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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Maritato (AssoTutela) lancia l’allarme: “A maggio il carrello spesa frenerà ancora una volta”

Maritato (AssoTutela) lancia l’allarme: “A maggio il carrello spesa frenerà ancora una volta”

“L’aumento dell’indice generale è dovuto ai rialzi su base mensile dei prezzi di vari servizi, tra cui quelli per la cura della persona, per i servizi ricreativi e per le comunicazioni”

Maritato (AssoTutela) lancia l’allarme: “A maggio il carrello spesa frenerà ancora una volta”

“L’aumento dell’indice generale è dovuto ai rialzi su base mensile dei prezzi di vari servizi, tra cui quelli per la cura della persona, per i servizi ricreativi e per le comunicazioni”

 

 

Secondo i primi dati nel mese di aprile 2013 l’indice nazionale dei prezzi al consumo (inflazione), al lordo dei tabacchi, è cresciuto dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,2% nei confronti di aprile 2012 (era +1,6% a marzo). I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori diminuirà dello 0,1% su base mensile e crescono dell’1,4% su base annua, in ulteriore rallentamento dal 2,0% di aprile. Il forte rallentamento dell’inflazione di maggio, sull’energetico che cala del 2,0% rispetto a marzo e registrano una diminuzione dello 0,9% su base annua (dal +3,4% di marzo). “È allarme”. Lo dichiara in una nota il presidente di AsssoTutela – Michel Emi Maritato. “L’aumento dell’indice generale è dovuto ai rialzi su base mensile dei prezzi di vari servizi, tra cui quelli per la cura della persona, per i servizi ricreativi e per le comunicazioni”. L’inflazione acquisita per il 2013 è pari all’1,0%. Ad aprile l’inflazione di fondo scende all’1,2% cioè -0,2% rispetto al mese di marzo. Mentre la crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo rallenta all’1,3% (dall’1,5% nel mese di marzo). “Relativamente ad aprile dello scorso anno, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende allo 0,9% (era l’1,7% nel mese precedente) e quello dei prezzi dei servizi arriva all’1,5% (-0,2% rispetto al mese di marzo). Vergognoso – conclude Maritato – non poter riempire il carrello per mangiare”. Quindi, dopo l’azzeramento nel mese di marzo, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni sale a sei decimi di punto percentuale, tornando positivo per la prima volta da ottobre 2010. Un rallentamento di cinque decimi di punto percentuale rispetto al valore rilevato a marzo (+1,8%).