Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Liberati i due operai calabresi rapiti in Libia

Liberati i due operai calabresi rapiti in Libia

L’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri, Emma Bonino, che ha espresso «grande gioia e soddisfazione»

Liberati i due operai calabresi rapiti in Libia

L’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri, Emma Bonino, che ha espresso «grande gioia e soddisfazione»

 

 

Sono liberi i due operai calabresi rapiti in Libia. L’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri, Emma Bonino, che ha espresso «grande gioia e soddisfazione». Lo si legge in una nota della Farnesina, che fa riferimento a un’operazione «frutto di attività congiunte tra autorità libiche e italiane» e dell’azione di coordinamento svolta tra Unità di Crisi, Ambasciata e altri organi dello Stato. Francesco Scalise e Luciano Gallo erano nelle mani di una banda armata dal 17 gennaio. Dopo la liberazione sono stati imbarcati su un aereo per rientrare alle 17,30 all’aeroporto di Ciampino.

Poi ci sarà il rientro nei paesi d’origine: Scalise, 62 anni, è di Pianopoli, Gallo, 52 anni, di Feroleto Antico, entrambi centri della provincia di Catanzaro. «Desidero esprimere un sentito ringraziamento – dice ancora Emma Bonino – a tutte le donne e gli uomini della Farnesina e delle altre Istituzioni che hanno consentito di giungere a un esito favorevole della vicenda in un contesto ambientale difficile».

Il rapimento è avvenuto in un territori ad alto rischio della Libia, nella zona della località Derna della Cirenaica. Scalise e Gallo erano impegnati lì da diversi mesi con la ditta General World di Petilia Policastro, in provincia di Crotone. Quando la banda di rapitori è entrata in azione i due erano a bordo di un furgone dell’impresa. Li hanno fatti scendere sotto la minaccia delle armi. A bordo di quel veicolo doveva esserci anche una terza persona: si tratta di Giuseppe Rizzuti, 33 anni di Petilia Policastro, l’autista della ditta, che stava accompagnando gli operai. La sua è la storia di un uomo fortunato. Gli è stato chiesto infatti di andare a prendere un camion e raggiungere poi i colleghi. Quando è tornato, ha trovato il furgone con gli sportelli spalancati, mentre di Scalise e Gallo non c’era traccia.

Da allora è iniziata una lunga attesa: i due operai hanno trascorso 20 giorni in mano ai rapitori.