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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 16 APRILE 2024

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Lettera aperta al Presidente Giuseppe Conte e al Ministro Roberto Speranza Del dott. Aurelio Perna

Lettera aperta al Presidente Giuseppe Conte e al Ministro Roberto Speranza Del dott. Aurelio Perna

Riceviamo e pubblichiamo

Egregi Ministri,
da calabrese mi lusinga la vostra attenzione per la Calabria, è la prima volta che non veniamo considerati sacrificabili!
Probabilmente sarebbe stato opportuno creare una “zona Calabria” oltre la “zona rossa”, perché l’emergenza Calabria non ha eguali in Italia! Siamo in emergenza sanitaria da decenni, il Covid ha solo consentito maggiore visibilità alle condizioni in cui versa la Regione. Gli ospedali sono fatiscenti e sottodimensionati sia dal punto di vista della capienza che del personale. La spazzatura non può essere raccolta perché non c’è dove smaltirla, le fogne inquinano il nostro meraviglioso mare perché i depuratori non ci sono e quei pochi esistenti non funzionano. Anche l’eventuale migrazione sanitaria verso altre regioni, diventa un viaggio difficile e costoso. Giustamente Muccino nel suo spot ha fatto vedere Raul Bova venire in Calabria con la Jeep, non aveva alternative realistiche! Il trasporto aereo è costoso e limitato, la linea ferroviaria sul versante Jonico è su un solo binario non ancora del tutto elettrificato! Sul lato tirrenico, la linea ferroviaria trasforma i vagoni del treno in giostre, adatte solo a chi ha lo stomaco d’acciaio! La fatidica Salerno – Reggio Calabria nel tratto calabrese rimane ancora una roulette russa, pericolosi tornanti, dossi e restringimenti di carreggiata che la rendono degna di un percorso Rally piuttosto che di una superstrada arbitrariamente denominata autostrada. L’occupazione, lo sviluppo economico, la valorizzazione del patrimonio naturalistico, artistico e culturale, le infrastrutture tecnologiche, ecc…
L’elenco delle emergenze sarebbe talmente corposo da poter scrivere un’opera che potrebbe competere con la Divina Commedia. L’Eterna Tragedia, dove Inferno e Purgatorio rappresenterebbero la vita quotidiana dei calabresi, il Paradiso la meta da raggiungere fuggendo dalla Calabria. Paradiso raggiungibile solo da chi non ha commesso il peccato di innamorarsi dello Stretto di Messina, del Mar Ionio e del Tirreno, dell’Aspromonte, delle Serre, della Sila e del Pollino degli oltre 700 km di costa e delle meraviglie che la storia ci ha donato.
Vi ringrazio per la scelta politica e di responsabilità che avete effettuato per la Calabria, mi auguro che tale provvedimento sia solo il primo di un disegno più ampio, atto a restituire ai calabresi pari dignità rispetto a tutti gli altri italiani. Mi aspetto che il rinnovo del commissariamento della sanità in Calabria sia finalizzato a velocizzare gli investimenti e non più a tagliare le prestazioni sanitarie. Con la stessa finalità sarei ben lieto di vedere commissariare tutta la Regione.
Vorrei poter essere semplicemente un italiano che è nato e può vivere in Calabria e non un calabrese che deve emigrare in Italia per sopravvivere.
Grazie!