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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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“Lettera aperta” di Domenico Licastro candidato sindaco per lista “Uniti per Delianuova “M’ama, non m’ama…”, il Governo Italiano ha sfogliato la margherita e gli è rimasto in mano l’ultimo petalo, “non m’ama”: così, la compagine guidata da Giuseppe Conte ha deciso che nei Comuni sciolti per mafia non si deve votare causa Covid19, e verosimilmente non si andrà alle urne prima della primavera 2021

“Lettera aperta” di Domenico Licastro candidato sindaco per lista “Uniti per Delianuova “M’ama, non m’ama…”, il Governo Italiano ha sfogliato la margherita e gli è rimasto in mano l’ultimo petalo, “non m’ama”: così, la compagine guidata da Giuseppe Conte ha deciso che nei Comuni sciolti per mafia non si deve votare causa Covid19, e verosimilmente non si andrà alle urne prima della primavera 2021

Sono fortemente delusi gli animatori della lista civica “Uniti per Delianuova”, pronta per scendere in campo alle Comunali in programma il 22 e 23 di novembre. “M’ama, non m’ama…”, il Governo Italiano ha sfogliato la margherita e gli è rimasto in mano l’ultimo petalo, “non m’ama”: così, la compagine guidata da Giuseppe Conte ha deciso che nei Comuni sciolti per mafia non si deve votare causa Covid19, e verosimilmente non si andrà alle urne prima della primavera 2021.
La nostra zona, però, non presenta peculiarità tali da giustificare una simile decisione: il contagio a Delianuova è quasi inesistente, sopratutto grazie alla responsabilità nell’osservare le regole di ogni cittadino deliese. Ma ugualmente siamo in “zona rossa”, per via di pletorici, indecifrabili parametri che solo lorsignori riescono a decrittare perché l’Italia intera è caduta ostaggio di chi, come fossimo in un regime dittatoriale, la governa col pugno di ferro.
Fatto sta che, per ora, non sarà possibile agli elettori deliesi designare una loro Amministrazione, composta da persone che vivono sul territorio e conoscono a fondo le problematiche esistenti.
L’altra candidata alla sindacatura, mentre era in quarantena per sospetto Covid, mi ha accusato d’essere insensibile ai problemi: in realtà ero ricoverato per una crisi cardiaca, ma anche in corsia continuavo a osservare che l’insopprimibile diritto di voto di ogni cittadino non dev’essere condizionato da niente e da nessuno.
Mentre la Democrazia in Italia muore di Coronavirus, infatti, i problemi della nostra comunità restano: dalle carenze idriche all’inquinamento dell’acqua fino alle condizioni delle nostre strade. Un esempio? A 15 anni dall’appalto, la “Delianuova-Gioia Tauro” non è stata ultimata e nessuno sa quando riprenderanno i lavori. Eppure, per completare il primo tratto Delianuova-Calabretto mancherebbero solo bitumazione, posa in opera del guardrail e illuminazione della galleria… Ecco perché continuo a ritenere che alle urne occorra andarci, e di corsa!
Nel ringraziarla per quanto fatto fin qui, non ci resta che appellarci alla Commissione straordinaria affinché solleciti la Città metropolitana al completamento di questo primo tratto, vitale per l’economia e lo sviluppo di Delianuova.
Quanto a “Uniti per Delianuova”, il nostro gruppo resta coeso e pronto a riproporsi al giudizio degli elettori appena ci sarà consentito.