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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Lettera di sfogo dei dirigenti medici della fondazione “Tommaso Campanella”

“Noi abbiamo creduto nella Calabria, ma è inutile, meglio andare via e portare i nostri cervelli e sacrifici altrove, come tanti nostri conterranei …Non ci interessano i tecnicismi, ma prestar fede al nostro Giuramento, ovvero operare per il sollievo dei malati, ma questo ormai non viene più considerato”

Lettera di sfogo dei dirigenti medici della fondazione “Tommaso Campanella”

“Noi abbiamo creduto nella Calabria, ma è inutile, meglio andare via e portare i nostri cervelli e sacrifici altrove, come tanti nostri conterranei …Non ci interessano i tecnicismi, ma prestar fede al nostro Giuramento, ovvero operare per il sollievo dei malati, ma questo ormai non viene più considerato”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Ne resterà soltanto uno….

E tutti noi ci chiediamo chi resterà ?
Chi di noi resisterà alle continue vessazioni, allo stress quotidiano, al lavoro usurante che si svolge ormai in un ente non voluto, osteggiato, in cui noi medici facciamo la sola cosa che abbiamo sempre fatto…. Lavorare incessantemente per il bene del paziente!
Perché noi stiamo continuando a lavorare ogni giorno, tra mille difficoltà , seppur stanchi e vilipesi da un sistema che ci ha solo usato e ci continuerà ad usare finché si arriverà al logorio completo delle nostre menti e dei nostri corpi.
Inutile richiamare alla memoria quante parole offensive sono state spese verso il Centro Oncologico e verso tutti i suoi dipendenti!
Ora basta!!!… Ora alziamo la voce noi medici!
Parliamo perché, a prescindere dal come e perché sia nata Fondazione Campanella, noi abbiamo fatto solo una cosa: abbiamo prestato la miglior assistenza possibile agli ammalati, unici e veri testimoni di una cura di qualità!
Quali siano gli scheletri di Fondazione nessuno di noi lo sa!
Certo ce ne saranno come in ogni ente in cui il connubio politica-sanità funge da Deus ex machina….
Ma chi è senza peccato…. scagli la prima pietra!!!
Siamo professionisti, assunti per concorso o per merito, merito fuor di dubbio perché se voi foste un capo vi circondereste di gente capace o di incapaci rischiosi per il sistema??? Considerato oltretutto che a noi è stato dato il carico oneroso della parte clinica laddove tanti primari ci hanno abbandonato occupandosi solo della propria carriera spalleggiati dai vertici universitari, incuranti delle condizioni psico-fisiche in cui ci fanno lavorare e non chiedendoci mai da quanto tempo non percepiamo lo stipendio, ma pretendendo solo sacrifici, che a nostro avviso continuano ad essere unilaterali e coinvolgono solo il personale…!!!
Ognuno di noi non ha fatto che lavorare senza tregua, senza stipendio e con un numero di ore lavorative giornaliere che ben supera quelle di un encomiabile ed integerrimo dipendente pubblico assunto per pubblico concorso non politicamente pilotato e quindi non raccomandato!!!
Ci siamo dedicati solo ai pazienti con grandi sacrifici, vedendo poco le nostre famiglie e nemmeno arrivando alla fine del mese….
Siamo i dipendenti di un mostro…. Veniamo considerati inutili in un panorama sanitario di menti eccelse che risponde adeguatamente alla domanda di salute!!!
Noi siamo sempre stati coloro che hanno tirato il carretto in un posto che è stato ritenuto una “Vacca da mungere”…..
Ebbene oggi abbiamo compreso che di questa vacca siamo stati le mammelle!
Non importa perché Fondazione sia nata, probabilmente l’intento era nobile!
Non importa chi ne abbia goduto, noi rivogliamo la nostra dignità come medici e come persone, che hanno il diritto di esprimere il loro pensiero.
Tanti pazienti afferiscono ogni giorno in una struttura in cui nemmeno la città di Catanzaro ha mai creduto, perché non ha mai guardato oltre le mura in cui contano solo l’Ospedale Pugliese-Ciaccio e lo stadio di Calcio.
Siete sicuri che il solo Ospedale Pugliese, di cui elogiamo l’indiscussa qualità assistenziale, sia sufficiente?
Siete sicuri che la nostra realtà sanitaria possa venir meno, laddove oggi chiudere o depotenziare un presidio che eroga sanità di qualità equivale a stipulare un contratto di morte per la cittadinanza?
Siete contenti di continuare a fare i viaggi della speranza oltre regione, che sono umilianti ed onerosi per l’inutile aggravio di spesa per la stessa regione Calabria che potrebbe utilizzare le suddette somme per potenziare la realtà sanitaria al suo interno?
Se così è riteniamo che il nostro ruolo non abbia più importanza ed allora siamo noi a dire basta, a dire che preferiamo che tutto abbia fine perché a volte è meglio una subitanea impiccagione che la continua inedia in cui versiamo!
E’ inutile continuare a chiedere risposte o continuare a chiedere chi sia il nostro nemico….di nemici ce ne sono tanti ai quali in conclusione diciamo:
Voi siete i veri responsabili della fine di qualcosa di buono in Calabria. Se vi sta bene così vi facciamo tanti auguri!
Noi abbiamo creduto nella Calabria, ma è inutile, meglio andare via e portare i nostri cervelli e sacrifici altrove, come tanti nostri conterranei …Non ci interessano i tecnicismi, ma prestar fede al nostro Giuramento, ovvero operare per il sollievo dei malati, ma questo ormai non viene più considerato!
La malattia non può aspettare e il tempo perso dietro le beghe burocatriche e le lotte personali tra i centri di potere hanno creato una grave situazione, finora mascherata dall’abnegazione dei singoli professionisti.
Non siamo più disponibili a colmare le gravi carenze istituzionali che hanno reso il contesto ingestibile!

I DIRIGENTI MEDICI DELLA Fondazione “Tommaso Campanella”