Listeria e Staphylococcus aureus in prosciutto cotto italiano a fette
Nov 28, 2017 - Giovanni D'agata
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate
dal mercato, Svizzera e Italia* *hanno attivato il Sistema rapido di allerta europeo
(Rasff n° 2039.2017 del 27.11.17) avvisando le autorità sanitarie dei diversi
Paesi europei circa la presenza in eccesso di Listeria monocytogenes, Staphylococcus
aureus, piastre aerobiche e Enterobacteriaceae in prosciutto cotto a fette prodotto
in Italia e commercializzato anche in Svizzera. Attualmente le informazioni sulla
distribuzione non sono ancora disponibili. Il motivo del ritiro è in particolare
una contaminazione da microrganismi patogeni come la Listeria monocytogenes e lo
Staphylococcus aureus e da microrganismi non patogeni come le piastre aerobiche e
l’Enterobacteriaceae. In particolare la Listeria monocytogenes è un batterio che
può dare origine a disturbi gastrointestinali e in alcuni soggetti a rischio può
sfociare in malattie sistemiche più gravi come la meningite. Si ricorda che la listeriosi
fa parte del gruppo di malattie definibili come tossinfezioni alimentari e prende
il nome dall’agente patogeno che la causa, il batterio Listeria monocytogenes.
La listeria può avere gravi ripercussioni sulla salute: in alcuni casi, può scatenare
sintomi analoghi a quelli dell’influenza (febbre, emicrania, nausea). Si consiglia
alle donne incinte e alle persone affette da un’immunodeficienza di rivolgersi a
un medico qualora presentassero tali sintomi. Proprio oggi in Svizzera la catena
di supermercati Denner, la terza impresa svizzera per dimensioni nel campo del commercio
al dettaglio dopo Migros e Coop, dopo il richiamo preventivo della scorsa settimana
da parte dei supermercati Migros Ticino, ha ritirato dagli scaffali dei supermercati
alcune confezioni di prosciutto cotto in dadini proveniente dall’Italia per motivi
di sicurezza. Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta, in attesa che il Ministero della salute comunichi
sul sito del dicastero, nella sezione “Avvisi di sicurezza” i lotti, il produttore
ed il nome del prosciutto interessato dal richiamo dal mercato europeo e non solo.