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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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L’Unione Europea abolisce la data di durata minima per alcuni cibi

L’Unione Europea abolisce la data di durata minima per alcuni cibi

L’iniziativa rientra nell’ottica di una politica contro lo spreco di cibo

L’Unione Europea abolisce la data di durata minima per alcuni cibi

L’iniziativa rientra nell’ottica di una politica contro lo spreco di cibo

 

L’Unione europea sta valutando l’abolizione della data di durata minima per la pasta,
il riso, il sale e altri alimenti di lunga durata.Si tratta di misure a livello europeo
che dovrebbero essere discusse nell’ottica di una politica contro lo spreco di cibo.
A dichiararlo un portavoce del ministero dell’Agricoltura tedesco a Berlino sabato
scorso. La questione sarà discussa in data di oggi lunedì 18 maggio in occasione
della riunione dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea a Bruxelles. Nella
circostanza sarà presentata la proposta avanzata da alcuni paesi dell’UE per estendere
l’elenco degli alimenti per i quali non deve essere specificata nessuna data di scadenza
in base al diritto comunitario. Questa è pero solo una base di discussione e non
è una proposta di modifica legislativa. Il governo federale tedesco, per esempio
si è dichiarato aperto a tutte le misure ragionevoli in attesa della deliberazione
di una proposta definitiva.Secondo l’associazione di categoria Germania (HDE) potrebbero
essere modificate le confezioni con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”
in modo che in futuro non sarà più presente per il tè, caffè, riso, pasta secca
e formaggi a pasta dura. Il presidente dell’HDE, Kai Falk, ha parlato sul quotidiano
“Bild” di un “passo ragionevole” per ridurre i rifiuti alimentari. Spesso il cibo
sarebbe “semplicemente buttato per incertezza”, perché molti consumatori sono confusi
tra data e data di di scadenza.Uno studio ha rilevato che ogni cittadino getta circa
82 chilogrammi di cibo nella spazzatura, che corrisponde a due carrelli a pieno carico.
Gran parte dei prodotti finiscono nella spazzatura perché riportano la data di scadenza
scaduta, anche se il cibo è ancora commestibile.La data di durata minima (MHD) è
richiesta dalla legge in Germania da oltre 30 anni. Indica la data fino alla quale
almeno il cibo in confezione si mantiene integro e correttamente conservato, preservando
le sue proprietà specifiche quali il sapore, l’odore, il colore, la consistenza
e il valore nutritivo. Quindi non vi è alcuna data di scadenza, ma solo la garanzia
del produttore per specifiche caratteristiche di qualità.Mentre in Germania, quindi,
la posizione del governo è quella di contribuire alla giusta lotta alla riduzione
degli sprechi, in Italia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti [1]”, non è dato sapere cosa ne pensa l’esecutivo che al contrario
di quello teutonico non ha espresso quale politica intende perseverare.L’occasione
del meeting dei ministri dell’Agricoltura può essere l’occasione per il Nostro Paese
di diventare alfiere in Europa di questa giusta battaglia.