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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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L’eloquenza del silenzio: torna il noir di Rocco Cosentino Il terzo volume della collana di gialli edita dalla penna del magistrato taurianovese in libreria dal prossimo 30 aprile

L’eloquenza del silenzio: torna il noir di Rocco Cosentino Il terzo volume della collana di gialli edita dalla penna del magistrato taurianovese in libreria dal prossimo 30 aprile
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Ritorna in libreria, il 30 aprile, la penna del magistrato Rocco Cosentino con la sua narrazione a tinte fosche e noir che s’immerge come una trivella nel coacervo inestricabile della realtà e delle sue venature complesse, spesso paranoiche e incomprensibili , comunque inquiete e inquietanti in cui
il male ha volti molteplici e caleidoscopici.
Una triade narrativa targata Pellegrini editore e pubblicata nella Collana i gialli “La Ginestra Large”: “Niente di cui pentirsi”, “Succede tutto per caso” e, fresco di stampa, “L’eloquenza del silenzio” che, tratto da una storia vera, è un romanzo storico multitemporale dalle fosche tinte noir.
Protagonisti della ragnatela narrativa due giovani dalle belle speranze: Gustavo e Rocco.
Li tiene insieme un doppio tassello: la stessa città di origine, Palmi, e la stessa meta, Como. Ma differiscono i tempi in un voluto sfasamento temporale, una vicenda appartiene al passato e una al presente. Eppure, attraverso un sapiente incastro narrativo, le due storie vanno ad intersecarsi e accompagnano il lettore in un doppio piano narrativo che disegna un romanzo a cerchi concentrici.
Gustavo è un intrepido funzionario di PS, condannato dal Tribunale Militare Straordinario di Guerra alla pena di morte mediante fucilazione nella schiena. Sono gli anni del 1944/’45. Una condanna eclatante che si rivelerà assurda e viziata. Ma ci vorranno tempi lunghi perché la condanna mostri i suoi lati deboli e viziati.
E ci vorrà la presenza di Rocco, brillante studente in giurisprudenza, obbligato dagli eventi ad abbandonare gli studi e cercare lavoro. Sono gli anni del 2013/’14.
Le due storie, a quasi settant’anni di distanza, si intrecciano per volere del Fato che prenderà per mano i personaggi e li accompagnerà nel difficile cammino della loro esistenza, che avrà un inesorabile epilogo, ora drammatico, ora pieno di speranza.
Come a dire che la Nemesi porta ad un risarcimento storico smantellando i silenzi di un passato che ritorna forte e deciso perché quel silenzio è rimasto sempre eloquente e si è propagato a discapito di tempi e spazi. Il romanzo, in questo interessante gioco di onde narrative, disegna ottimi ritratti
psicologici e si snoda in un andirivieni di personaggi e loschi figuri che danno ai protagonisti la forza di lottare per gli ideali in cui credono e di non lasciarsi sopraffare dalle alterne vicende cui sono costretti a far fronte.
Un fatto storico, dunque, che infervora la fantasia dello scrittore che, grazie alla suggestione di una storia vera e ai documenti dell’epoca di inestimabile valore, tra cui gli originali di alcune sentenze e le fotografie delle varie fasi del processo e della fucilazione, ha sapientemente ordito il romanzo che catturerà il lettore proprio per l’intreccio e la tramatura che si rivelano espedienti stilistici di grande forza e suggestione.