Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 20 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Lettera aperta dell’On. Umberto Pirilli al Presidente f.f. della Regione Antonino Spirlì su Calabria zona rossa Io sono un ex: della professione, della politica, della stessa vita sociale alla quale da oltre 10 anni ho dovuto rinunciare perché il Fato, sempre lui, mi ha chiamato a lottare a difesa dei miei affetti più cari

Lettera aperta dell’On. Umberto Pirilli al Presidente f.f. della Regione Antonino Spirlì su Calabria zona rossa Io sono un ex: della professione, della politica, della stessa vita sociale alla quale da oltre 10 anni ho dovuto rinunciare perché il Fato, sempre lui, mi ha chiamato a lottare a difesa dei miei affetti più cari

Riceviamo e pubblichiamo

Caro Presidente,
il Fato ha consegnato a Lei una bandiera, onori,oneri enormi e nel periodo peggiore, quello del Fato altro, il
COVID19.
Io sono un ex: della professione, della politica, della stessa vita sociale alla quale da oltre 10 anni ho dovuto
rinunciare perché il Fato, sempre lui, mi ha chiamato a lottare a difesa dei miei affetti più cari.
Ho rinunciato per questo a dare corpo alla passione civile che da sempre mi strugge, ho rinunciato anche a
dare voce all’archivio delle mie memorie che mi ero prefisso di fare attraverso un libro, tributo che devo al
nostro popolo, Fato permettendo.
La perdita di Iole Santelli mi ha addolorato molto e mi ha ferito il non poterLe tributare l’ultimo,
affettuoso e doveroso saluto.
Intervengo, dopo più di 10 anni, perché la pentola dove bollono le mie passioni è esplosa al cospetto
dell’ultimograve irriguardoso indecente atto del Governo; atto che Lei ha dichiarato di voler
impugnare.Alcuni media, e non solo,si chiedono perché la Calabria sia stata classificata zona rossa pur
essendo una delle Regioni meno colpite dal virus e con solo il 5% della terapia intensiva occupata.
Perché?Perché è povera, debole, indifesa? Perché, nonostante il lavoro di Gratteri e delle varie Procure è
ancora piena di mafia e di malcostume?
No.
L’Italia della ricostruzione postbellica ha partorito la Cassa per il Mezzogiorno come alibi per concentrare al
Nord la stragrande maggioranza delle risorse pubbliche. Un dato? Nel momento in cui ha operato,
laCasmez ha speso per tutto il Mezzogiorno 279 mila miliardi di lire., pari allo 0,5% del PIL. Nello stesso arco
di tempo i vari governi hanno erogato alla sola FIAT, direttamente o surrettiziamente, 220 mila miliardi di
lire. E poi, in più, è stata costruita al Nord la rete delle infrastrutture: strade, autostrade, ospedali, ed altro
per un totale del 3,5% del PIL ogni anno contro lo 0,5% speso per il Sud. Ma il Sud beneficia, da allora ad
ora, dell’allargamento di 1 metro dell’unica autostrada i cui lavori durano da trent’anni e
dell’