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Manca il gasolio all’ambulatorio medico dell’Asp di Taurianova

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L’utilità del cappotto è una formula ben consolidata nel contesto invernale, ci sono di tanti modelli, quelli che scendono dritti, c’è il “Loden”, il “Peacoat” e c’è pure quello che utilizzava Sherlock Holmes il “Belstaff”. E, utilizzando il personaggio nato dalla penna di Conan Doyle, vorremmo scoprire come mai all’ambulatorio medico di Taurianova dell’Asp di Reggio Calabria manca il gasolio da circa 15 giorni (sic!). Sì, avete capito bene, è da prima Natale che i dipendenti e chi va a fare le visite sono costretti a stare come in un film di Romero sugli “zombie”, in cappotto, assiderati dal freddo glaciale che in questi giorni ha colpito la cittadina. Ovviamente, le stufe sarebbero una scoperta da vecchio millennio, ma se venisse meno il gasolio e chi dovrà provvedere non la fa, allora il problema si pone in maniera seria, e consentiteci anche dannoso per la salute. Visto che in quei luoghi è proprio la salute a dover essere tutelata, ma se insieme ai pazienti si ammalano pure i dipendenti, si trasforma in un luogo di ricovero coatto e cumulativo, “esente ticket” possibilmente.

Ma qual è il problema insormontabile di tale carenza? Ed ecco che entra in gioco l’investigatore Holmes che ahimè, visto il paradosso della situazione, potrebbe entrare in gioco un Nick Carter qualunque a stanare quel Stanislao Moulinsky colpevole di tenere il gasolio tutto per sé.

Il terzo millennio è un traguardo fondamentale per lo sviluppo tecnologico, si è scoperto finanche il “bosone di Higgs”, ma il problema gasolio nell’Asp, rimane.

E se poi, diamo una sbirciata alle cronache regionali, così come a due passi da quell’ambulatorio, non partendo da lontano anche se ce ne sarebbe da dire, eccome. Si legge che nel maggio del 2016, l’Asp, la stessa che dovrebbe procurare il gasolio a Taurianova, avrebbe pagato due volte fatture per 6 milioni di euro, e poi si leggono fino ad arrivare ai giorni nostri, le stesse cose in altri contesti provinciali, sulla stessa lunghezza d’onda dei “doppi pagamenti”.

Senza andare troppo sulla “filippica”, ma ci sarebbe da scrivere pagine di trattati da accademia, ci chiediamo, il gasolio all’Ambulatorio di Taurianova arriva? E se sì, quando? Anche perché il solstizio d’estate è a giugno, l’equinozio di primavera a marzo, ma l’inverno è adesso, e si sta facendo sentire in maniera impetuosa.

(GiLar)