Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

L’Istituto universitario europeo promuove il “Debating Europe”

L’Istituto universitario europeo promuove il “Debating Europe”

Il secondo incontro dal tema “Unione  Europea: quale lezione apprendere dalla crisi?” ha visto relazionare il presidente della Repubblica portoghese Cavaco Silva, il quale ha sottolineato che “un Direttorio non riconosciuto nè dotato di mandato, non si può sovrapporre alle Istituzioni comunitarie”

di MIRELLA MARIA MICHIENZI

In allegato il discorso completo

L’Istituto universitario europeo promuove il “Debating Europe”                                                             

Il secondo incontro dal tema “Unione  Europea: quale lezione apprendere dalla crisi?” ha visto relazionare il presidente della Repubblica portoghese Cavaco Silva, il quale ha sottolineato che “un Direttorio non riconosciuto nè dotato di mandato, non si può sovrapporre alle Istituzioni comunitarie”

 

 

L’Istituto Universitario Europeo, che ha sede nella storica e splendida Badia Fiesolana (FI), ha organizzato una serie di dibattiti, sull’attuale momento vissuto dall’Unione Europea, che rientrano in una cornice chiamata “Debating Europe”.

Il tema di ieri, 12-ottobre-2011, è stato: “Unione Europea: quale lezione apprendere dalla crisi?”. Lo ha trattato, nello splendido teatro della Badia Fiesolana, il Presidente della Repubblica Portoghese, Prof. Doutor Anìbal Cavaco Silva.

Mando in allegato il testo integrale della conferenza, perché è molto interessante.

Secondo Cavaco Silva, ci sono le capacità e le risorse per superare la crisi, però ci vogliono impegno politico e solidarietà responsabile. Certamente bisogna ricercare le cause che non sono da addebitarsi nella moneta unica o nel Trattato di Maastricht. Quest’ultimo è vero che è ormai superato, perché rispondeva alle esigenze dell’Europa di vent’anni fa, tuttavia non si possono disconoscere gli aiuti che diede nel contesto degli anni ’90. Il Trattato va ormai aggiornato, ma non si può pensare di superare la crisi attuale preparando prima nuovi trattati; non ce ne sarebbe il tempo. Bisogna fare alla svelta, perché l’Unione Europea con politiche sbagliate ha favorito la speculazione sulla zona euro. I mercati stanno mettendo alla prova l’esistenza di una vera e consistente Unione Economica e Monetaria. Il fallimento dell’euro indebolirebbe l’Europa agli occhi del mondo.

I punti salienti della conferenza sono stati:

– il richiamo, più volte invocato, alla solidarietà e responsabilità da parte di tutti gli stati membri, perché bisogna tenere conto dell’effetto contagio che travolge tutti quanti;

– la constatazione che, invece di responsabilità solidale, si è visto emergere “ un direttorio”, non riconosciuto né dotato di mandato, che si sovrappone alle istituzioni comunitarie…minando lo spirito della stessa Unione. L’orientamento politico spetta al Consiglio Europeo e non a un Direttorio di alcuni Paesi.

Discorso coraggioso quello di Cavaco Silva, che in precedenza aveva ben sottolineato che la Commissione Europea con  il Consiglio dei Ministri non hanno fatto quello che gli competeva per correggere le situazioni di deficit eccessivo…facendo di tutto per fare passare inosservata la violazione dei limiti del deficit di bilancio da Parte di Germania e Francia, nei primi anni di questo secolo.

E’ stato dato anche un accenno agli Eurobonds; pur non disconoscendone i lati positivi tuttavia non ripone in essi la soluzione della crisi. Nel chiudere la conferenza, Sua Eccellenza Cavaco Silva, ricorda una frase di Churchill nel discorso di Zurigo (1946) “Un rimedio efficace per la tragedia europea è:  ricreare la Famiglia Europea!”.

In quel momento, come italiana, ho pensato che il concetto di solidarietà e responsabilità è ben lungi dalla mente dei nostri politici che, in questi momenti di crisi, e non solo, pensano “a farsi le scarpe tra di loro”; non comprendendo che la crisi non è a livello italiano  ma europeo, anzi mondiale, cercano di addossarla all’avversario politico. C’è anche chi dall’indomani delle elezioni ne invoca delle altre, non accettando la scelta democratica del voto, con un ritornello giornaliero come se ne sostenesse lui le spese abnormi e non noi, poveri italiani! E’ proprio un bel rimedio per questa crisi in atto!

 Ha detto bene Cavaco Silva: la retorica politica con mutue recriminazioni evita di riconoscere la responsabilità condivisa, ignorando l’evidenza dei rischi di contagio, esitando nella solidarietà, oscillando sugli strumenti da usare, promuovendo una deriva inter- governativa, alimentando la speculazione sull’euro e sul futuro della moneta unica.

E’ seguito un dibattito a cui hanno partecipato i docenti e gli studenti dell’Istituto Universitario Europeo. Cavaco Silva ha ribadito a tutti il binomio solidarietà-responsabilità.

MIRELLA MARIA MICHIENZI

redazione@approdonews.it