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Marò: contatti con Usa, Russia e GB

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Inviata  al governo di New Dheli la richiesta italiana per il trasferimento dei due marò italiani

Marò: contatti con Usa, Russia e GB

Inviata  al governo di New Dheli la richiesta italiana per il trasferimento dei due marò italiani

 

 

(ANSA) La diplomazia italiana continua a muoversi “a tutto campo” sulla vicenda dei marò e ha contatti fra gli altri “con americani, russi e con la Gran Bretagna”. Lo ha detto oggi a Trivandrum il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura. Il responsabile governativo ha quindi indicato di essersi riunito ancora una volta oggi con il ‘chief minister’ dello Stato del Kerala, Oommen Chandy, per esaminare insieme lo scenario che si presenterà nei prossimi giorni e settimane, soprattutto dopo lo svolgimento delle elezioni suppletive di sabato. In India dal 22 febbraio, De Mistura rientrerà mercoledì a Roma per consultazioni dirette con il governo, e sarà sostituito a Trivandrum dall’ambasciatore d’Italia, Giacomo Sanfelice e dal Direttore centrale per i paesi dell’Asia e dell’Oceania della Farnesina, Andrea Perugini.

La richiesta italiana per il trasferimento dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ad un luogo diverso dal carcere centrale di Trivandrum che sia può adeguato al loro status è stata trasferita dalla polizia del Kerala al governo di New Delhi. Lo riferisce oggi il quotidiano The Hindu. In una breve notizia nella cronaca del Kerala si riferisce che il Direttore generale aggiunto della polizia competente per le prigioni, Alexander Jacob, ha inviato alla fine della scorsa settimana la richiesta italiana al governo centrale. Dopo aver precisato che l’Italia ha chiesto uno spostamento dei due marò dal carcere di Poojappura al Police Club di Kollam o alla Borstal School, sempre di Kollam, il giornale riferisce la conferma della notizia fornita dallo stesso Jacob. “Ho inviato la richiesta senza commento – ha sottolineato – allegandovi solo una copia delle Convenzioni di Ginevra del 1949 e dei protocolli aggiuntivi”. Dopo il loro arresto il 19 febbraio Latorre e Girone hanno soggiornato prima nella guest house degli ufficiali della polizia di Kochi e quindi nel Police Club di Kollam da dove sono poi stati trasferiti nel carcere di Poojappura dove si trovano ora in una sezione speciale separata dalle celle comuni”.

“In nessun caso la nave” italiana “doveva entrare in acque indiane”. Lo dice il ministro degli Esteri Giulio Terzi, su Twitter. E aggiunge: “Le polemiche sulle responsabilità le lascio ad altri. Io lavoro per riportarli a casa”. I due marò italiani che da lunedì sono alloggiati in una “zona Vip” del carcere di Trivandrum, stanno bene, sono distesi e parlano quotidianamente con le famiglie. Lo ha constatato oggi l’ANSA a Trivandrum, capitale dello Stato del Kerala. “L’Italia sia – e si mostri – vicina ai nostri marò. Avevano e hanno bisogno di noi”, prosegue Terzi, rispondendo, via Twitter, ad un lungo articolo di Angelo Panebianco apparso sul Corriere della Sera, intitolato “Tra riscatti e ipocrisie” e dedicato alle vicende del blitz britannico in Nigeria, costato la vita a Franco Lamolinara, e dei marò italiani detenuti in India. Nell’articolo Panebianco scrive che sul caso indiano ci sono stati diversi “errori” da parte del governo, primo fra tutti quello di “non aver chiarito subito al comandante della nave (e forse anche all’armatore) che le conseguenze per loro sarebbero state assai pesanti se la nave fosse entrata nelle acque territoriali dell’India, mettendo i nostri soldati alla mercé delle autorità locali”. E definisce “inutile” la visita a Kochi di Terzi. Il ministro, su Twitter, ribatte: “Panebianco sbaglia. Inutile la visita a Kochi? Al contrario”

redazione@approdonews.it