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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Lo smartphone sarà sempre bersaglio di attacchi informatici Questo emerge dal Mobile World Congress di Barcellona

Lo smartphone sarà sempre bersaglio di attacchi informatici Questo emerge dal Mobile World Congress di Barcellona
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“Il mercato della telefonia mobile è governato dall’innovazione e si concentra sull’aggiunta
di funzionalità legate al marketing, piuttosto che alla sicurezza ed al rispetto
della vita privata”, è questo che sinteticamente ha detto James Lyne, responsabile
per la sicurezza generale di Sophos, intervistato a margine del Mobile World Congress
(Congresso mondiale della telefonia mobile) che si conclude giovedì a Barcellona.
Lo stesso dirigente ha quindi sottolineato la responsabilità dei produttori nell’infondere
insufficiente consapevolezza nei confronti dei consumatori, dei quali tanto per dirla
in breve, solo il 40% utilizzando un codice PIN per proteggere i propri dati. Lo
studio più recente di una società specializzata in antivirus quale Kaspersky ha
rivelato che solo il 28% degli utenti non conoscono o quasi i malware mobile che
si trovano nelle mani dei criminali informatici. Più sorprendentemente, il 26% degli
intervistati sono consapevoli dei rischi ma non si preoccupano. Questa irresponsabilità
avvantaggia di circa due anni i cybercriminali che hanno deciso di mirare maggiormente
gli smartphone. Secondo Alcatel-Lucent, 16 milioni di possessori di smartphone sono
stati vittime nel 2014 di cyber attacchi. Come emere dagli esiti del congresso, l’ultima
generazione di cellulari non risulta essere progettata secondo una prospettiva di
sicurezza, con l’eccezione rara di un modello dedicato come Blackphone 2 svelato
lunedì a Barcellona. Come il suo predecessore lanciato nel 2014, questo smartphone
protegge il suo proprietario degli attacchi informatici e, almeno in teoria, dalla
sorveglianza delle agenzie di intelligence. Per poco più di 600 dollari, l’ultimo
modello della Silent Circle, consente di effettuare chiamate cifrate con un corrispondente
utilizzando un classico smartphone. Nell’immediato futuro, sottolinea Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, gli esperti di sicurezza informatica
consigliano di installare software antivirus e scaricare le applicazioni solo su
piattaforme ufficiali. Consigli, quindi, da prendere al volo prima che i nostri dati
siano intercettati dalle migliaia di malintenzionati che si muovono sulla rete e
che hanno puntato i nostri smartphone come modo di fare in fretta i loro loschi affari.