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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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L’ex presidente del consiglio comunale di Taurianova risponde a muso duro al sindaco Biasi Ecco le sue considerazioni

L’ex presidente del consiglio comunale di Taurianova risponde a muso duro  al sindaco Biasi Ecco le sue considerazioni

Come tanti taurianovesi, anch’io ho seguito in diretta streaming la prima seduta del neo eletto Consiglio Comunale. Sono andate in scena l’arroganza, l’esaltazione dell “IO”, la mortificazione e la profanazione della sacralità di una Istituzione quale il Consiglio Comunale e l’abolizione di fatto di un’altra Istituzione quale il Presidente del Consiglio. Il tutto arricchito dalla pratica demagocica e imbonitrice delle argomentazioni.
Durante i quattro anni della scorsa consiliatura ho lavorato sodo perchè il Consiglio Comunale ed i suoi Organi di rappresentanza si riappropriassero della dignità istituzionale a loro assegnata dalle leggi dello Stato, dallo Statuto e dal Regolamento comunali; in una sola seduta tutto è stato cancellato facendo riaffiorare nelle nostre menti quanto letto sul trascorso di un periodo storico in cui a dominare le scene delle comunità locali erano i podestà.
Difatti, non pareva vero di dover assistere alla prepotente e prevaricatrice conduzione dei lavori consiliare del novello podestà il quale, indisturbato, si è sostituito al Presidente del Consiglio concedendo lui la parola agli assessori comunali, stabilendo lui la dilatazione dei tempi di intervento in sfregio al Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, dettando lui le modalità di svolgimento delle future sedute consiliari. Ma è andato anche ben oltre quando ha fatto accomodare in aula, accompagnandolo lui stesso, un soggetto politico che, pur se riveste importante incarico regionale, non aveva titolo e non poteva presenziare all’interno dell’aula consiliare. Come se non bastasse allo stesso “estraneo”, nel pieno svolgimento dei lavori consiliari, è stata concessa addirittura la parola. Ciò dimostra quanto sia alto, nel novello podestà, il livello di rispetto dell’Istituzione Consiliare tutta e, particolarmente, della sua Presidenza.
Se lo scopo della “passerella” di natura politica stava tanto a cuore al podestà e anche all’ospite, avrebbero dovuto e potuto seguire altro iter formale senza mortificare e calpestare leggi, Statuto, regolamenti e Istituzione consiliare.
Ciò dimostra, ove ce ne fosse stato bisogno, il perchè di tanto livore e indegno accanimento del podestà nei confronti del precedente Presidente del Consiglio Comunale reo di aver voluto e preteso, con determinazione, il rispetto pieno e assoluto delle norme Regolamentari e Statutarie durante lo svolgimento delle sedute consiliari. Il podestà, evidentemente, avrebbe preferito un Presidente del Consiglio silente che non si fosse opposto alla sua tracotante volontà.
Ecco perchè, prima e dopo l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio comunale, il podestà ha esternato senza pudore i suoi diktat, oserei dire di natura anarchica, su quella che dovrà essere la strada da seguire nella nuova conduzione dei Consigli Comunali. Un’abusiva intromissione nelle prerogative esclusive del Presidente il quale, seppur umiliato, non ha inteso batter ciglio.
Dopo aver assistito a tanto, mi permetto di lanciare un accorato appello ai Consiglieri Comunali di minoranza affinchè, già dal prossimo Consiglio Comunale, facciano valere le ragioni di esistere del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e dello Statuto Comunale; pretendano loro il rispetto rigido delle norme regolamentari, anche in considerazione del fatto che chi è preposto istituzionalmente a tale compito è stato, già dalla prima seduta, esautorato da tale oneroso dovere; lo facciano affinchè da subito venga posto un freno alla già intravista deriva autoritaria di chi pensa che il Civico Consesso sia casa propria e non la casa di tutti.
FAUSTO SICLARI
Ex Presidente del Consiglio Comunale