Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Legnochimica, Miceli (M5S): “Con Manna persi due anni” Forti ritardi sulla bonifica e sulla messa in sicurezza

Legnochimica, Miceli (M5S): “Con Manna persi due anni” Forti ritardi sulla bonifica e sulla messa in sicurezza
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Rende – Prendiamo atto della contestazione mossa dalla Procura della
Repubblica nei confronti del primo cittadino rendese per omissione di atti
d’ufficio. Non intendiamo esprimere oggi alcuna considerazione in merito
nell’attesa delle conclusioni dell’indagini da parte della magistratura
inquirente.

Politicamente, però, cose da dire ne abbiamo, eccome, soprattutto per
sconfessare il garantismo “peloso” del Laboratorio Civico: secondo noi con
Manna l’iter della bonifica dell’area ex Legnochimica ha subito uno stop
notevole. Rileviamo in maniera analitica che in questa annosa vicenda sono
andati persi due anni, tempo che nessuno sarà in grado di restituire agli
abitanti della zona industriale di Rende.

Più che esultare per l’inserimento del sito nel Piano regionale delle
bonifiche, quindi, consigliamo a Manna e al suo esecutivo di spiegare alla
città perché la richiesta è stata inoltrata alla Regione solo nell’aprile
del 2016 (Protocollo n° 13505 del 19/04/2016) quando questa stessa
richiesta era stata avanzate a più riprese dal Movimento 5 Stelle nelle
sedi opportune? Risale infatti al 5 settembre 2014 la nostra proposta in
Terza commissione – Ambiente e Territorio – di inserire l’area ex
Legnochimica nel Piano regionale delle bonifiche. Suggerimento che è stato
ignorato o sottovalutato da chi di dovere ed è rimasto, come al solito,
orfano di risposte ufficiali.

“Chi non accetta un consiglio non può essere aiutato”, diceva Benjamin
Franklin. Frase che tristemente rispecchia la realtà di questo esecutivo e
che nonostante tutto vogliamo superare. Perciò annunciamo che da parte
nostra non ci sarà alcuna chiusura pregiudiziale ma continueremo a
verificare tutte le azioni di questa amministrazione.

Chiediamo un atto di responsabilità a questa classe politica parolaia che
tutto strumentalizza: è arrivato il momento di scoprire completamente le
carte senza alcuna omissione. Vogliamo partire proprio dalla risposta data
dalla Regione là dove si afferma che “Il comune dovrà, inoltre, costituire
sulle aree medesime, presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari il
privilegio speciale immobiliare (art. 253, comma 2 del d. lgs. 152/2016)”.
Passaggio abilmente nascosto all’opinione pubblica che potrebbe
scoperchiare il vaso di Pandora.

Forse avrebbe fatto meglio Manna, se c’erano i presupposti, a denunciare le
passate amministrazioni per “licenze edilizie rilasciate come se niente
fosse”, per come hanno dichiarato gli esponenti del Laboratorio Civico.
Sempre poi mantenere un profilo di coerenza anche nel presente.

Noi non festeggiamo affatto per le ultime notizie, anzi siamo ancora più
arrabbiati di prima. La città di Rende continua a puzzare e i cittadini
sono costretti a respirare acri esalazioni che portano occhi gonfi, mal di
testa e nausee frequenti. L’estate è ormai arrivata e assisteremo di nuovo
alle acque dei laghetti che prenderanno fuoco, sprigionando fumi
maleodoranti e molto probabilmente tossici. L’unica azione urgente, che
chiediamo da tempo, è la messa in sicurezza. Ci vorranno altri due anni di
immobilismo politico prima di intervenire?

La vera notizia di questi giorni è che dei semplici cittadini, attivisti e
non, utilizzando la legge sugli ecoreati voluta dal Movimento 5 Stelle,
sono riusciti, con le loro denunce, a rendere la bonifica dell’area
industriale prioritaria, e non per scelta politica di questa
amministrazione o della precedente, ma solo perché i “veleni” della
Legnochimica sono finalmente arrivati in Procura, dove si appureranno le
responsabilità e si potrà finalmente dare avvio alla bonifica. Si può fare,
quando i cittadini si fanno Stato ed entrano direttamente nelle istituzioni
grazie al M5S.