi sull’elezione di Serranò a Presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Reggio
Il leader del Pdci calabrese: “Il vocabolario del centrodestra reggino per la verità anche di quello italiano – evidentemente, da tempo, ha smarrito due parole fondamentali ‘Legalità’ e ‘Moralità'”
Il vocabolario del centrodestra reggino per la verità anche di quello italiano – evidentemente, da tempo, ha smarrito due parole fondamentali Legalità e Moralità.
Sono ormai innumerevoli nel Comune di Reggio Calabria i fatti concreti che ricordano questa gravissima omissione.
In particolare, come PdCI, intendiamo oggi denunciare una notizia di questi giorni, assai grave sul piano delletica, del rigore morale e dellopportunità politica: quella che ha riguardato il consigliere comunale di maggioranza Serranò, eletto recentemente Presidente della 3^ Commissione Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria.
Peccato che solo pochi giorni fa lo stesso consigliere Serranò era assurto agli onori della cronaca su tutti i giornali che avevano riportato ampi stralci delle intercettazioni effettuate nellambito di importanti inchieste antimafia per gesta, frequentazioni ed affermazioni che certamente sono assai discutibili e censurabili sul piano etico e morale, tantè che qualche giornale lo ha denominato il consigliere pistolero.
Orbene, anzicchè obbligarlo alle immediate dimissioni da consigliere comunale, la maggioranza di centrodestra lo ha addirittura premiato nominandolo Presidente di una delle commissioni consiliari più importanti.
Una scelta grave, sbagliata ed inopportuna che conferma il giudizio che da tempo come PdCI abbiamo espresso sulla situazione melmosa esistente al Comune di Reggio Calabria.
Ma è ancora più grave il fatto che tale elezione sia avvenuta allunanimità, con un voto trasversale dei componenti del centrodestra e del centrosinistra che hanno votato a favore di questo sciagurato provvedimento.
Tutto ciò desta sconcerto e stupore non solo per la grave offesa recata alla coscienza civile della città ma anche perché ciò è avvenuto allinsegna del più bieco trasversalismo, che insieme al trasformismo rappresenta uno dei mali peggiori che colpiscono la nostra democrazia.
Un trasversalismo di cui si è dimostrato un vero campione lo stesso consigliere Serranò alle ultime elezioni regionali quando ha fatto la campagna elettorale per un candidato della sinistra al Consiglio Regionale e ha votato contemporaneamente per Scopelliti Presidente.
Tutto ciò è fonte di una concezione malsana della politica in cui non esistono progetti, valori ed idealità ma tutto è piegato al malcostume ed alle peggiori logiche degli affari, della corruttela e della degenerazione della vita pubblica.
La decisione assunta dalla 3^ Commissione del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, purtroppo, costituisce un esempio assolutamente negativo e per questo deve essere apertamente rifiutata e contestata con forza per non far passare il messaggio devastante che in questa città tutto è possibile.
In un momento in cui, attraverso lazione di magistratura e forze dellordine, si sta conducendo una battaglia forse unica per il ripristino della legalità e per contrastare la ndrangheta, la maggioranza comunale non ha avuto la sensibilità di accompagnare tale azione con decisioni orientate ad affermare il principio di legalità.
Per questo, riteniamo che la revoca dellincarico conferito al consigliere comunale Serranò si imponga come segnale minimo necessario per evitare che davvero il fango travolga le istituzioni reggine.