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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Libia, via al primo attacco aereo francese. Esplosa la festa in piazza Tahrir a Tobruk

Libia, via al primo attacco aereo francese. Esplosa la festa in piazza Tahrir a Tobruk

Colpiti 4 carri armati. Fregata britannica lascia Cagliari, aerei in movimento a Trapani

Libia, via al primo attacco aereo francese. Esplosa la festa in piazza Tahrir a Tobruk

Colpiti 4 carri armati. Fregata britannica lascia Cagliari, aerei in movimento a Trapani

 

 

Vertice Parigi Europa-Lega Araba: via libera a attacco, faremo rispettare risoluzione Onu. Per primi partono aerei francesi verso Bengasi: attaccati carri armati e veicoli blindati delle truppe fedeli a Gheddafi. Base Nato Napoli si prepara a coordinare intervento. Movimenti aerei nelle basi italiane. Van Rompuy: tempo stringe. Prima volta Usa non in prima linea ma con ruolo di appoggio. Obama: coalizione pronta ad agire con urgenza. H.Clinton: forniremo mezzi. Napolitano: compiaciuto intesa. Rais attacca Bengasi malgrado risoluzione Onu, decine di morti, migliaia di persone in fuga, ma insorti dichiarano: città è ancora in mano nostra. A Tobruk città in festa a notizia attacco francese. Colonnello a Obama: che faresti al posto mio?. A Sarkozy e Cameron: ve ne pentirete. Agenzia Jana: schierate folle di persone su obiettivi militari. Berlusconi: missili libici non sono pericolo per Italia; spero Gheddafi ci ripensi, difficile che il suo regime possa continuare dopo quello che è accaduto. ATTACCO COLPITI 4 CARRI ARMATI –  Sono quattro carri armati i mezzi  libici colpiti nel primo raid aereo sferrato oggi dai caccia francesi sulla Libia. Lo riferisce al Jazira con una scritta insovraimpressione. Un responsabile del ministero della Difesa, interrogato in merito alle informazioni diffuse dall’emittente al Jazira – che parla di quattro blindati libici distrutti dagli aerei francesi – ha dichiarato di “non poter confermare” questa cifra ma ha aggiunto che “diversi carri e veicoli blindati” sono stati distrutti. Sempre secondo Al Jazira, i veicoli distrutti si trovavano a nord ovest di Bengasi. FREGATA BRITANNICA HA LASCIATO PORTO CAGLIARI – Ha lasciato nel primo pomeriggio il porto di Cagliari la fregata britannica Hms Cumberland (F85), che era arrivata ieri dopo essere stata dirottata sullo scalo mentre stava tornando in patria dopo aver partecipato a una missione in Mar Arabico e Golfo Persico e aver preso parte all’evacuazione dalla Libia dei connazionali. L’unità navale, che appartiene alla Classe Tipo 22, ha levato gli ormeggi una volta concluse le operazioni di rifornimento di carburante, viveri e acqua. Le autorità navali ieri avevano parlato di una sosta per consentire all’equipaggio di avere due giorni di libertà a terra. La partenza a tutta forza ha rafforzato l’ipotesi che il “Cumberland” sia stato assegnato alla forza navale Nato, o multinazionale, che sarà impegnata, in base alla risoluzione dell’Onu, nelle operazioni in Libia. A TRAPANI BIRGI MOVIMENTO AEREI – Nella base del 37/o stormo dell’Aeronautica militare a Trapani Birgi sono da poco atterrati altri due aerei militari forse anch’essi canadesi. Mentre è rientrato un Awacs. I fotografi con lo zoom delle loro macchine fotografiche cercano di capire che tipo di aereo si alza in volo o atterra. BERLUSCONI,PER ORA SOLO BASI,SE SERVONO RAID -“L’Italia, per il momento, mette a disposizione le basi e, attraverso la nostra partecipazione al coordinamento delle operazioni, potrà essere richiesta di una partecipazione con i suoi mezzi” e “noi abbiamo anticipato che potrebbe essere possibile tale partecipazione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa tenuta al termine del vertice di Parigi. Il coordinamento, su proposta italiana, ha aggiunto il premier, “sarà effettuato probabilmente nella base Nato di Napoli”. Numerosi caccia ‘Rafale’ francesi stanno sorvolando Bengasi e l’intero territorio libico in missione di ricognizione. Lo rivelano fonti militari francesi. Intanto, secondo l’agenzia ufficiale libica Jana, il rais sta schierando cittadini libici sugli obiettivi militari che la Francia ha minacciato di attaccare. Migliaia di persone stanno fuggendo dalla città libica di Bengasi, sotto attacco questa mattina da parte delle forze pro-Gheddafi e dove sarebbero morte almeno 25 persone. Secondo gli insorti l’attacco è stato respinto. Appello del rais a Obama: ‘I libici sono pronti a morire per me’. Di tutt’altro tenore il messaggio inviato a Sarkozy e Cameron: ‘vi pentirete della vostra ingerenza’. Napolitano: ‘faremo cio’ che é necessario per la libertà e i diritti umani, come tutti i paesi del G8 e l’Onù. La Russa: ‘l’Italia non si limiterà alla messa a disposizione delle basi ma sarà in prima linea nella ‘coalizione dei volenterosi’. Nuova riunione Nato dopo il vertice di Parigi. OBAMA, COALIZIONE PRONTA AD AGIRE CON URGENZA – “La coalizione internazionale che s’é riunita oggi a Parigi ha raggiunto un grande consenso sulla necessità di difedere il popolo libico ed è pronta ad agire con urgenza”, se non ci saranno risposte adeguate. Lo ha detto Barack Obama dalla capitale brasiliana, prima tappa del suo viaggio in America Latina. BERLUSCONI, MISSILI LIBIA NO PERICOLO PER ITALIA – “Vorrei tranquillizzare i nostri concittadini: le nostre forze armate ieri hanno fatto un esame approfondito della disponibilità di armi e di missili del regime libico, e la loro conclusione certa è che non ci sono in questo momento armi in dotazione della Libia che possano raggiungere il territorio italiano”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una conferenza stampa all’ambasciata d’Italia a Parigi al termine del vertice di ParigiBERLUSCONI: ‘PER ORA SOLO BASI. SE SERVONO RAID’ ”Per ora solo basi, se servono anche raid”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi. ”Vorrei tranquillizzare i nostri concittadini: le nostre forze armate ieri hanno fatto un esame approfondito della disponibilita’ di armi e di missili del regime libico, e la loro conclusione certa e’ che non ci sono in questo momento armi in dotazione della Libia che possano raggiungere il territorio italiano”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una conferenza stampa all’ambasciata d’Italia a Parigi al termine del vertice. BERLUSCONI: SPERO ANCORA IN RIPENSAMENTO – “Per quanto riguarda il momento” in cui l’Italia potrebbe partecipare direttamente alle operazioni militari “noi abbiamo ancora la speranza, visto questo schieramento globale, non solo dell’occidente ma anche del mondo arabo, che ci possa essere un ripensamento da parte del regime libico”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una conferenza stampa tenuta al termine del vertice di Parigi sulla crisi libica. Si tratta, ha aggiunto, di una soluzione che il premier auspica sia giudicata di propria “convenienza dallo stesso regime” che così può porre fine alle sue azioni contro i civili. NAPOLITANO COMPIACIUTO INTESA VERTICE PARIGI – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato informato telefonicamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, dell’andamento e dell’esito della riunione di Parigi. Secondo quanto riferisce un comunicato del Quirinale, il capo dello Stato si è compiaciuto dell’importante intesa raggiunta, per il contributo dato e per l’impegno assunto dall’Italia. NUMEROSI CACCIA FRANCESI IN RICOGNIZIONE – Numerosi caccia ‘Rafale’ francesi stanno sorvolando Bengasi e l’intero territorio libico in missione di ricognizione. Lo rivelano fonti militari francesi. I ‘Rafale’ sono decollati poco dopo mezzogiorno dalla base francese di Saint Dizier, nell’est della Francia, dove sono abitualmente di stanza, hanno spiegato le fonti militari francesi. Secondo le fonti, la missione di ricognizione dovrebbe durare tutto il pomeriggio ed i caccia non hanno finora incontrato alcuna difficoltà, dopo alcune ore di sorvolo del territorio libico. I ‘Rafale’ sono utilizzati in missioni di ricognizione, bombardamento e difesa aerea. I voli di ricognizione sono cominciati mentre a Parigi si teneva il vertice internazionale straordinario sulla Libia. AEREI FRANCESI IMPEDISCONO ATTACCHI A BENGASI – I caccia francesi sulla Libia stanno impedendo attacchi aerei delle forze di Gheddafi contro Bengasi. Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy. SARKOZY,GHEDDAFI EVITI IL PEGGIO; RISPETTI ONU Gheddafi “é ancora in tempo per evitare il peggio conformandosi senza ritardi a tutte le richieste della Comunita internazionale”. Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy al termine del vertice sulla Libia a Parigi. “La porta della diplomazia si riaprirà quando la sua aggressione finirà – ha aggiunto il presidente – la nostra determinazione è totale. Ognuno è messo davanti alle sue responsabilità. SARKOZY, NOSTRI AEREI PRONTI A ATTACCARE BLINDATI RAIS Gli aerei francesi sono pronti a intervenire contro i blindati di Gheddafi: lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy. TORNADO ITALIANI RISCHIERATI A TRAPANI Sono stati rischierati a Trapani i caccia Tornado dell’Aeronautica militare che potrebbero essere impiegati sulla Libia: si tratta – secondo quanto appreso dall’ANSA – dei Tornado ECR di Piacenza, specializzati nella distruzione delle difese missilistiche e radar, e dei Tornado IDS di Ghedi (Brescia), con capacita’ di attacco. Insieme ai Tornado, sono stati schierati nella stessa base anche i caccia Eurofighter di stanza a Grosseto. Nella base di Trapani sono gia’ schierati dei caccia F-16, aerei radar Awacs della Nato e aerei per il rifornimento in volo.JANA, CITTADINI SI RADUNANO SU OBIETTIVI RAID – L’agenzia ufficiale libica riferisce che folle di cittadini libici si stanno radunando sugli obiettivi militari che la Francia ha minacciato di attaccare.FINI, DOVEROSO CHE ITALIA FACCIA PROPRIA PARTE – Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in Libia “è doveroso che l’Italia faccia la propria parte perché chi cerca la libertà possa ottenerla”. Lo afferma intervenendo a Tolmezzo (Udine) nel corso di un incontro pubblico dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. “Quello che accade nel Mediterraneo – spiega Fini – è la riprova di come non ci possa essere una dittatura per quanto feroce, tale da impedire ai popoli di chiedere e ottenere la propria dignità “. “Per questo – conclude – è doveroso per la comunità internazionale essere dalla parte di quel popolo ed è doveroso che l’Italia debba fare la propria parte perché chi cerca la libertà possa ottenerla”. GHEDDAFI A SARKOZY-CAMERON, VE NE PENTIRETE – Il leader libico Gheddafi ha scritto in una lettera al presidente Francese Sarkozy e al premier britannico Cameron che le potenze occidentali non hanno diritto di intervenire in Libia e che “si pentiranno” della loro ingerenza.Secondo quanto detto dal portavoce del governo libico Mussa Ibrahim in una conferenza stampa, la lettera, oltre che ai leader francese e britannico, è indirizzata anche al segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon. Nella missiva Gheddafi ha scritto che ogni azione militare contro la Libia sarebbe una “un’ingiustizia, una chiara aggressione… ve ne pentirete se interverrete nei nostri affari interni”. “La Libia non è vostra… – prosegue la missiva, citata da Al Jazira -. Voi non avete il diritto di intervenire nei nostri affari interni. Questo è il nostro paese, non è il vostro paese. Noi non potremmo sparare un solo proiettile contro il nostro popolo”. Gheddafi ha detto in una lettera al presidente Usa Obama che “i libici sono pronti a morire per me”. Lo ha riferito il portavoce del governo libico Mussa Ibrahim. UE; VAN ROMPUY, NON POSSIAMO PIU’ STARE FERMI – “Non possiamo più assistere ai massacri in Libia restando con le braccia conserte”: lo ha detto il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, dopo la conclusione del vertice di Parigi.AMR MUSSA, OBIETTIVO PRIORITARIO CESSATE FUOCO – “L’obiettivo principale in questo momento è di arrivare ad un cessate il fuoco nel più breve tempo possibile per essere sicuri che non ci sia nessuna azione contro il popolo libico”. Lo ha detto il segretario generale della Lega araba Amr Mussa, al seggio per votare al referendum costituzionale, prima di partire per Parigi, dove oggi si tiene il vertice sulla Libia con Ue e Unione africana. Il segretario generale della Lega araba ha spiegato che al vertice di Parigi sosterrà la necessità di mantenere l’unità territoriale della Libia e “di non intoccare la suo sovranità, respingendo l’ingresso di qualsiasi forza sul suo territorio”. Mussa ha sottolineato che la priorità è la protezione dei civili.LEADER INSORTI, NON POSSIAMO RESISTERE A ESERCITO – Il leader del Consiglio provvisorio libico (il governo degli insorti di Bengasi), Mustafa Abdul Jalil, ha detto ad Al Jazira che gli insorti non hanno abbastanza armi e truppe per contrastare l’esercito: “Abbiamo solo armi leggere – ha detto -. Gheddafi sembra avere nuove e potenti armi”. Secondo Jalil “ora c’è un bombardamento di artiglieria e razzi su tutti i distretti di Bengasi…. Oggi ci sarà una catastrofe, se la comunità internazionale non attuerà le risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu… Ci appelliamo alla comunità internazionale, a tutto il mondo libero, perché fermi questa tirannia dallo sterminio di civili”. Per il leader del Consiglio provvisorio, centinaia di persone sono in fuga dalla città e gli ospedali sono pieni di vittime dei bombardamenti a quartieri residenziali. “La strada per uscire dalla città ad est è piena per 160 km di auto con famiglie terrorizzate”, ha aggiunto Jalil. Il leader del Consiglio provvisorio ha anche detto che l’aereo abbattuto stamani sopra Bengasi era degli insorti.GOVERNO, ESERCITO ATTACCATO DA RIBELLI A BENGASI – Il governo libico ha detto che le sue forze armate sono sotto attacco a ovest di Bengasi e hanno risposto per autodifesa. Lo riferisce Al Jazira. “Le bande di Al Qaida hanno attaccato le unità delle forze armate libiche ferme a ovest di Bengasi”, si legge in una dichiarazione riportata dall’agenzia ufficiale Jana. La dichiarazione accusa i ribelli di usare “un elicottero e un aereo da combattimento per bombardare le forze armate libiche, in flagrante violazione della no-fly zone imposta dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite”. NATO, NUOVA RIUNIONE DOPO VERTICE PARIGI – I 28 ambasciatori della Nato si riuniranno nuovamente oggi pomeriggio a Bruxelles dopo la conclusione del vertice di Parigi