Nel frastuono elettorale delle ultime settimane si è abusato molto spesso
del concetto di Reggio Citta’ Metropolitana.
Un concetto divenuto per molti una formula quasi magica da ripetere e
ripetere per far credere a se stessi e agli elettori che per raggiungere un
obiettivo non servono i contenuti ma la semplice convinzione.
Reggio Citta’ Metropolitana sarà una realtà dalle potenzialità infinite che
andranno gestite con sapiente competenza.
Il PD nel suo iper farcito programma elettorale parla, e molto male, di
Reggio nella sua veste metropolitana.
Inserisce una serie di punti ed obiettivi senza però spiegarci meccanismi e
finalità, non accenna ai tempi necessari per il raggiungimento del loro
programma.
Si concentra sui fondi Europei che a ben guardare dovrebbero sostenere
tutta la loro attività politica.
Il PD reggino, colpito dal renzismo dilagante, parla di rottamare, di
speranza, di svolta.
Alla fin dei conti capiamo che certamente vuole inserirsi a San GIorgio ma
non ci spiega cosa vuol fare, in quanto tempo e soprattutto come.
Noi non ci stiamo!
Non amiamo e non vogliamo gettare fumo negli occhi, già troppo stanchi per
i sacrifici quotidiani, dei nostri concittadini.
Reggio Citta’ Metropolitana e’ uno strumento fondamentale che deve essere
inserito in un piu’ ampio progetto di riordino, rinnovamento e rilancio
della nostra città.
Rinnovamento della PUbblica Amministrazione: una P.A. Efficace, efficiente
e snella che risponda alle esigenze del cittadino.
Rinnovamento radicale del territorio e del tessuto urbano.
Rilancio immediato con investimenti robusti e mirati delle aree industriali
e valorizzazione del patrimonio manifatturiero.
Contrasto al dilaniante problema occupazionale con investimenti per dare
ossigeno all’economia cittadina.
Il nostro progetto è concreto ed è dettagliatamente spiegato nella
relazione PON METRO: relazione programmatica già stilata, già approvata
dagli organi competenti, pronta ad avere immediata esecuzione.
Nel nostro programma non c’è spazio per le ambiguità: lavoriamo da anni
alla realtà metropolitana.
Sappiamo come e cosa fare.
Noi stiamo già lavorando alla Reggio che sarà!!!!

Una passeggiata nella periferia nord della città accompagnato dai
candidati e simpatizzanti che lo sostengono in questa intensa campagna
elettorale, inizia così il pomeriggio del candidato sindaco del
centrodestra Lucio dattola accolto calorosamente dai residenti di gallico.
si è soffermato a lungo ad analizzare le varie problematiche che ormai da
decenni caratterizzano la vasta e popolosa zona della nostra città,
terminando poi il suo giro presso i locali del maharaja. per prima cosa il
candidato Ha voluto lanciare una stoccata verso chi qualche ora prima l
aveva criticato puntualizzando per l ultima volta che la sua vuole essere
una campagna di fatti e nn di sterili polemiche.
Fatti appunto, come quelli oggetto di intervento ” non mi piace usare il
termine di periferia, evocativo per sua natura di marginalità o peggio di
distanza da un ipotetico centro. Reggio è una grande ed unica città, ed i
problemi riguardano tutti.”Ed è proprio sui problemi che il candidato ha
concentrato la sua attenzione ” vedo molte criticità, molte problematiche
per troppo tempo nascoste o dimenticate ma ancor di più vedo le infinite
possibilità di cui questa zona dispone. Un intervento massiccio ed
immediato da parte del comune porterebbe ad un significativo miglioramento
delle condizioni di vita, riportando la zona nord di Reggio al posto
centrale che merita nel vivere quotidiano cittadino.”Un lungomare
finalmente degno ed una valorizzazione della spiaggia così come Un
depuratore funzionante. Sono questi i punti su cui, tra i tanti, si è
soffermato il candidato nell’individuare le criticità e nel porre
soluzioni che, inseriti in quadro molto più ampio di intervento, comunque
emergono per la loro urgenza. Alla manifestazione, organizzata da Gianni
pontari, Ninni tramontana e Mimmo postorino hanno partecipato il sen.
NIco D’ascola L’ass fedele e tilde minasi insieme concordi nel sostenere il
loro candidato sindaco, ribadendo con fermezza che dattola è l’uomo giusto
in grado di rimettere finalmente in moto la grossa azienda comunale.