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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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«Nel Piano dei trasporti regionale la SS 106 sia tra le priorità»

«Nel Piano dei trasporti regionale la SS 106 sia tra le priorità»

Lettera ai componenti della IV Commissione della Regione Calabria da parte di Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?”, racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese

«Nel Piano dei trasporti regionale la SS 106 sia tra le priorità»

Lettera ai componenti della IV Commissione della Regione Calabria da parte di Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?”, racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese

 

 

Fabio Pugliese, autore del libro
“Chi è Stato?”, un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica
calabrese, il primo libro sulla famigerata “strada della morte” ha inviato una
lettera al Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe Scopelliti, al
Presidente del Consiglio Regionale On. Francesco Talarico, all’Assessore ai
Trasporti On. Luigi Fedele, all’Assessore alle Infrastrutture e ai Lavori
Pubblici On. Giuseppe Gentile, all’Assessore all’Urbanistica On. Anfonso
Dattolo, a tutti i Componenti della IV Commissione Assetto e utilizzazione del
territorio e protezione dell’ambiente della Regione Calabria ed a tutti i Capigruppo
del Consiglio Regionale calabrese.

La lettera, che ha per oggetto “l’Inserimento della strada Statale 106
Ionica calabrese tra le priorità del Piano Regionale dei Trasporti in
prospettiva di un improcrastinabile ammodernamento di questa importante arteria
viaria” si prefigge lo scopo ambizioso di avanzare delle proposte utili e
necessarie all’ammodernamento della S.S. 106 Ionica calabrese.

Pugliese, nella sua lettera,
mette in evidenza l’importanza di far rientrare la strada Statale 106 Ionica
calabrese nella rete dei trasporti europei affinché questa importante arteria
viaria possa essere finalmente finanziata attraverso i fondi comunitari dal
momento che – anche a causa della grave crisi economica – è impossibile
intervenire con fondi del Governo nazionale.

Nella sua lettera Pugliese
sottolinea l’importanza di ammodernare la S.S. 106 sotto il profilo economico senza
dimenticare di riportare i tragici dati legati a questa famigerata arteria
viaria: “dal 2001 al 2010 (quindi in
dieci anni), ha provocato – 3.223 incidenti, 6.216 feriti e 283 vittime che
diventano 335 se consideriamo anche gli anni 2011 e 2012, mentre nel corrente
anno, ad oggi, ne ha provocate ben 20 e tra queste vorrei ricordare le sorelle
Valentina e Teresa Fiore, di 21 e 25 anni (16 febbraio 2013 – Rossano),
Domenico Iacino, 21 anni (10 maggio 2013 – Corigliano Calabro), Leonardo
Gualandris, 12 anni (28 luglio 2013 – Villapiana), e Matteo Battaglia, 12 anni
(24 agosto 2013 – Sellia Marina)”.

«Giovedì scorso – dichiara Fabio Pugliese – si è riunita la quarta Commissione
Assetto e utilizzazione del
territorio e protezione dell’ambiente della Regione Calabria ed al termine
della discussione sulle linee guida del Piano Regionale dei Trasporti si è
deciso per un rinvio. La quarta
Commissione, quindi, verrà riconvocata a breve ed i componenti si
concentreranno sull’approfondimento delle osservazioni presentate per la
modifica del Piano Regionale dei Trasporti e sul loro eventuale voto. Il
momento è molto importante – continua Pugliese – perché anche da queste scelte
nascerà (o morirà), la speranza di vedere
a breve finalmente ammodernata la strada Statale 106 Ionica calabrese
attraverso i prossimi imminenti finanziamenti europei previsti per il
2014-2020. Per questa ragione ho voluto fortemente scrivere una lettera alla
nostra classe dirigente regionale con delle proposte che considero importanti e
dirimenti. L’Assessore ai Trasporti On. Luigi Fedele ha dichiarato di essere “disponibile
al confronto costruttivo con
tutte le rappresentanze politiche di maggioranza e minoranza presenti in
Commissione” spero che sia altrettanto disponibile al confronto con un
semplice cittadino che attraverso una lettera ritiene di poter consegnare
all’Assessore ai Trasporti della Regione Calabria (e non solo a lui), qualche
utile suggerimenti in merito all’ammodernamento della “strada della morte”.
Spero – conclude Pugliese – che il
diritto alla mobilità così come anche il diritto alla vita sulla Calabria
jonica sia tra le linee guida prioritarie della proposta all’esame della
Commissione e confido nella volontà delle forze di maggioranza e di opposizione
di ritenere ormai improcrastinabile l’esigenza di ammodernare la strada Statale
106 Ionica e, quindi, di indicarla, appunto, tra le priorità infrastrutturali
nel Piano Regionale dei Trasporti della nostra Calabria».

ECCO LA LETTERA
Al Presidente della Giunta Regionale
Onorevole Giuseppe Scopelliti
Al Presidente del Consiglio Regionale
Onorevole Francesco Talarico
All’Assessore ai Trasporti
Onorevole Luigi Fedele
All’Assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici
Onorevole Giuseppe Gentile
All’Assessore all’Urbanistica
Onorevole Anfonso Dattolo
Ai Componenti dell’Ufficio di Presidenza della IV Commissione Assetto e utilizzazione del
territorio e protezione dell’ambiente
Onorevoli Gianluca Gallo, Antonio Scalzo, Fausto Orsomarso
Ai Componenti della IV Commissione Assetto e utilizzazione del territorio e protezione
dell’ambiente
Onorevoli Aurelio Chizzoniti, Pietro Crino, Mario Franchino, Mario Magno, Ennio Morrone,
Domenico Talarico, Paquale Tripodi
Ai Capigruppo del Consiglio Regionale
Onorevoli Giuseppe Bova, Ottavio Bruni, Giampaolo Chiappetta, Emilio De Masi, Alfonsino
Grillo, Agazio Loiero, Sandro Principe, Giulio Serra
Oggetto: Inserimento della strada Statale 106 Ionica calabrese tra le priorità del Piano Regionale
dei Trasporti in prospettiva di un improcrastinabile ammodernamento di questa importante arteria
viaria.
Egregi Onorevoli,
È ormai assodato che gli investimenti infrastrutturali nel settore dei trasporti favoriscono la crescita
economica, incrementano gli scambi commerciali e creano ricchezza. Senza reti efficienti, i
residenti delle regioni più isolate o delle aree geograficamente svantaggiate come la nostra Calabria,
rischiano di essere esclusi dall’offerta di servizi e dalle opportunità di impiego. Le infrastrutture di
trasporto, in pratica, rappresentano un importante volano per lo sviluppo regionale poiché una rete
di trasporto efficiente è essenziale per garantire una crescita economica sostenibile e l’equilibrio
territoriale.
L’investimento che il Ministero alle Infrastrutture e Trasporti ha da poco impegnato sulla rete dei
trasporti italiana è di circa 11 miliardi di euro e di questi solo 400 milioni sono destinati alla
Calabria. Si tratta di risorse inadeguate che ci aiutano a comprendere meglio le ragioni della crisi
economica che attraversa il nostro Paese ed insieme l’inconsistenza di un finanziamento certamente
insignificante non solo per l’esigenze della nostra nazione ma anche e, soprattutto, per la nostra
regione.
Non dimentico di ricordare, a tal proposito, che per l’ammodernamento della strada Statale 106
Ionica calabrese occorro 15 miliardi di euro e che dei 400 milioni stanziati dal Ministero alle
Infrastrutture e Trasporti neanche un euro è destinato a questa importante arteria viaria.
Appare evidente, quindi, che per poter realizzare cambiamenti significativi sulla rete dei trasporti in
Calabria e, più nello specifico, sulla S.S. 106, bisogna inevitabilmente affidarsi ai Fondi Europei
che rappresentano una fondamentale ed imprescindibile fonte di finanziamento per il potenziamento
delle reti di trasporto nelle regioni più arretrate del continente qual è, appunto, la nostra amata
Calabria.
Intendo ricordare che la Rete trans-europea di trasporto (TEN-T) è la base per la movimentazione
dei flussi di merci, nonché lo strumento che consente ai cittadini di spostarsi liberamente all’interno
dell’Unione europea. È una politica strategica che unisce la parte occidentale e orientale dell’UE e
disegna il futuro spazio unico europeo dei trasporti. Si tratta, in pratica, di un insieme di progetti
considerati prioritari (ad oggi sono ben 30), che vanno a formare la cosiddetta rete di trasporto
trans-europea (in acronimo TEN-T, dall’inglese Trans-European Networks – Transport). La TEN-T
favorisce lo sviluppo del mercato interno, rafforza la coesione economica e sociale e collega le aree
insulari, remote e periferiche, come la nostra Calabria, con le regioni centrali dell’Unione europea.
Intendo ricordare, altresì, che il sostegno dell’Unione Europea alla rete TEN-T viene erogato
attraverso il programma TEN-T, il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione,
poiché una maggiore accessibilità rappresenta un elemento imprescindibile per garantire un’Europa
coesa e competitiva.
Rispetto a queste importanti considerazioni è fondamentale riflettere su alcuni aspetti che assumono
una importanza straordinariamente rilevante per il futuro della nostra amata Calabria:
1) E’ impensabile poter ammodernare l’obsoleta rete dei trasporti calabrese, ed in particolare la
S.S. 106, con i fondi erogati dallo Stato atteso che la crisi economica impone una forte
riduzione degli investimenti sulla rete dei trasporti nazionali e, quindi, su quella regionale;
2) Occorre utilizzare necessariamente i fondi europei che, a questo punto, diventano l’unica
possibilità per poter investire in infrastrutture nel nostro Paese:
3) E’ fondamentale far rientrare nella rete trans-europea TEN-T il maggior numero di
infrastrutture calabresi (compresa la strada Statale 106 Ionica che da queste rete ad oggi
risulta esclusa), in modo da renderle finanziabili e, quindi, ammodernabili attraverso,
appunto, le risorse europee nell’ambito del programma dei finanziamenti previsti dal 2014;
Per tutte queste ragioni intendo porre alla Vostra attenzione alcune proposte che ritengo utili:
Per iniziare, ritengo sia indispensabile inserire la strada Statale 106 Ionica calabrese tra le priorità
infrastrutturali della nostra regione poiché ciò significa creare – Commissione, Parlamento e
Consiglio europea permettendo – una opportunità concreta e reale di ammodernamento per questa
importante arteria viaria atteso che attualmente non è soggetta a poter ricevere finanziamenti
europei in quanto non rientra nella rete TEN-T.
Specificare e far rilevare nel Piano Regionale dei Trasporti, ed in un secondo momento attraverso la
rappresentanza parlamentare calabrese e la rappresentanza europea, che l’attuale documento di
programmazione europea TEN-T, non considera in maniera adeguata, gli obiettivi della politica di
coesione economica, sociale e territoriale stabiliti dalla Strategia di Lisbona, tra le cui priorità,
rientra il potenziamento delle reti infrastrutturali finalizzate soprattutto a creare omogeneità e
integrazione tra territori, puntando proprio sull’integrazione della rete come attività di
completamento nella misura in cui arterie viarie fondamentali per il Mezzogiorno e per la nostra
regione quali la strada Statale 106 Ionica sono, appunto, escluse dalle rete trans-europea TEN-T.
Intervenire in sede comunitaria al fine di modificare le proposte approvate lo scorso 29 e 30 maggio
2013 in ambito europeo, sulla nuova rete trans-europea di trasporto, con particolare riferimento alle
decisioni intraprese nei confronti della regione Calabria affinché sia previsto l’inserimento della
strada Statale 106 Ionica;
Adottare in conseguenza di quanto suddetto, ogni iniziativa al fine di evitare, che gli accordi
raggiunti sulla definizione della nuova programmazione delle attività di sviluppo di
interconnessione delle reti TEN-T indicati dalla Commissione europea, ove fossero approvati in via
definitiva, possano accrescere ulteriormente il crescente gap infrastrutturale e socio-economico, fra
l’area settentrionale e meridionale dell’Italia, ampliando inoltre il divario di una quota rilevante di
aree del Mezzogiorno già sconnesse al resto d’Europa.
Colgo l’occasione, inoltre, per ricordare che il 29 e 30 maggio scorso, sono state approvate una
serie di proposte avanzate dal Commissario europeo per i trasporti, Siim Kallas, sulla nuova
revisione delle linee guida, della rete trans-europea di trasporti unificata TEN-T, nell’ambito delle
infrastrutture esistenti e di quelle programmate dai documenti riportati all’interno degli allegati
relativi all’accordo tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo, emerge la volontà di
depotenziare – attraverso una riduzione degli investimenti – le regioni meridionali e, più in
particolare, la Calabria e la Sicilia.
Le proposte approvate dalla Commissione europea lo scorso 29 e 30 maggio sulla nuova rete transeuropea
di trasporto, con riferimento alle decisioni riguardanti le regioni meridionali dell’Italia e,
più nello specifico, la nostra Calabria, rischiano pertanto, di accrescere ulteriormente il divario
esistente sia fra Nord e il Sud della penisola, ma anche fra la nostra regione ed il resto dell’Europa
in particolare nei confronti dei Paesi euro-mediterranei
Non adoperarsi in favore dell’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese decidendo
di rinunciare ad una lotta squisitamente politica assumerebbe, mai come oggi, un significato chiaro:
quello di voler trascurare, sottovalutare e posticipare l’ammodernamento della S.S. 106!
Non credo sia più possibile trascurare la strada Statale 106 Ionica calabrese poiché rappresenta
ormai una rete viaria tra le più carenti del nostro Paese, contraddistinta in molti tratti dal deprecabile
stato di manutenzione e con una durata degli spostamenti nettamente maggiore rispetto al resto
dell’Italia.
Non credo sia più possibile sottovalutare la necessità ormai improcrastinabile di ammodernare dopo
decenni di abbandono la S.S. 106 anche perché queste importante arteria viaria non era stata
progettata – nel ventennio fascista – per gli attuali volumi di traffico.
Non credo sia più possibile posticipare un intervento di ammodernamento della strada Statale 106
Ionica Calabrese perché questa importante arteria viaria è necessaria alla produzione e al consumo
dell’intera area jonica calabrese ed è, quindi, essenziale per assicurare il benessere di un’area
dell’Europa che ha enormi potenzialità di crescita.
Intendo ricordarvi, inoltre, il numero abnorme di incidenti e di vittime e feriti causate dalla strada
Statale 106 Ionica calabrese: documentate nel mio libro e ancor prima sancite nel nome “strada
della morte” con cui questa importante arteria viaria viene indicata e riconosciuta ormai da tutti. La
“strada della morte” dal 2001 al 2010 (quindi in dieci anni), ha provocato 3.223 incidenti, 6.216
feriti e 283 vittime che diventano 335 se consideriamo anche gli anni 2011 e 2012, mentre nel
corrente anno, ad oggi, ne ha provocate ben 20 e tra queste vorrei ricordare le sorelle Valentina e
Teresa Fiore, di 21 e 25 anni (16 febbraio 2013 – Rossano), Domenico Iacino, 21 anni (10 maggio
2013 – Corigliano Calabro), Leonardo Gualandris, 12 anni (28 luglio 2013 – Villapiana), e Matteo
Battaglia, 12 anni (24 agosto 2013 – Sellia Marina).
La nostra regione, mai come oggi, ha seri problemi di sviluppo economico in parte imputabili
all’inadeguatezza dei sistemi di trasporto e alla carenza di collegamenti con le altre regioni italiane
e l’Unione europea. I Fondi strutturali e di coesione sono le principali fonti di finanziamento per
ridurre gli squilibri delle infrastrutture di trasporto delle nostra regione che sono tra le più arretrate
dell’Unione europea ed, insieme, possono porre rimedio ad una mattanza che vede sempre più la
“strada della morte” strappare alla nostra amata regione molti dei suoi figli migliori.
Non perdiamo questa occasione unica ed importantissima. Si tratta di una possibilità storica per
crescere e prosperare. Non rinunciamo al diritto di creare un futuro per la nostra Calabria.
Spendiamoci per fare in modo che la strada Statale 106 Ionica calabrese possa essere finanziata dai
fondi europei e, finalmente, possa essere ammodernata.
Fabio Pugliese