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Mammola, donna in procinto di suicidarsi salvata dai carabinieri

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Minacciava di buttarsi da un viadotto della sgc che collaga Marina di Gioiosa Jonica a Rosarno. A Caulonia invece è stata rinvenuta una piantagione di canapa indiana

Mammola, donna in procinto di suicidarsi salvata dai carabinieri

Minacciava di buttarsi da un viadotto della sgc che collaga Marina di Gioiosa Jonica a Rosarno. A Caulonia invece è stata rinvenuta una piantagione di canapa indiana

 

 

MAMMOLA: DONNA 41ENNE TENTA IL SUICIDIO, MINACCIANDO DI GETTARSI DA UN VIADOTTO DELLA SGC CHE COLLEGA MARINA DI GIOIOSA JONICA A ROSARNO.
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri delle Stazioni di Mammola e Grotteria, insieme a personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica, sono intervenuti lungo la SS 682 (SGC), dove, al km. 25+400, una 41enne aveva scavalcato il guardrail del viadotto, minacciando di gettarsi nel vuoto, da un’altezza di circa 50 metri. Grazie alla tempestiva segnalazione al 112 di due addetti dell’ANAS, in servizio lungo quel tratto di strada, sono intervenuti i Carabinieri ed una pattuglia del Commissariato di P.S. di Siderno. I militari hanno avvicinato la donna, che, in evidente stato di agitazione e confusione, si era nel frattempo seduta sul ciglio della strada, senza alcuna protezione. Il personale intervenuto ha intrapreso una lunga “trattativa” con l’aspirante suicida, cercando di instaurare un rapporto di fiducia, che potesse convincere la stessa a desistere dal suo intento. Il fitto dialogo, durato oltre un’ora, alla fine, ha sortito l’effetto sperato; infatti, la donna, evidentemente rassicurata e tranquillizzata, rivolgendosi ai militari, si è fatta aiutare per scavalcare il guardrail e rientrare sulla strada, ove è stata soccorsa e riaccompagnata presso la sua abitazione.
Dai primi elementi racconti, il gesto sarebbe scaturito da una discussione avuta nel primo pomeriggio di ieri dall’aspirante suicida con i propri familiari, per problematiche di natura personale.

CAULONIA (RC): RINVENUTA PIANTAGIONE DI CANAPA INDIANA. IMMESSA SUL MERCATO DOPO L’ESSICCAZIONE, LA MARIJUANA AVREBBE FRUTTATO OLTRE 100.000 €URO.
Nella mattina di ieri, a Caulonia, i Carabinieri delle Stazioni di Caulonia e Caulonia Marina, insieme ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori d’Aspromonte di stanza in Vibo Valentia, nell’ambito di un servizio di “rastrellamento” del territorio, finalizzato al contrasto alla produzione di canapa indiana, hanno individuato un terreno con all’interno 90 piante, dell’altezza compresa tra i 2 ed i 3 metri. La piantagione era ben occultata all’interno della fitta vegetazione, in Contrada Campoli, zona montana del Comune di Caulonia, in cui era stato realizzato un impianto di irrigazione artigianale, costituito da serbatoi e tubi, che consentiva il costante apporto di acqua alle piante, ormai rigogliose e pronte per essere tagliate, per poi essere essiccate per la produzione di marijuana. I militari della Compagnia di Roccella Jonica e quelli dello Squadrone Cacciatori hanno provveduto all’estirpazione della piantagione e alla sua distruzione sul posto, dando fuoco alle catasta di piante, non prima di aver provveduto a campionarne 5 piante, per effettuare le analisi di laboratorio, che permetteranno con maggior certezza di stabilire la qualità del prodotto, che, da una prima stima, avrebbe fruttato, una volta immessa sul mercato, oltre 100.000 euro. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare chi stesse coltivando l’appezzamento di terreno in questione.