Liberi di ricominciare: “Casi di malaria, immigrati liberi di girare mettendo a rischio la nostra salute”
Ago 28, 2014 - redazione
Mentre da Bruxelles si attendeva la fine della missione, Alfano lancia l’evoluzione del Mare Nostrum. Paolo Ferrara: “Sfido chiunque neghi l’evidenza di averli visti indisturbati gironzolare liberamente per le vie della città, fermi ai semafori o addirittura dinanzi gli ipermercati, senza alcun controllo e senza alcuna possibile prevenzione, mettendo così a serio rischio l’intera popolazione reggina”
Liberi di ricominciare: “Casi di malaria, immigrati liberi di girare mettendo a rischio la nostra salute”
Mentre da Bruxelles si attendeva la fine della missione, Alfano lancia l’evoluzione del Mare Nostrum. Paolo Ferrara: “Sfido chiunque neghi l’evidenza di averli visti indisturbati gironzolare liberamente per le vie della città, fermi ai semafori o addirittura dinanzi gli ipermercati, senza alcun controllo e senza alcuna possibile prevenzione, mettendo così a serio rischio l’intera popolazione reggina”
Si pensava che l’incontro di ieri del Ministro dell’Interno Angelino Alfano con la commissaria europea agli Affari Interni Cecilia Malmstroem potesse porre fine a Mare Nostrum la discutibilissima operazione nata solo come operazione di emergenza e a tempo.
Invece è felice il Ministro dell’Interno ad annunciare che “Oggi è un giorno importante per l’Italia. Parte Frontex plus che punta a sostituire Mare Nostrum. L’Europa premia i nostri sforzi, infatti quest’operazione vedrà la commissione a dare una mano per la distruzione dei barconi usati dai trafficanti affinché non vengano riutilizzati”.
La stessa Malmstrom ha precisato che “la portata e dimensione di Frontex Plus dipenderanno da quanti Paesi Ue che vi aderiranno. Su 28 stati membri sono solo 10 quelli che accettano i profughi. Oggi l’Italia raccoglie con soddisfazione i risultati dei suoi grandi sforzi: a un anno dalla tragedia di Lampedusa l’Europa torna protagonista nel Mediterraneo”.
Dinanzi a queste scellerate dichiarazioni, come non ribadire che il nostro territorio oramai da tempo sta ospitando questi migranti che “fuggono” da situazioni terribili rischiando, indiscutibilmente, uno stato di possibile catastrofe.
È inconcepibile come le gioiose dichiarazioni del Ministro all’Interno confermano come questo governo resti inerte rispetto al rapporto con l’Ue che, anziché preoccuparsi di collaborare con la semplice distruzione dei barconi, dovrebbe intervenire con urgenza, con capitali e mezzi, magari suddividendo in eguali quote per ogni Paese membro gli immigrati che arrivano.
Dalle dichiarazioni della stessa Malmstrom sono solo 10 su 28 stati membri ad accettare i profughi!!!
Il vero problema è che né il premier Matteo Renzi né l’intera e inerte classe politica calabrese ha avuto la schiena dritta di opporsi dinanzi a questo grave problema di incolumità pubblica.
“Bisogna potenziare subito la vigilanza sanitaria sugli immigrati per evitare il “rischio contagio” ed intensificare le azioni di controllo. Non è plausibile che girino indisturbati per le vie della città mettendo a serio rischio l’intera popolazione reggina”.
A lanciare nuovamente l’allarme è Paolo Ferrara, presidente di Liberi di Ricominciare che chiede alla regione ed a ciò che resta di un comune allo sbando, di “mettere in campo tutti i controlli necessari per tutelare la salute dei reggini e degli stranieri a cui si da accoglienza”.
Il presidente Ferrara è “fortemente preoccupato” in quanto spiega: “Quando si tratta di clandestini e non di immigrati regolari, bisogna considerare che arrivano in Italia da località in cui vi è una elevata presenza di ceppi di Tbc, malaria oltre a casi Hiv e altre malattie infettive, senza avere alle spalle un check-up di vaccinazioni regolare e documentabile. Per questo devono essere sottoposti ad accertamenti sanitari rigorosi”.
Secondo l’Ordine dei medici di Roma “tutte le statistiche indicano negli ultimi mesi un incremento dei casi di tubercolosi e il ritorno di alcune malattie infettive che in Europa erano quasi del tutto debellate”.
Ci sono enormi difficoltà a monitorare la situazione sanitaria dei migranti ed un elevato rischio di malattie. Viste le reali condizioni, con forza chiediamo alla Regione “di potenziare la vigilanza sanitaria”. Solo in questo modo sarà possibile tutelare la salute dei reggini e dei migranti. Altrimenti si rischia il contagio.
Analizzando proprio la gestione sanitaria sull’emergenza per l’immigrazione si deve guardare con preoccupazione quanto è successo nei giorni scorsi in Sicilia, dove due agenti impegnati in servizi su sbarchi di migranti, sono risultati positivi al test Mantoux, un esame propedeutico a verificare la tubercolosi.
Vista la situazione emergenziale, secondo molti volontari e agenti, si sta lavorando con dotazioni ridotte con un elevato rischio che non tutti gli uomini siano protetti sufficientemente.
Difatti prosegue Ferrara “le mascherine che vengono fornite non sono adeguate per la prevenzione di malattie a trasmissione aerea”. Non è possibile mandarli allo sbaraglio, non tutti infatti si sentono adeguatamente tutelati. I rischi sono tanti, considerando i paesi da dove provengono i migranti, dove le verifiche sanitarie sono scarse o quasi del tutto inesistenti”.
Nelle scorse settimane l’Istituto Nazionale Malattie Infettive ha lanciato l’allarme immigrati per l’emergenza Ebola scoppiata in Africa occidentale e che potrebbe estendersi ad altre zone del pianeta anche a causa dell’immigrazione.
Proprio Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Spallanzani” di Roma, ha confermato i pericoli legati all’immigrazione selvaggia che travolge l’Italia. “Le infezioni girano, esistono le malattie tropicali così come le malattie da importazione, le può portare un turista che torna da un Paese estero esattamente come le possono portare gli immigrati. Il sistema nazionale però – afferma – è allenato per rispondere alle emergenze”.
Conclude Ferrara: “un Paese serio, di fronte ad una situazione simile, bloccherebbe immediatamente l’immigrazione dall’Africa ed ogni altra forma di circolazione di persone provenienti da quelle nazioni. Ma noi non siamo un Paese serio, dunque Mare Nostrum o Frontex plus continua”.
Sfido chiunque neghi l’evidenza di averli visti indisturbati gironzolare liberamente per le vie della città, fermi ai semafori o addirittura dinanzi gli ipermercati, senza alcun controllo e senza alcuna possibile prevenzione, mettendo così a serio rischio l’intera popolazione reggina.
Grazie a fonti molto attendibili, nella notte di ieri direttamente dalla palestra del Boccioni, sono stati “prelevati” 4 immigrati in quanto, da analisi precedentemente effettuate, risulterebbero affetti da malaria e, uno di questi, è addirittura in gravi condizioni. Stanotte invece ne sono stati ricoverati oltre dieci casi sospetti.
Siamo in piena emergenza sanitaria e ciò confermerebbe quanto da noi già affermato nelle scorse settimane: altro che “risorsa da valorizzare”, ospitare gli immigrati senza adeguate dotazioni e strutture, non solo comporta enormi difficoltà nel monitorare la reale situazione sanitaria, ma addirittura stiamo vivendo il grande pericolo di mettere a serio rischio la sicurezza non solo di Reggio, ma dell’Italia intera”.