La società Toyota South Africa Motors, filiale del gigante nipponico dell’auto
sta richiamando oltre 700mila veicoli per risolvere i potenziali problemi con gli
airbag. Toyota precisa che il richiamo sono parte di una campagna per rimpiazzare
gli airbag Takata in quanto passibili di presentare muffe che ne impedirebbero il
corretto gonfiaggio in caso di incidente. I veicoli toccati dalla misura di richiamo
sono per l’esattezza 730’000 e sono stati costruiti tra il 2002 e il 2014. Alcuni
modelli venduti più recentemente avrebbero presentato pure la necessità di procedere
alla sostituzione dei cuscini gonfiabili. Già nel 2014 Takata era finita sotto la
lente degli Stati Uniti. Da allora l’azienda è in procedura di fallimento. Nell’attività
a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello
dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di
tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo,
poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene
tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente
dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi
alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura
corrisponda al modello in questione.Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla
tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo,
l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe
fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione
straordinaria.