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Longo: “Vicinanza e solidarietà all’Aspi di Polistena”

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Il consigliere provinciale: “Torna in campo per continuare in prima linea la sua battaglia per il cambiamento”

Longo: “Vicinanza e solidarietà all’Aspi di Polistena”

Il consigliere provinciale: “Torna in campo per continuare in prima linea la sua battaglia per il cambiamento”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Lo sport è una importante scuola di vita, attraverso la quale miriadi di giovani hanno imparato nei secoli il rispetto verso di sé e per gli altri. Negli ultimi tempi, però, soprattutto nel calcio e a tutti i livelli, abbiamo assistito al nascere e diffondersi di preoccupanti quanto travolgenti tendenze devianti che, sempre di più, hanno allontanato questo splendido sport dai suoi valori originari.
A lanciare un sasso nello stagno hanno pensato i giovani della Aspi Padre Monti di Polistena, ritirandosi nei giorni scorsi dal Campionato Regionale Allievi in corso, per denunciare con il più forte dei gesti le inammissibili condotte personali di quei genitori, semplici tifosi o dirigenti di alcuni club che avvelenano la competizione agonistica giovanile insultando e, spesso, minacciando i calciatori della squadra avversaria e gli arbitri. Un esempio negativo oltre che una abitudine deleteria, di fronte alla quale l’Aspi Padre Monti non poteva rimanere immobile.
L’urlo con cui gli allievi guidati da fratel Stefano Caria, religioso montiano e presidente della società sportiva, hanno detto “basta” ha riecheggiato nei giorni scorsi nella società civile fino a raggiungere i vertici della FGCI e le più importanti istituzioni calabresi. Attorno ai giovani dell’ASPI si sono stretti in molti, per incoraggiare il club e i suoi dirigenti a rientrare nella gara e partecipare piuttosto al cambiamento come soggetti attivi. Per senso civico, dunque, e nel solco della storica tradizione di sensibilizzazione sociale e ricerca del bene comune della Comunità “Luigi Monti”, l’Aspi torna in campo il prossimo primo febbraio, con il significativo slogan: “Gioco perché credo”.
Gioendo di questa decisione e della incredibile risonanza ottenuta dal prezioso gesto dei ragazzi dell’Aspi, e apprezzando l’ennesimo esempio del fondamentale, attento e quotidiano lavoro portato avanti da fratel Stefano nel difficile territorio della Piana di Gioia Tauro, auguriamo a tutta la squadra di continuare nella sua missione di sensibilizzazione e socializzazione attraverso lo sport, all’insegna dei grandi valori di verità e giustizia di cui la comunità montiana si è sempre fatta messaggera. Dal canto nostro, ci impegneremo a essere degli ottimi e preziosi compagni di viaggio in questa battaglia di riscoperta delle rivoluzionarie potenzialità culturali e sociali dello sport.
Giuseppe Longo
Consigliere provinciale